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Franca Sozzani racconta Tom Ford

Creato il 21 febbraio 2011 da Urdesign

Franca Sozzani racconta Tom Ford

Il direttore di VOGUE Italia Franca Sozzani racconta l’esperienza londinese sul suo blog, parlando di un Tom Ford all’avanguardia nella moda e nel cinema, ma contrario a internet.

Il clou della giornata, non era neanche da dubitare, è stata la presentazione di Tom Ford. Esclusiva. Anzi, blindata. Pochi appuntamenti nella giornata e pochissimi giornalisti ammessi. Nessun fotografo.

Nell’era della mediaticità tanta riservatezza ha però un suo fascino. Evidentemente c’è un disegno ben definito. E Tom sa come gestire le situazioni. E come opporsi alla consuetudine della routine a cui siamo tutti subordinati. La curiosità cresce e i pochi eletti non possono far altro che descrivere a parole per il momento quello che è stato personalmente presentato.

Tom detesta l’uso di internet per la promozione della sua collezione. Odia internet? Non penso proprio. Si è preso il tempo per mostrare capo per capo, descriverlo e farti vedere il suo immaginario. Un incontro ad personam. Intanto pochi vedono, il desiderio cresce e un giorno forse ci sarà una sfilata enorme per tutti. Per ora se ne parla.

E lui, che sta impostando tutto da capo, non si è buttato sulla distribuzione massiccia né sulla comunicazione universale. In un’euforia che a volte rasenta la follia, nel passare da una sfilata all’altra, senza pause, potersi sedere tranquillamente in pochi e vedere lo stilista che fa avanzare una modella alla volta e che spiega da dove arriva un’idea o come è nato un accessorio o la creazione di un abito o perché in questa collezione tanto colore è semplicemente inusuale.

È un modo diverso di vedere la moda, ancora più antitetica a quello che tutti vogliono in questo momento. Quanti di voi adorerebbero vedere le sfilate, anzi, quanti mi chiedono se non c’è un mezzo nuovo per poter far partecipare tanta più gente? È un atteggiamento contro?

Devo egoisticamente dire che invece per una giornalista è un momento fantastico. Capisci, tocchi i tessuti e finalmente hai un contatto diretto con lo stilista. È una contro sfilata. I vestiti, tutti con una silhouette aderente al corpo, erano in vari tessuti: dalla lana al velluto al pizzo al raso. Le gonne strette e sottile il busto.

Franca Sozzani racconta Tom Ford

Eppure donne. Vere donne, non ragazzine acerbe. Pellicce in dégradé di colori o unite o finte pellicce in velluto lavorato come un breitschwanz, ma in rosso con collo di pelliccia in volpe nera o verde bandiera con collo in volpe argentata. Pantaloni affusolati o leggermente allargati al fondo definiti da Tom stesso alla Charlie’s Angels e scarpe molto femminili, finalmente senza platform, e in raso colorato, velluto, coccodrillo o lucertola.

I colori fucsia, rosso, giallo, verde, viola, arancio e nero. Tailleurini formali, ma con dettagli particolari, così come i tubini, sia in pizzo che in velluto. Bellissime le borse di metallo, di coccodrillo, di pelliccia, di cavallino sempre in colori forti, con chiusure speciali e con catene ricoperte e rilavorate artigianalmente e metallerie non appariscenti.

L’effetto finale con quattro ragazze in abito lungo in nero, verde, giallo, viola e con lavorazioni e fiocchi sul fondo schiena rendevano le silhouette sensuali e nuove. Si è ispirato a Goya, ha detto Tom all’inizio della presentazione. In effetti alcuni richiami si potevano anche intuire, ma l’adattamento era per una donna di oggi, che ama l’eleganza e quella speciale.

Giusto o sbagliato non lanciare subito tutte le immagini online? È sicuramente un peccato non far partecipare più persone a questa presentazione, ma è anche una maniera per trovare un percorso alternativo, una strada diversa per un pubblico che non vuole essere omologato nel giro di pochi secondi.

Perché, bisogna dirlo: come vai online ti copiano e copiano e copiano. E non andarci? Un limite? A ognuno la sua idea, il suo concetto. E quello di Tom è comunque molto preciso. Domani comunque apre il suo primo negozio donna a Milano!

 

fonte: vogue.it

 



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