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Francesco Molinari chiude 19° il Masters Tournament

Creato il 09 aprile 2012 da Sportduepuntozero

Francesco Molinari

Bubba Watson ha vinto con 278 colpi (69 71 70 68), dieci sotto par, il 76° Masters Tournament, primo major stagionale disputato sul percorso dell’Augusta National (par 72) ad Augusta in Georgia, dove Francesco Molinari si è classificato 19° con 288 (69 75 70 74, par) ed Edoardo Molinari 57° con 299 (75 74 76 74, +11).

Watson, 34enne di Bagdad (Florida) con tre titoli nel tour, ha conquistato il suo primo major superando con un par alla seconda buca di spareggio il sudafricano Louis Oosthuizen (278 – 68 72 69 69) con il quale aveva chiuso alla pari le 72 buche regolamentari. Sulla prima supplementare Watson, che aveva perso il PGA Championship nel 2010 dopo un playoff con Martin Kaymer, ha mancato il putt vincente, poi sulla seconda ha sbagliato completamente il drive, ma ha eseguito uno spettacolare secondo colpo dagli alberi con palla a un paio di metri dall’asta. Anche in questo caso non ha colto il birdie, ma il 30enne sudafricano di Mossel Bay (vincitore nel 2010 dell’Open Championship e di altri tre tornei nell’European Tour) aveva già chiuso con un bogey.

Si sono piazzati al terzo posto con 280 (-8) Phil Mickelson, Matt Kuchar, l’inglese Lee Westwood e lo svedese Peter Hanson, che aveva iniziato il turno conclusivo da leader, quindi al settimo con 283 (-5) l’inglese Ian Poulter, all’ottavo con 284 (-4) l’australiano Adam Scott, che ha effettuato un gran recupero con un 66 (-6), l’irlandese Padraig Harrington e l’inglese Justin Rose, all’11° con 285 (-3) Jim Furyk. Buona risalita del nordirlandese Graeme McDowell, da 32° a 12° con 286 (-2) stesso score dello spagnolo Sergio Garcia e di Fred Couples, al proscenio nel secondo giro concluso in vetta. Sicuramente deluso Tiger Woods, 40° con 293 (+5) e in panne anche nel finale (74, +2) e non sono rimasti certamente soddisfatti altri giocatori molto attesi quali il fijano Vijay Singh, 27° con 290 (+2), l’inglese Luke Donald, numero uno mondiale, Nick Watney e l’argentino Angel Carbera, 32.i. con 291 (+3), il nordirlandese Rory McIlroy, stesso punteggio di Woods e affondato con la sequenza 77-76, il tedesco Martin Kaymer, 44° con 294 (+6).
“Posso solo dire – ha affermato in sala stampa Watson – che è un sogno divenuto realtà Non so nemmeno cosa sia successo sulle ultime nove buche. Ricordo di aver fatto un bogey alla buca 12, poi ho realizzato quattro bridie consecutivi, ma ero nervoso su ogni colpo. Quindi siamo andati allo spareggio: dagli alberi ho effettato un tiro pazzesco, che ho visto come un lampo nella mia testa, e ora sono qui a parlare con indosso la giacca verde. Vincere il Masters è stata una cosa impressionante, ma ora debbo tornare alla vita reale”.Il giro finale è iniziato nel migliore dei modi per Oosthuizen, che ha segnato un albatross alla buca 2 (par 5) imbucando il secondo colpo da circa 200 metri, con il quale è andato al comando. Ha mantenuto la leadership anche dopo i bogey alla 4ª e alla 10ª perché i suoi rivali non riuscivano a prendere ritmo. Tra l’altro quello che poteva essere l’avversario più pericoloso, ossia Phil Mickelson, si autoeliminava con un triplo bogey alla 4ª. Oosthuizen realizzava un birdie alla 13ª, poi veniva raggiunto sul “-9″ da Matt Kuchar con un eagle, ma dopo pochi minuti il sudafricano tornava avanti con il “-10″ dovuto a un altro birdie alla 15ª che dava corpo al parziale di 69 (-3). Le speranze di Kuchar si infrangevano alla buca 16 con un bogey, mentre rinveniva fortissimo Watson il quale con quattro birdie di fila agganciava il leader alla stessa 16. I due proseguivano di pari passo fino alla 18, dove Watson (68 per lui con sei birdie e due bogey) sprecava il primo match point, mancando un birdie abbastanza abbordabile.

Francesco Molinari ha avuto qualche pausa che ha pagato cara nel secondo e nel quarto giro, ma la sua prova è stata comunque buona. Ha chiuso il torneo con un 74 (+2) dopo due bogey e un doppio bogey tra le buche 6 e 10 e un eagle alla 15. E’ rimasto sempre in retrovia Edoardo Molinari, che ha superato il taglio di misura e che ha condotto tutti i giri sopra par, l’ultimo in 74 con due birdie e quattro bogey.

di Roberto Bertellino


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