Magazine Spiritualità
Ha sempre conseguito un grande successo di pubblico e di critica, avvalendosi sovente di collaboratori d'eccezione come il violinista Giusto Pio e il filosofo Manlio Sgalambro (coautore di molti suoi brani). Non solo la musica, ma anche i testi riflettono i suoi molteplici interessi, tra i quali l'esoterismo, la filosofia, la mistica sufi e la meditazione orientale. Il 6 novembre 2012 è stato annunciato il suo ingresso nella giunta regionale siciliana come assessore al Turismo e allo Spettacolo. L'artista ha però precisato che la sua sarà una delega esclusivamente alla Cultura, definendosi ironicamente "Assessore alle meccaniche celesti" e rinunciando a qualunque compenso. La carriera musicale . Gli anni Sessanta: I primi singoli Dopo avere conseguito la maturità al Liceo Scientifico "Archimede" di Acireale, nel 1965 Battiato si trasferisce dapprima a Roma per poi stabilirsi definitivamente a Milano; lì pubblica due singoli per la rivista di enigmistica Nuova Enigmistica Tascabile, che proponeva come allegati dischi di canzoni celebri, interpretati da cantanti poco conosciuti. In queste due occasioni l'artista appare col nome di Francesco Battiato. Il primo singolo reca in copertina la foto di Battiato e contiene un brano presentato al Festival di Sanremo 1965 da Beppe Cardile e Anita Harris, L'amore è partito. Il secondo ripropone invece una canzone portata al successo da Alain Barrière: ...e più ti amo. Tradotto in italiano da Gino Paoli, il brano ritorna nell'album di Battiato del 2008, Fleurs 2. La canzone di protesta Insieme al compaesano Gregorio Alicata, già pianista di Edoardo Vianello e autore di un certo successo (suo il brano Tremarella, successo degli anni sessanta), Battiato forma un duo, Gli Ambulanti. I due artisti si esibiscono con un repertorio di canzoni di protesta davanti alle scuole all'uscita degli studenti, suscitando molta curiosità. In questa fase vengono notati da Giorgio Gaber (1967), che propone i loro brani alla casa discografica Dischi Ricordi. Il disco, però, è bocciato dalla stessa Ricordi dopo un provino in sala d'incisione. Il duo si scioglie e Battiato decide di continuare da solo. Proprio Gaber procura a Battiato un contratto con la casa discografica Jolly, che inserisce la figura dell'artista nel filone di "protesta" che in quel momento andava molto di moda. I primi singoli incisi ufficialmente furono La torre e Le reazioni. A questi seguono Il mondo va così e Triste come me. Il singolo La torre accompagna la prima apparizione televisiva dell'artista: poco dopo l'uscita del disco, il 1 maggio 1967, Giorgio Gaber lo invitò al programma televisivo che presentava insieme a Caterina Caselli, Diamoci del tu. Battiato si esibì proprio con il brano La torre. Ospite del programma, nella stessa puntata, un altro giovane cantautore ancora sconosciuto: Francesco Guccini. E proprio in quella occasione Gaber propose a Battiato di cambiare il nome da Francesco a Franco, proprio per non confondersi con Guccini. «Da quel giorno in poi tutti mi chiamarono Franco, persino mia madre», ricorderà in seguito il cantautore siciliano. Qualche mese dopo partecipa anche alla III edizione della Caravella dei successi, presentata quell'anno da Mike Bongiorno, che si svolgeva al Teatro Petruzzelli di Bari. Tra le sue prime esperienze, c'è anche quella di attore teatrale: Battiato ha recitato, con un piccolo ruolo, insieme a nomi del calibro di Tino Carraro ed Elsa Merlini, in Molto rumore per nulla di William Shakespeare. Collabora inoltre con Gaber scrivendo ...e allora dai!, presentata al Festival di Sanremo 1967, e Gulp Gulp, sigla della trasmissione televisiva Diamoci del tu. Il periodo romantico Nel 1968 cambiò casa discografica, passando alla Philips e abbandonando anche il genere di protesta per incidere dischi romantici più immediati e di facile consumo, con la collaborazione del chitarrista Giorgio Logiri (alcune canzoni scritte dai due vengono incise da altri artisti della stessa casa discografica, come ad esempio A lume di candela, cantata da Daniela Ghibli). Registrò inoltre due brani che la casa discografica pubblicò soltanto nel 1971(Vento caldo e Marciapiede) e ottenne un discreto successo con È l'amore, che vende centomila copie. Nel 1969 il musicista catanese partecipò al Disco per l'estate con il brano Bella ragazza che venne poi escluso dalla competizione, insieme a lui era presente un'altra cantante destinata anch'essa alla celebrità, Fiorella Mannoia. Sempre nello stesso anno partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera con Sembrava una serata come tante. Gli anni settanta: Musica sperimentale e avanguardia colta Dal 1971 si dedicò alla musica sperimentale con ampio uso di elettronica con una serie di album per l'etichetta Bla Bla. Il primo di questi fu Fetus - con un'altra famosa copertina, all'epoca censurata - che vendette circa 7000 copie; del disco venne anche registrata una versione cantata in lingua inglese per il mercato estero intitolata similarmente Foetus. Il successivo, Pollution, ebbe un discreto successo entrando anche in classifica e risultando il 59º album più venduto dell'anno. I dischi seguenti furono Sulle corde di Aries, Clic e M.elle le Gladiator. Un brano di questo primo periodo, Propiedad prohibida viene utilizzato ancora oggi come sigla del programma Tg2 Dossier. L'album Clic venne inoltre stampato in Inghilterra nel 1974, con l'aggiunta di Aria di rivoluzione da Sulle corde di Aries (tradotta in copertina come Revolution in the air) dalla Island. Esperimenti d'avanguardia in collaborazione Il nome di Battiato appare in molti dei dischi pubblicati dall'etichetta Bla Bla (fondata dal produttore discografico Pino Massara) nel periodo che va dal 1971al 1974. Nel 1971 lo troviamo infatti come coautore del singolo Tarzan dei Capsicum Red, nonché come fondatore e cantante degli Osage Tribe, il suo primo gruppo. Con questi incide, sempre nel 1971, il 45 giri Un falco nel cielo, la cui copertina, raffigurante una testa di bambola con la bocca sanguinante, divenne molto famosa. La canzone fu scelta come sigla del quiz televisivo Chissà chi lo sa? ed è entrata a far parte del canzoniere degli scout. L'anno dopo gli Osage Tribe pubblicano un LP di jazz rock progressivo, intitolato Arrow Head; Battiato non fa già più parte del gruppo, ma compare nel disco in veste di coautore del brano Hajenhanhowa. Inoltre ha collaborato al disco Area di servizio, inciso sempre nel 1972 da Riccardo Pirolli usando lo pseudonimo Genco Puro & Co.: in questo LP Battiato canta in tre canzoni: Giorno d'estate, Nebbia e Biscotti e the. Battiato ha inoltre realizzato altre produzioni minori dell'etichetta Bla Bla, con le denominazioni Springfield, Ixo e Colonnello Musch (in quest'ultimo caso collaborando con lo stesso Pino Massara). Nel 1973 collabora anche con i Jumbo nel loro album intitolato Vietato ai minori di 18 anni?, aggiungendo gli effetti sonori nel brano Gil tramite il suo VCS3. Fondamentale la partecipazione al disco di Juri Camisasca La finestra dentro (1974), album tra i più noti della musica d'avanguardia di quegli anni. Nel 1975 ha partecipato al progetto progressivo/sperimentale Telaio magnetico, per la durata di un piccolo tour nel Sud Italia, insieme a Juri Camisasca, Mino Di Martino, Terra Di Benedetto, Roberto Mazza e a Lino Vaccina. Di questo tour rimane testimonianza in un rarissimo album, Live '75, uscito in pochissime copie. Inoltre presenziò al Festival del proletariato giovanile tenutosi a parco Lambro nello stesso anno. Il nome di Battiato comparve assieme a quelli dei più grandi artisti della musica italiani quali Francesco Guccini, Lucio Dalla, Giorgio Gaber, Francesco De Gregori e Antonello Venditti. Sperimentazioni con la musica colta Nel 1976 con la chiusura della Bla Bla passò alla Dischi Ricordi che aveva curato la distribuzione delle ultime produzioni dell'etichetta, e si dedicò alla scoperta delle avanguardie colte con tre album dalla scarsa eco commerciale e non del tutto apprezzati dalla critica. Il primo di questi fu Battiato del 1977. In questi anni avvenne l'incontro del cantautore siciliano con Giusto Pio, un ex violinista che suonava nelle orchestrine di musica leggera nei programmi di intrattenimento e di varietà della RAI negli anni settanta. Giusto Pio gli impartirà, negli anni seguenti, lezioni di violino. Con il violinista compose Juke Box, che doveva essere la colonna sonora del film tv Brunelleschi, ma che venne inseguito rifiutato dai produttori. Infine l'ultimo album pubblicato con la Dischi Ricordi fu L'Egitto prima delle sabbie (1978). Con L'Egitto prima delle Sabbie, brano di 14 minuti di pianoforte "zen", con un solo accordo ripetuto, si aggiudicò nel 1979 il Premio Stockhausen di musica contemporanea. In questo periodo, insieme a Pio, Battiato assunse la direzione musicale dello spettacolo di Giorgio Gaber Polli d'allevamento: i due si occuparono degli arrangiamenti delle canzoni, utilizzati poi nel disco dal vivo tratto dallo spettacolo. Gli anni del grande successo Il ritorno alla canzone avvenne nel 1978 con un 45 giri inciso usando lo pseudonimo Astra (scaduto il contratto con la Ricordi, il disco fu pubblicato dalla Elektra): i due brani, scritti con Pio (ma Battiato utilizzò lo pseudonimo Albert Kui), si intitolavano Adieu e San Marco (entrambi con un testo in francese). L'anno dopo Battiato usò la stessa musica di Adieu per Canterai se canterò incisa da Catherine Spaak (come retro di Pasticcio), e nel 1989 per la canzone Una storia inventata (contenuta nel disco Svegliando l'amante che dorme di Milva). Il giovane seduto con in braccio una custodia di violino nella copertina del disco è Stefano, il figlio di Giusto Pio. Nel 1979, grazie agli sforzi di Angelo Carrara, che sarà il suo manager e produttore fino al 1986, passò alla EMI Italiana, imponendo definitivamente il suo ritorno alla canzone, senza dimenticare la sua fascinazione verso gli echi della musica orientale. Infatti, nell'autunno dello stesso anno, registrò, presso gli Studi Radius, L'era del cinghiale bianco. Dell'album venne registrata una prima versione, assai diversa da quella definitiva, in cui spiccava l'assenza di strumenti quali basso e batteria, e che lasciò insoddisfatti gli autori. Vennero quindi chiamati Tullio De Piscopo e Julius Farmer. Una volta completata la registrazione, il disco venne presentato ai dirigenti della EMI, che si rivelarono parecchio reticenti alla sua pubblicazione. Bruno Tibaldi, allora presidente della casa discografica, decise però di procedere all'immissione dell'album su tutto il mercato nazionale. Nonostante il modesto riscontro di vendite e alcune critiche proveniente da alcuni ambienti della stampa, il disco venne riconosciuto da una commissione costituita da varie personalità del mondo della musica, tra cui Renzo Arbore, come il miglior album italiano dell'anno. Seguì poi un tour di quindici date, caratterizzato da una discreta presenza di pubblico, da cui iniziò la collaborazione con Filippo Destrieri, tastierista che avrebbe collaborato con Battiato fino al 1997. L'anno seguente fu pubblicato Patriots, che in origine doveva chiamarsi I telegrafi del martedì santo, ma si decise per il titolo attuale (mutuato dal brano principale Up patriots to arms) in quanto più d'impatto: l'album ottenne un buon successo, arrivando fino alla trentesima posizione in classifica. Del disco fanno parte numerosi brani divenuti nel tempo dei veri classici dell'intero repertorio del musicista catanese, come Up Patriots to Arms, Prospettiva Nevski e Le Aquile. Nell'ottobre 1981 pubblicò l'album La voce del padrone, titolo ispirato alla casa discografica (distribuita in Italia dalla stessa EMI), promosso in televisione a Discoring, e prima ancora alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia, attraverso il singolo Bandiera Bianca, dove Battiato cantava da un ipotetico palco elettorale, con tanto di megafono durante il ritornello (che era cantato infatti con una voce amplificata), e lo stuolo del coro dei madrigalisti ad arricchire la coreografia. Dopo un timido successo, a febbraio del 1982 l'album iniziò a scalare la classifica discografica, raggiungendo la prima posizione nel mese di marzo, e mantenendo il primato quasi ininterrottamente fino a inizio autunno, insidiato solamente da Bella 'mbriana di Pino Daniele: fu il primo album a superare, tra settembre e ottobre, il milione di copie vendute, superando ogni aspettativa dell'autore e della casa discografica. A fine anno, inoltre, ricevette il premio Gondola d'oro a Venezia come miglior album dell'anno. L'intero album reca canzoni, ancora oggi, molto popolari e diventati dei veri classici della musica italiana, basti pensare alla già citata Bandiera bianca, Cuccurucucù, Centro di gravità permanente, Gli uccelli , Summer on a solitary beach e Sentimento Nuevo. L'album è collocato al secondo posto, dalla celebre rivista Rolling Stone, nella lista dei 100 album italiani più belli di ogni tempo. Risultati simili all'album precedente vennero confermati da L'arca di Noè, che risultò ancora una volta l'album più venduto in Italia in un anno, nella fattispecie il 1983, preceduto solamente da Thriller di Michael Jackson. In poche settimane vendette circa 550.000 copie e rimase in classifica per molti mesi. La prima canzone del LP, Radio Varsavia, fece molto discutere i critici e Gianfranco Manfredi, dalle colonne del quotidiano La Stampa, accusò impropriamente Battiato di avere inserito nel disco «la cultura della nuova destra». Nonostante il buon riscontro delle vendite, il disco venne accolto in maniera fredda dal grande pubblico e la stessa tournée estiva, nonostante il grande effetto scenografico che si proponeva e la partecipazione del coro dei madrigalisti e di una vasta serie di musicisti, ebbe un successo nettamente inferiore alle aspettative. Tante le canzoni da ricordare: Voglio vederti danzare, (sempre richiesta ad ogni suo concerto), Scalo a Grado, usata da Nanni Moretti nella colonna sonora del film Bianca (1983), New Frontiers, L'esodo e Clamori, su testi diTommaso Tramonti. Un buon successo ottenne anche l'album successivo Orizzonti perduti, seppur nettamente inferiore ai precedenti. Nel disco sono presenti le canzoni La stagione dell'amore, Un'altra vita e Mal d'Africa. Per il1984 il cantante siciliano decise di ridurre notevolmente l'attività concertistica, esibendosi solo raramente. All'inizio di maggio fu il rappresentante dell'Italia all'Eurovision Song Contest in coppia con Alice. I due si esibirono cantando la canzone I treni di Tozeur, che giunse quinto posto, ma ottenne un elevato successo di vendita in tutta Europa. Lo stesso anno Battiato fu impegnato in un progetto messo in atto al programma televisivo Mister Fantasy, che prevedeva un concerto telematico con l'esecuzione del brano Probiedab Prohibida eseguita in contemporanea dell'artista catanese e da cinque suoi collaboratori situati in cinque luoghi diversi. Già nell'estate, però, annunciò l'uscita di tre nuovi album, rispettivamente per il mercato italiano, spagnolo e inglese. Il disco per il mercato italiano, Mondi lontanissimi, uscì nell'aprile del 1985. Come già precedentemente annunciato da Battiato stesso si caratterizzava per lo scenario fantascientifico e presentava un elevato uso di suoni computerizzati ed elettronici. Anticipato dai due singoli No Time No Space/Il re del mondo e Via Lattea/L'animale, raggiunse il terzo posto in classifica e risultò il ventitreesimo disco più venduto in Italia durante l'anno. No Time No Space è una sorta di rappresentazione dei misteri dell'Universo con vari sottofondi filosofici, allo stesso modo del brano Via lattea. L'animale è una canzone d'amore. Il re del mondo è invece un nuovo rifacimento, già presente nell'album L'era del cinghiale bianco. Da menzionare infine Chan-son egocentrique, già incisa con Alice nell'album Azimut (1982). Dopo un mese dall'uscita di Mondi lontanissimi, apparvero gli album in spagnolo e in inglese. Mentre il primo ottenne un buon riscontro di vendite, il secondo non superò le diecimila copie vendute. Battiato, infatti, dopo un iniziale entusiasmo per una sua entrata nel mercato discografico statunitense, non dedicò più attenzione al progetto, a suo dire anche a causa delle condizioni impostigli dal suo produttore della EMI americana, che avrebbe preteso il suo trasferimento a Los Angeles per oltre sei mesi al fine di promuovere il disco. L'artista siciliano preferì, invece, dedicarsi al suo lavoro più ambizioso di quel periodo, Genesi, una sorta di opera teatrale quasi operistica, datata 1987, da inquadrarsi in un'ottica squisitamente colta e fuori da ogni logica commerciale. Il progetto fu curato da Battiato stesso, già dal 1983. Dopo aver eseguito saltuariamente in concerto alcuni pezzi del lavoro, la prima rappresentazione completa si tenne presso il Teatro Regio di Parma il 26 aprile 1987. Il disco fu pubblicato da BMG Ricordi. Da Fisiognomica al primo live Giubbe Rosse Terminate le rappresentazioni di Genesi, Battiato decise di tornare alla composizione di un suo secondo lavoro musicale per il teatro, sempre comunque sulla scia del precedente. Il frutto di questo nuovo lavoro fu Gilgamesh, che originariamente doveva essere presentato nel 1989, ma, inaspettatamente fu lasciato in sospeso, per tornare nuovamente alla canzone d'autore, dando alla luce un nuovo disco di canzoni del 1988 con Fisiognomica. L' album che vendette oltre 300.000 copie, divenne uno dei maggiori successi dell'anno e fu seguito da un tour svoltosi anche al di fuori dei confini nazionali. Il motivo dell'uscita del disco fu dovuto, a detta dell'autore stesso, dal fatto che più volte l'artista si ritrovò a scrivere materiale di musica leggera, il quale non poteva essere in alcun modo incluso nell'opera Gilgamesh, decidendo di creare un nuovo album di inediti. Proprio grazie a questo disco, nel 1989 venne chiamato da Papa Giovanni Paolo II ad esibirsi in Vaticano, divenendo il primo cantante di musica leggera a tenere un concerto nello Stato pontificio. A differenza dei precedenti album, Fisiognomica si presentò come un disco molto meno commerciale e questo fu dovuto dalle notevoli influenze arabeggianti e da quelle proprie della musica classica, con la partecipazione in alcuni brani di un soprano e la presenza in vari brani del coro. L'album è orientato verso un discorso di spiritualità che caratterizzerà anche le successive opere del musicista nella prima metà degli anni '90, rappresentando, per l'epoca, un prodotto notevolmente originale. Tra i brani da citare la splendida E ti vengo a cercare, Veni l'autunnu, L'Oceano di Silenzio, Secondo imbrunire e Nomadi, quest'ultima scritta dal musicista Juri Camisasca. Il successivo Giubbe rosse (1989), fu il primo album dal vivo di Franco Battiato e raccoglie registrazioni della sezione invernale del Fisiognomica Tour nei teatri d'Italia, Francia e Spagna, e attraversa tutta la carriera del cantautore siciliano (anni '60 esclusi), dunque dalla sperimentazione al "periodo pop". Raggiunse il decimo posto in classifica. Il disco contiene l'inedito Giubbe Rosse, la bellissima Alexander Platz, già cantata da Milva, Mesopotamia, versione leggermente modificata del brano Che cosa resterà di me scritta da Battiato per l'album Dalla/Morandi (1988) di Lucio Dalla e Gianni Morandi, e da quest'ultimo cantata e Lettera al governatore della Libia, anch'essa modificata e già scritta nel 1980 per Giuni Russo che la inserì nel suo primo LP Energie (1981). Gli anni novanta: gli ultimi album da solista Nel 1991 uscì Come un cammello in una grondaia, che vendette oltre 25.000 copie. La canzone Povera Patria ricevette inoltre la Targa Tenco e l'album venne eletto miglior disco dell'anno. L'album è diviso in due parti: i primi quattro brani sono opere di Battiato mentre i restanti quattro sono lieder di autori di musica classica. In copertina vi è un particolare da un dipinto di Süphan Barzani, pseudonimo dello stesso Battiato. Il titolo del disco è una citazione di Al-Biruni, scienziato persiano vissuto nel XII secolo, che era solito pronunciare tale frase per indicare l'inadeguatezza della propria lingua nel descrivere argomenti di carattere scientifico. Schmerzen è uno dei cinque Lieder del ciclo Wesendonck-Lieder (WWV 91), composto da Richard Wagner nel 1857 su una poesia di Mathilde Wesendonck Il brano Plaisir d'amour(1785) di Johann Paul Aegidius Martin viene citato da Battiato anche nella canzone Shakleton (Gommalacca, 1998). Gestillte Sehnsucht è tratta dall'Op. 91 2 Canti per contralto, viola e pianoforte(1863-1884) di Johannes Brahms. Oh Sweet Were the Hours è tratta dall'Op. 108 Venticinque canzoni scozzesi (1818) di Ludwig Van Beethoven; il testo inglese è attribuito a William Smyth (1765-1849). Il brano fa parte del progetto di Beethoven di ri-arrangiare canzoni del patrimonio popolare britannico. Nel 1993 è la volta di Caffè de la Paix, l'album si classificò Miglior Disco dell'Anno nel referendum di Musica e dischi e risulta il trentaseiesimo disco più venduto in Italia durante l'anno. I testi delle tracce possono essere ritenuti pura espressione del sincretismo culturale e religioso di Battiato, perché vanno dalla mitologia greca (Atlantide) alla società romana (Delenda Carthago), passando per la tradizione popolare irachena (Fogh in Nakhal) e le atmosfere orientali (Haiku), in un insieme costellato di riflessioni sullo spirito, sul trascendente e sulle esistenze ultraterrene (Sui giardini della preesistenza, Lode all'Inviolato). La collaborazione con Manlio Sgalambro A partire dal 1994 inizia la collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro, conosciuto per caso a una festa in onore di un poeta siciliano; i primi frutti di questa collaborazione sono l'opera Il cavaliere dell'intelletto e l'album L'ombrello e la macchina da cucire, l'ultimo ad essere edito dalla casa discografica EMI. Di solito dimenticato e difficilmente riproposto nei vari concerti dal musicista catanese, l'album presenta molte canzoni musicalmente difficili e assai ricercate e proprio per questo il meno commerciale sfornato dalla coppia Battiato - Sgalambro. Il titolo dell'album fa riferimento a una frase contenuta nel poema epico in prosa Canti di Maldoror, del francese Lautréamont. Il primo album pubblicato per la nuova casa discografica, la Mercury, fu L'imboscata (1996), che ottenne molto successo, tanto da restituire a Battiato la popolarità che aveva negli anni ottanta. Il disco raggiunse il secondo posto nella classifica FIMI Artisti e fu il nono disco più venduto in Italia durante l'anno Pubblicato anche in Spagna, l'album contiene una delle canzoni simbolo del musicista, La cura: considerata una delle canzoni italiane d'amore più belle, venne certificata lo stesso anno disco di platino con oltre 30.000 copie vendute. Altre canzoni di successo furono Di passaggio, presentata al Festivalbar del 1997 e Strani giorni, cantata spesso in coppia con la cantautrice Carmen Consoli. Sull'onda del successo dell'album partecipa come ospite principale al Concerto del Primo Maggio a Roma, dove viene inaspettatamente fischiato da un gruppo di persone a seguito di un guasto avvenuto ai cavi degli amplificatori presenti sul palco. Il successivo Gommalacca (1998), raggiunse il primo posto in classifica e ottenne buoni riscontri di vendite. Considerato uno dei dischi più sperimentali di Battiato, l'album presenta vari tipi di sonorità mescolati tra loro, quali quelle techno e hard rock, e l'uso del loop. La caratteristica copertina rappresenta una borsa dell'acqua calda di color blu su sfondo azzurro. Anche per questo disco i testi sono curati dal filosofo Manlio Sgalambro. Nel repertorio di Franco Battiato entrarono ben presto canzoni come Shock in my town, Il ballo del potere, Vite parallele, presentata a Sanremo come ospite d'onore l'anno seguente, Casta Diva e Il mantello e la spiga. L'album fu promosso in molte trasmissioni musicali quali Taratatà e 105 Night Express. Dello stesso anno è Emma Bovary, canzone scritta dal nuovo duo per Patty Pravo e contenuta nell'album della cantante veneziana Notti, guai e libertà. Gli anni 2000: Ferro Battuto, Dieci stratagemmi, Il vuoto In costante equilibrio tra pop e musica sperimentale, Battiato affronta il nuovo millennio con un nuovo lavoro, dal titolo Ferro Battuto, uscito per la casa discografica EMI, nella primavera del 2001. L'artista catanese si avvale ancora una volta della collaborazione ai testi del filosofo Manlio Sgalambro. Nel disco è presente un duetto con il leader e cantante Jim Kerr dei Simple Minds, presente nella canzone di lancio Running against the grain, segue Bist du bei mir, un' accattivante melodia latineggiante dove Battiato affronta vari registri linguistici cantando sia in italiano che in tedesco, così come in Personalità empirica, dove alterna italiano e francese, con una parte recitata dal filosofo Sgalambro. Il testo di Sarcofagia è invece ispirato all'opera dello scrittore e filosofo greco Plutarco Del mangiar carne. Trova campo anche un omaggio al grande chitarrista Jimi Hendrix con un omaggio della sua Hey joe. Chiude il disco Il potere del canto dove si accentuano ancor di più i vari suoni da campionatura, proprio come era accaduto in Gommalacca, nell'ultima traccia Shakleton. A tre anni di distanza dall'ultimo album di inediti, nell'autunno del 2004 esce Dieci stratagemmi, prodotto dalla Sony Music. Il musicista catanese per la scelta del titolo ha preso spunto da I 36 stratagemmi, libro di Gianluca Magi (ispirato a sua volta da L'arte della guerra, un trattato di strategia militare attribuito al generale cinese Sunzi). Il sottotitolo dell'album Attraversare il Mare per ingannare il Cielo è il primo dei 36 stratagemmi che compongono il libro di Gianluca Magi. I 10 stratagemmi del titolo dell'album sono in realtà le canzoni contenute in esso. Dall'album sono stati estratti i singoli discografici Tra Sesso e Castità, Le Aquile Non Volano a Stormi, Ermeneutica e Odore di Polvere da Sparo. Tra i collaboratori dell'album (tracce 5, 8 e 9), i Krisma, amici dell'artista (di Battiato sono alcuni pezzi scritti per Maurizio Arcieri alla fine degli anni '60). Inoltre partecipa all'album Cristina Scabbia, cantante dei dei Lacuna Coil intervenendo nel branoI'm That e la cantante giapponese Kumi C. Watanabe: sua la voce nei brani Le Aquile Non Volano a Stormi, Ermeneutica e Apparenza e Realtà. Degno di nota il pezzo fortezza Bastiani, diretta citazione del romanzo Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati. Chiude il disco La Porta dello Spavento Supremo (Il Sogno), con parte recitativa interpretata dal filosofo Sgalambro. Nel 2005 viene, inoltre, pubblicato il live Un soffio al cuore di natura elettrica registrato al Nelson Mandela Forum di Firenze il 17 febbraio 2005. Mentre il 9 febbraio 2007 viene pubblicato Il vuoto, che mostra ancora la continuità della collaborazione di Battiato con il filosofo Manlio Sgalambro. Dal disco vengo estratti i singoli radiofonici Il vuoto, Aspettando l'estate, Niente è come sembra. Il vuoto, presenta la collaborazione delle Mab, complesso tutto al femminile, tutt'ora residente a Londra e di origini sarde, squisitamente votato all'Hard rock. Il 13 novembre 2009 è la volta di Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti. In un'intervista, alla domanda: Che significa “Inneres Auge”?, Battiato ha risposto: « Occhio interiore. Ma lo preferisco in tedesco. In italiano si dice “terzo occhio”, ma non mi piace, fa pensare a una specie di Polifemo. I tibetani hanno scritto cose magnifiche sull’occhio interiore, che ti consente di vedere l’aura degli uomini: qualcuno ce l’ha nera, come certi politici senza scrupoli, mossi da bassa cupidigia; altri ce l’hanno rossa, come la loro rabbia. » (Da Il Fatto Quotidiano n°33 del 30 ottobre 2009). L'album contiene due inediti e alcune cover e soprattutto nuove versioni di brani editi precedentemente. La canzone dialettale U cuntu, brano inedito scritto con Manlio Sgalambro, è stata una delle 5 canzoni finaliste al Premio Mogol 2010. La trilogia dei Fleurs Nel 1999 Battiato pubblica un nuovo album, dal titolo Fleurs, disco interamente di cover, eccezion fatta per 2 inediti scritti con Manlio Sgalambro, Medioevale e Ti invito al viaggio, direttamente ispirato alla poesia di Charles Baudelaire, dall'omonimo titolo. Le varie cover riguardano 2 canzoni di Fabrizio de André (all'epoca da poco scomparso), Amore che vieni, amore che vai e La canzone dell'amore perduto, di Trenet, di Sergio Endrigo, la splendida Era de maggio di Di Giacomo e un rifacimento di Ruby Tuesday dei Rolling Stone. L'album ebbe successo, anche per il fatto che fu la prima volta che il cantautore catanese si misurava con un disco prevalentemente di cover. Il titolo è un chiaro omaggio alla dolcezza e poesia delle canzoni stesse. Il 30 agosto del 2002 esce Fleurs 3, numerato in maniera curiosa, infatti il successivo Fleurs porterà bizzarramente il numero 2. Anche in questo disco sono presenti 2 inediti: Come un sigillo, cantata con Alice e Beim Schlafengehen, dall' l'omonima composizione di Richard Strauss con un testo di Hermann Hesse. 'Sigillata con un bacio è la versione italiana di un brano americano originariamente intitolato Sealed With a Kiss. Molte le canzoni da ricordare: Perduto amor, di Salvatore Adamo, Se mai, versione italiana di un brano di Charlie Chaplin, Insieme a te non ci sto più, di Paolo Conte e portata al successo da Caterina Caselli, Ritornerai, di Bruno Lauzi, Impressioni di settembre della PFM e Il cielo in una stanza, di Gino Paoli. Nel 2008 si ha la temporanea conclusione di quella che parrebbe essere una vera trilogia, con l'uscita di Fleurs 2, dove troviamo l'inedito Tutto l'universo obbedisce all'amore, cantato con Carmen Consoli. Tra le cover da ricordare si annoverano It's five o' clock, degli Aphrodite's Child, Bridge over troubled water, di Simon & Garfunkel, Sitting on the dock of the bay, di Otis Redding e Steve Cropper, La musica muore di e con Juri Camisasca e ancora un rifacimento di un brano di Sergio Endrigo, dal titolo Era d'estate. Gli anni 2010: lo Short Summer Tour e l'uscita di Apriti sesamo Proseguendo con le esibizioni live, il 29 luglio 2012 Battiato termina il suo Short Summer Tour 2012 a Cagliari all'Arena Sant'Elia con 3500 spettatori. Il 23 ottobre dello stesso anno, dopo cinque anni dall'ultimo album di inediti, esce il lavoro intitolato Apriti sesamo. Le varie collaborazioni negli anni Una delle prime collaborazioni è quella con Donatella Moretti, per cui scrive la canzone La filovia, inclusa nel suo album Conto terzi del 1972. Determinante è il suo contributo al lancio di Alice, che vince il Festival di Sanremo 1981 con Per Elisa (scritta con la stessa e Giusto Pio) e per la quale firma numerosi altri successi, a partire da Il vento caldo dell'estate (1980), Messaggio (1982),Chan-son egocentrique (1983), I treni di Tozeur (1984), collaborando agli arrangiamenti di ben due album (Capo Nord e Alice tra il 1980 e il 1981). Nel 1985 la cantante forlivese dedica alle canzoni di Battiato un altro album di successo, dal titolo Gioielli rubati in cui è contenuta una versione di Prospettiva Nevskij. Nel 2002 torneranno a duettare insieme nel brano Come un sigillo, unico inedito dell'album di cover Fleurs 3. Nel 2012 è di nuovo autore per Alice di un brano insieme a Sgalambro che farà parte dell'album Samsara. Con Giuni Russo ottiene un grande successo con Un'estate al mare (1982). Il momento più importante della collaborazione con questa artista è comunque la realizzazione dell'album Energie (1981), lampante esempio dei fermenti innovativi dei primi anni ottanta. Con Giuni collabora fino alla prematura scomparsa dell'artista, firmando l'arrangiamento del suo testamento musicale, la canzone Morirò d'amore con la quale partecipa al Festival di Sanremo 2003. Non è poi da trascurare la decisiva collaborazione agli arrangiamenti di Giusto Pio, un ex violinista nell'orchestra di musica leggera della Rai, che realizza in proprio alcuni album strumentali prodotti da Battiato, cogliendo un buon successo con Legione straniera (1982). Con la versatile Milva realizza due album di grande fascino: Milva e dintorni (1982) e Svegliando l'amante che dorme (1989), conosciuto anche con il titolo Una storia inventata. Inoltre nel 2011 è produttore, sempre per Milva, del suo ultimo disco prima del ritiro ufficiale dell'interprete dal titolo Non conosco nessun Patrizio. Altri artisti che hanno interpretato canzoni di Franco Battiato sotto la sua diretta supervisione sono stati Juri Camisasca, Sibilla (partecipazione al Festival di Sanremo 1983 con Oppio), Farida, Michele Pecora con il brano Dormirai canterai ballerò e Ombretta Colli. Come arrangiatore ha lavorato con Giorgio Gaber per Polli d'allevamento, con Francesco De Gregori per Amore nel pomeriggio e con Eugenio Finardi. Nel 1992 collabora all'album L'amore nuovo del cantautore catanese Vincenzo Spampinato. Nel 1996 Franco Battiato canta insieme al gruppo CSI (ex CCCP Fedeli alla linea), nell'album Linea Gotica, un suo successo, E ti vengo a cercare, un arrangiamento cupo, ma che non perde il messaggio originale dell'autore. Nel 1996 interpreta insieme all'amico Roberto Cacciapaglia il brano Generazioni, nell'album Tra cielo e terra del compositore milanese. Nel 1999 canta il pezzo Il vento dell'est, nell'album Tandem, un lavoro di duetti di Ricky Gianco. Nel 1998 propone a Ginevra Di Marco (ex dei PGR nonché CSI) di collaborare ad un album storico, Gommalacca, cantando la canzone Vite parallele (che Battiato presenterà anche a Sanremo '99). Canterà sempre con Ginevra Di Marco La stagione dell'amore incentrata sul rimpianto e sulle occasioni perdute. In quest'ultimo collaborerà anche con il cantante-bassista dei Bluvertigo, Morgan. Appare inoltre con lo stesso gruppo nel 2001, nel video L'assenzio. Poi partecipa, con gli amici Saro Cosentino e Morgan all'album-tributo per Robert Wyatt The Different You col brano Alifib. Sempre nel 1999 interpreta il brano Finnegan's Wake (dal titolo della celebre opera sperimentale di James Joyce) insieme a Pippo Pollina, col quale appare anche nell'omonimo videoclip. Nel 2000 collabora all'album L'infinitamente piccolo di Angelo Branduardi con il brano Il sultano di Babilonia e la prostituta; inoltre duetta, dimostrando molta ironia, nel pezzo L'astronauta di Federico Stragà. Nel 2002 partecipa all'album Wish You Were India del gruppo Govinda, cantando nel brano Yasomati e interviene nel brano La consuetudine, pezzo dell'album omonimo dell'amico Luca Madonia. Del 2003 è la collaborazione con Tony Esposito nell'album Viaggio tribale del percussionista napoletano, in cui canta il pezzo For me, scritto assieme allo stesso Esposito. Nel 2004 collabora nell'album benefico a favore dell'infanzia Sette veli intorno al re e interviene, assieme a Michele Fedrigotti, Ares Tavolazzi e Carlo Sinigaglia, nel brano Ninna Nanna del Violino recitando "ieraticamente" dei fonemi in sanscrito. Nel medesimo anno lavora nuovamente con un ex-membro dei CSI, Gianni Maroccolo, nel pezzo Night and storms. Un'altra collaborazione è stata quella con il gruppo pugliese Folkabbestia nell'album 25-60-38. Breve saggio sulla canzone italiana del 2006, dove reinterpreta L'avvelenata di Francesco Guccini, in un risultato a metà fra combat folk e lo stile d'avanguardia di Battiato. Poi presta la propria voce, pesantemente filtrata e resa quasi spettrale, per il brano Sento che sta per succedermi qualcosa, contenuto nell'album Toilette memoria di Moltheni. Il 22 giugno 2007 esce l'album di Ivan Segreto a cui Franco Battiato collabora duettando nel pezzo Ampia. Nel novembre 2008 collabora al brano Il tempo stesso con Tiziano Ferro, canzone presente nell'album di quest'ultimo Alla mia età; scrive,assieme a Manlio Sgalambro, e canta con Fiorella Mannoia il pezzo: Il movimento del dare, dell'album omonimo della cantante romana. Sempre nel 2008 collabora con Mango nell'album Acchiappanuvole, in una cover de La stagione dell'amore. Ancora nel 2008 canta nel brano Corro con te, duetto tratto dall'album Il fiore splendente dell'artista, conterranea di Battiato, Etta Scollo. Torna a cantare con Luca Madonia nell'album Parole contro parole: il pezzo è Quello che non so di te. Ha partecipato a scopo benefico, per raccogliere fondi per l'Abruzzo colpito dal terremoto, all'incisione del brano Domani 21/04.09, insieme ad altri cinquantasei famosi artisti italiani, riunitisi per l'occasione in un gruppo battezzato Artisti uniti per l'Abruzzo. Nel 2009 il brano Tutto l'universo obbedisce all'amore, in duetto con Carmen Consoli, è stato tra i sei candidati al Premio Mogol e ancora con la cantautrice è co-autore e co-interprete del pezzo Marie ti amiamo, inserito nell'album Elettra. Sempre nello stesso anno, è presente nel disco di Claudio Baglioni Q.P.G.A., nella canzone Sembra il primo giorno. Giunge poi la collaborazione con Mario Venuti, duettando nel pezzo Spleen #132, contenuto nell'album Recidivo. Il 2010 è un anno di grandi collaborazioni e produzioni. Interviene nel brano Qualsiasi spinta del cantautore Lorenzo Palmeri, tratto dal suo album d'esordio Preparativi per la pioggia. Realizza e produce ConFusione, album contenente 10 remix di canzoni dei PGR, da lui stesso eseguiti con il consenso della band. Reinterpreta il suo successo Shock in my town nella cover della band acustica Solis String Quartet. Il 28 settembre dello stesso anno esce Non conosco nessun Patrizio, album della cantante Milva, nel quale l'artista, che annuncia per l'occasione il suo ritiro dalle scene, interpreta dieci canzoni scritte dal cantautore siciliano, tra le quali grandi classici del suo repertorio, ed un'inedita title-track Non conosco nessun Patrizio, scritta a quattro mani da Battiato e Manlio Sgalambro. Franco Battiato collabora inoltre con Francesco Renga nel suo album Un giorno bellissimo, duettando nel brano La strada. Sempre nel 2010, collabora con il gruppo messinese Isola, prestando la sua voce ed arrangiando il brano Selinunte, che apre il loro quarto lavoro Porta d'Oriente. Sempre nello stesso anno, davvero prolifico nell'ambito delle collaborazioni, duetta con Pino Daniele nel pezzo Chi tene 'o mare, nell'album Boogie Boogie Man del cantautore partenopeo. Partecipa al Festival di Sanremo 2011 supportando l'amico Luca Madonia, nel brano L'alieno, che raggiunge il 5º posto, nella classifica finale. Il 29 marzo 2011 viene pubblicato il progetto postumo dell'amica Giuni Russo, A casa di Ida Rubinstein 2011, un cofanetto contenente un CD e un DVD, distribuito dalla Edel Music, contenente il sample del brano Le crépuscule feat. Franco Battiato, e altri brani, sempre da A casa di Ida Rubinstein (1988), con altri artisti come Brian Auger, Uri Caine e Paolo Fresu. Il DVD, contiene un Official Bootleg Video del concerto, tenuto da Giuni Russo, al Teatro Manzoni di Monza il 10 luglio 1991. Sempre nel 2011 Battiato collabora con Edoardo De Angelis nel brano Spasimo, contenuto nell'album del cantautore romano Sale di Sicilia, insieme ad Andrea Camilleri. Partecipa alla cover di Up patriots to arms che il gruppo dei Subsonica inserisce nella nuova edizione del loro fortunato album Eden. Giunge, poi, il cameo vocale nel brano Cosa ti aspetti da questa notte della sofisticata band padovana Versus. L'ennesime, e forse più prestigiose, collaborazioni del 2011 giungono verso la fine dell'anno: nella prima Battiato presta la sua voce, per un duetto virtuale, nel brano Anime salve dell'album, ovviamente postumo, Sogno n.1 di Fabrizio De Andrè, un progetto che vede coinvolta la London Symphony Orchestra di Geoff Westley, la quale rielabora alcuni classici del compianto cantautore genovese. Nella seconda il cantautore siciliano collabora nell'album Facciamo finta che sia vero di Adriano Celentano: interpreta con il Molleggiato (firmando anche il testo insieme a Manlio Sgalambro) il brano che dà il titolo all'album, musicato dal premio Oscar Nicola Piovani, inoltre presta la sua voce, insieme a quelle di Jovanotti e Giuliano Sangiorgi, in un altro pezzo del disco, Non so più cosa fare. Nel 2012 collabora nell'album Black tarantella di Enzo Avitabile, interpretando la canzone No è no. I numerosi progetti A partire dal 1985, travolto dal successo colossale arrivato improvvisamente (non solo italiano, ma anche spagnolo e in gran parte dell'Europa, mentre nei paesi anglosassoni non viene altrettanto apprezzato) si dedica all'attuazione di numerosi progetti estranei alla musica pop, accolti con interesse. Nel 1985 fonda una propria casa editrice, L'Ottava, che, in collaborazione con Longanesi, pubblica quattordici libri di autori vari, dei quali alcuni ripubblicati dalla casa editrice Neri Pozza, legati a tematiche esoteriche ed in particolare al pensiero diGeorges Ivanovitch Gurdjieff, del cui insegnamento egli è stato un adepto. È il periodo in cui frequenta Henri Thomasson, di cui diverrà allievo, ma anche diversi poeti, anch'essi vicini al pensiero esoterico, alla spiritualità e alla rivisitazione del mito, come Giuseppe Conte, Gian Ruggero Manzoni, Cesare Viviani. Nel 1989 fonda anche un'etichetta discografica omonima della sua casa editrice, che pubblicherà sei titoli di musica etnica e musica colta. Inoltre, egli stesso è scrittore: scrive per Bonanno Evoluzione evoluzione evoluzione, mentre Mondadori nel 2005 pubblica il suo Ideogrammi. Non sono da dimenticare altre incursioni del musicista nella musica colta e accademica come ad esempio nell'album Messa arcaica, del 1994 e più in avanti nell'album Il cavaliere dell'intelletto. Inoltre è stato il primo artista occidentale a esibirsi in Iraq, nel 1992, sotto il regime di Saddam Hussein (Concerto di Baghdad, pubblicato nel 2006 su DVD), ed è l'autore del balletto Campi magnetici, presentato nel 2000 al Maggio musicale fiorentino. Franco Battiato e la pittura Attorno al 1990, Franco Battiato inizia a cimentarsi nella pittura, mediante una specie di esperimento di autoanalisi e miglioramento di sé stesso. Dipingendo, Battiato vuole verificare che l'abilità nel disegno e nella pittura non siano caratteristiche innate nella persona umana, come molti critici invece sostengono. Dopo un periodo di ricerca, adotta quindi l'ideale pratica artistica associata alla sua facoltà pittorica. Dal 1993 la sua attività nella pittura lo porta ad organizzare mostre personali in Italia e nel mondo: Roma, Catania, Comiso, Firenze, Stoccolma, Miami e Goteborg; una delle sue mostre è stata organizzata in collaborazione con Piero Guccione. Dall'inizio della sua attività ha prodotto circa ottanta opere firmandosi con lo pseudonimo di Süphan Barzani. Nei suoi lavori, eseguiti su tele o tavole dorate, predilige tecniche di pittura ad olio e utilizzi di terre e pigmenti duri. Le copertine e i libretti di Fleurs, Ferro battuto e dell'opera lirica Gilgamesh sono alcuni esempi della pittura di Battiato. Giudizi critici « […] la pittura di Battiato, qualora pretendessimo di canalizzarla in un comodo alveo di neoprimitivismo, dimenticando la ricchezza operativa e intellettuale che la sorregge, rischierebbe di apparirci l'hobby d'un artista episodico e dimezzato; mentre, viceversa, osservandola con tutti due gli occhi, della natura e della cultura, ne vedremo i colori sposarsi affettuosamente alle note, alle parole, alle meditazioni dell'autore e in quest'alleanza, per non dire connivenza, spiegarci la cifra inconfondibile di un'anima. » (Gesualdo Bufalino) « […] In questi ultimi anni Battiato ha concentrato la sua ricerca, per riscoprire i poteri dell’anima che sono latenti in noi, su un figurativismo, dalla perfetta sintesi espressiva, ch’evoca una dimensione spirituale. Fedele solo ed esclusivamente al proprio mondo interiore, l’artista riesce a conferire ai suoi lavori, eseguiti con la lucidità intellettuale di chi vuole avere un approccio del tutto mistico “con la realtà”, una penetrazione filosofica-poetologica. Il suo talento riesce a esprimersi al meglio nel “costruire” una narrazione volutamente discontinua, costellata di riferimenti alle culture esotiche e al sufismo, che rappresenta una ricerca d’illuminazione interiore, ma anche un voluto gesto di rottura nei confronti di nuove direzioni interpretative. La sua arte coinvolge il fruitore in una sfida intellettuale vivamente stimolante…” » (Fortunato Orazio Signorello) Franco Battiato e il cinema Il rapporto di Franco Battiato con il cinema ha inizio negli anni settanta, dopo l'unica esperienza come attore teatrale, avvenuta nel 1967. Nel 1973 appare occasionalmente e non accreditato come attore nel film di Corrado Farina Baba Yaga, interpretato da Carrol Baker: la scena principale in cui compare è quella dell'happening al cimitero, quasi completamente eliminata nella versione uscita nelle sale italiane (ma recuperata nell'edizione in DVD edita dalla Blue Underground). Compone diverse colonne sonore, collaborando soprattutto col veronese Giacomo Battiato (omonimo ma non parente) nel film Una vita scellerata (1990), imperniato sulla figura di Benvenuto Cellini, e quindi con il conterraneo Pasquale Scimeca, firmando le musiche del film Il giorno di San Sebastiano (1994). Alcuni suoi brani vengono utilizzati da Antonello Aglioti nel film Il giardino dei ciliegi (1992), dove l'attrice Marisa Berenson esegue Luna indiana, e soprattutto Nanni Moretti, che lo cita esplicitamente in Bianca (1983, con il brano Scalo a Grado), La messa è finita (1985, con il brano I treni di Tozeur), Palombella rossa (1989, con il brano E ti vengo a cercare). Nel 2006 il regista Alfonso Cuarón utilizza la versione di Battiato di Ruby Tuesday dei Rolling Stones nella colonna sonora del film I figli degli uomini (Children of Men). Collabora inoltre a numerosi film dell'amica Elisabetta Sgarbi, tra cui Deserto Rosa nel 2009. L'esperienza dietro la macchina da presa Le sue aspirazioni di regìa iniziano già nel 1979, quando comincia a dirigere tutti i suoi videoclip, raccolti in gran parte nella VHS Dal cinghiale al cammello (1992) e ristampata in DVD con il titolo Dal cinghiale al cammello - The Video Collection(2004). Nel 2003 scrive, dirige e sceglie le musiche per il suo primo film a soggetto: Perdutoamor, in larga parte autobiografico, con il quale si aggiudica il Nastro d'Argento come miglior regista esordiente. Nel 2005 ha presentato alla Mostra del cinema di Venezia il suo secondo film (uscito poi nelle sale con una precaria distribuzione nel marzo 2006): Musikanten, imperniato sugli ultimi quattro anni di vita di Ludwig van Beethoven, interpretato da Alejandro Jodorowsky. Sempre nel 2006 firma la regia del videoclip Amara Terra Mia dei Radiodervish (cover di Domenico Modugno) (2006 - Radio Fandango, distribuito Edel). Nel giugno dello stesso anno, alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, annuncia il suo terzo film, sempre scritto con Manlio Sgalambro: Niente è come sembra, interpretato da Giulio Brogi e che vede anche la partecipazione straordinaria di Sonia Bergamasco ed Alejandro Jodorowsky, che, dopo essere stato presentato nel 2007 alla Festa del Cinema di Roma, uscirà direttamente in dvd il 31 ottobre dello stesso anno per Bompiani insieme al libro In fondo sono contento di aver fatto la mia conoscenza. Nel 2007 firma la regia del docufilm dedicato alla vita e all'opera di Giuni Russo per il titolo La Sua figura. Nel 2010 viene presentato il quarto lavoro di Battiato come regista: si tratta del lungo docufilm Auguri Don Gesualdo, prodotto dalla Regione Siciliana con Kasba Comunicazioni, ed incentrato sulla figura dell'intellettuale siciliano Gesualdo Bufalino. Battiato ha presentato il suo nuovo lavoro con un ciclo di conferenze sulla figura di Bufalino e con una serie di anteprima. Nella giornata del 4 marzo 2010 si è tenuta la prima anteprima del docufilm a Palermo, con un ottimo riscontro di critica e di pubblico. Il cantautore catanese ha annunciato la prossima uscita di una sua nuova pellicola, che a suo dire, sarebbe molto influenzata dai suoi studi a proposito della musica del '700. Il film dovrebbe chiamarsi Viaggio nel regno del ritorno e all'interno della trama dovrebbero essere inserite le vicende biografiche di Haendel e Scarlatti. Franco Battiato: la televisione e la Radio Franco Battiato è apparso molto di rado sul piccolo schermo. Evita con grande accuratezza di essere ospite in trasmissioni leggere (uniche eccezioni, con Fabio Fazio nel programma Che tempo che fa, trasmesso da Raitre, Quelli che il calcio suRai 2 con Simona Ventura, Chiambretti Night su Italia 1, Brand:New su Mtv con Alex Infascelli e Il Tornasole con Andrea Pezzi). Ha partecipato in veste di accompagnatore a Turisti per caso con Syusy Blady e Patrizio Roversi; concede invece interviste in occasione dell'uscita dei suoi lavori e presta il proprio nome a campagne di solidarietà sociale. il 21 marzo 2012 è apparso anche nella trasmissione Volo in diretta. Nel 1988 è apparso insieme ad altri cantanti e musicisti come Gianni Morandi, Giorgio Gaber, Ombretta Colli e Franz Di Cioccio nel film per la televisione Una donna tutta sbagliata, diretto da Mauro Severino e con protagonista Claudia Koll. Nel 1997al Festivalbar canta Di passaggio e La cura, nello stesso anno si esibisce in concerto al Night Express, tornandoci anche l'anno successivo per presentare l'album Gommalacca. Nel 1999 è stato ospite al festival di Sanremo dove ha presentato canzoni dall'album Gommalacca come Shock in my Town con coreografie marziali interpretate dalla maestra Li RongMei. Nel dicembre 2004 ha esordito come presentatore di un programma culturale in sei puntate, del quale è stato anche il curatore: Bitte, keine réclame ("Per favore, niente pubblicità"), andato in onda sul canale satellitare Rai Doc. Battiato è stato uno dei numerosi personaggi imitati da Fiorello nella stagione 2006/2007 di Viva Radio 2; da citare inoltre la sua presenza nell'ultima puntata della stagione, trasmessa su Raisat Extra il 22 giugno 2007; in quell'occasione rivelò di aver partecipato anni fa ad un programma di Rete 4 al fianco di Mike Bongiorno. Nel 2007 è stato ospite del Festival di Sanremo e di Domenica In, entrambi condotti da Pippo Baudo. Nel 2008 è stato ospite di Che tempo che fa. Nel 2009 è stato ospite anche nel talk show di Piero Chiambretti, il Chiambretti Night. Il 20 dicembre 2010 viene ufficializzata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2011 in coppia con Luca Madonia col brano L'alieno che si classificherà 5°. Franco Battiato e la politica Franco Battiato non ha mai voluto confondere l'attività musicale con quella politica, dimostrandosi generalmente equidistante dall'argomento, affermando più volte che l'artista non deve necessariamente essere un artista "impegnato", tanto meno "politicizzato". Questo non ha impedito, comunque, all'artista catanese, attraverso varie dichiarazioni rilasciate su giornali e televisioni, di esprimere più volte le sue posizioni politiche, dimostrandosi, nel corso degli anni, sempre vicino all'area di centro-sinistra. Il 20 maggio del 2005, a titolo di esempio, sul Corriere della Sera, ribadisce la sua idea di votare, per le comunali di Catania a favore di Bianco, il candidato di centrosinistra, sfidante di Umberto Scapagnini, sindaco uscente e candidato di centro-destra. La frase pronunciata giorni prima, "Se vince Scapagnini me ne vado", dalla sua Catania sottinteso, fece molto scalpore. Della vicenda infatti si occupò anche il Secolo d'Italia che registrò la sua delusione per le parole rilasciate dal cantautore, credendolo vicino alle posizioni di An. A Milano, infatti aveva suonato alla festa di Alleanza Nazionale alla palazzina Liberty. Battiato replicò prontamente: "Io di destra? Ma se non sono mai stato di destra in vita mia!". Nell'ottobre dello stesso anno in un'altra intervista al Corriere ritorna sull'argomento dichiarando: «Berlusconi? Già le sue Tv erano un segno premonitore del disprezzo per la serietà di essere artisti» e ancora prima: «Qualcuno si è inventato la storia per cui sarei di destra, non è vero. Se uno legge bene le mie cose sa da tempo che sono un proletario dello spirito. Sono sempre stato vicino a una certa sinistra; non certo quella sovietica; la sinistra dei diritti e delle libertà». In occasione del suo sessantunesimo compleanno, il 23 marzo 2006, in un'intervista a Radio Radicale annunciò il suo voto per la lista Rosa nel Pugno, in vista delle elezioni politiche del 9 e 10 aprile seguenti. Nel maggio 2009 ha dichiarato che in occasione delle elezioni europee 2009 avrebbe votato per la Lista Emma Bonino. Nell'ottobre 2010, intervistato da Lilli Gruber, Battiato ha dichiarato: «Non sono né di destra né di sinistra, sto in alto. E sono per l'essere umano e per gli esseri umani. Che mi piacciono, attenzione». Salvo, poi, ad una domanda successiva, affermare di aver votato Bersani alle primarie del Partito Democratico e poi ancora che non lo voterebbe più, ma sceglierebbe Vendola, confermando ancora una volta la sua vicinanza al centrosinistra. Il 6 novembre 2012, in una conferenza stampa, ha annunciato la sua disponibilità a far parte della giunta regionale siciliana di centrosinistra, guidata da Rosario Crocetta, in qualità di assessore al turismo e allo spettacolo, precisando che rinuncerà al relativo compenso. Giorni addietro aveva già confermato la sua discesa in campo, in qualità di ospite del programma di Lilli Gruber, Otto e mezzo, affermando, tra l'altro, che alle nuove primarie del centrosinistra voterà Bersani, auspicandosi, inoltre, la riconferma di Barack Obama (poi avveratasi), alla presidenza degli Stati Uniti d'America, in vista delle elezioni presidenziali americane del 6 novembre 2012. Vita privata Legatissimo alla madre Grazia, scomparsa nel 1994, Battiato non ha mai amato la vita mondana, preferendo il suo eremo siciliano di Milo alle pendici dell'Etna, dove tra l'altro ebbe per molti anni come vicino di casa, il collega Lucio Dalla. Ha un fratello, Michele, ex consigliere comunale repubblicano di Milano e una nipote che di professione fa l'avvocato a Milano. Battiato è un vegetariano convinto. A questo proposito, la canzone Sarcofagia, contenuta nell'album Ferro Battuto, è ispirata al trattato Del mangiar carne di Plutarco. Pseudonimi Sin dall'inizio della sua carriera l'artista siciliano ha utilizzato diversi pseudonimi, tra cui in ordine cronologico: Ed De Joy (con Osage Tribe e IXO), Franc Jonia (con Eugenio Finardi), Astra (da solista), Martin Kleist (con Giusto Pio e Manlio Sgalambro), Albert Kui (con Alice, Giusto Pio, Catherine Spaak, Ombretta Colli, Farida), Kilim (A' Sciara), Springfield (da solista), Colonnello Musch in collaborazione con Pino Massara, Süphan Barzani (con Gloria Mundi ed Elisabetta Sgarbi). Quest'ultimo nome è anche la sua firma nei quadri. Fonte: Autori Vari / http://it.wikipedia.org
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