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Fratture

Da Dedalus642 @ivanomugnaini

Fratture

FRATTURE

La differenza tra la narrativa giovane e quella “giovanilistica” consiste forse soprattutto nel rispetto per il mezzo, la lingua, e la meta, la comunicazione, ossia la ricerca di un’emozione che duri di più di un emoticon, una faccia gialla ottenuta tramite la pressione di un dito. Massimiliano Nuzzolo in questo suo romanzo ha dimostrato di essere a conoscenza di questa distinzione e soprattutto di volersi e sapersi schierare dalla parte di una comunicazione scorrevole ma non incosistente, non pedante ma neppure impalpabile. E forse non è un caso che il tema, la materia del romanzo sia proprio il dialogo, la necessità, la follia e il bisogno di mettersi in contatto con l’altro da sé, con il rischio della sconfitta ma anche con la gioia della condivisione, trovata, a tratti, cercata sempre, con viva tenacia.

Un libro che si legge con gusto, per le invenzioni, verbali e perfino visive, le foto della posizione geografica, ad esempio, paradigma visivo della posizione dei corpi e dei pensieri, fratturati ma ancora pulsanti.

Qui di seguito alcune indicazioni biobibliografiche e alcune note di lettura sul romanzo.

Con l’invito a misurarsi con la lettura, confrontando le proprie fratture e immaginando ciò che potrebbe fare rinsaldare le ossa ed il cuore. IM

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“FRATTURE“ nuovo romanzo di Massimiliano Nuzzolo (Italic/PeQuod). Tra realtà e sogno, una strana storia d’amore: un ragazzo, una ragazza e un telefono. Diversi ma pronti a comprenetrarsi in una ricerca inesausta, per un’analisi dolorosa, profonda e divertente del Mondo. Un testo letterario e “filosofico”, in cui ironia, drammaticità degli eventi e personaggi si susseguono in una parade evidenziando l’assurdo di ciò che chiamiamo vivere, ma pure uno spirito combattivo, la forza e la volontà di rinascere ogni giorno, superando le Crisi. Prendendo spunto dai grandi romanzi epistolari del XVIII secolo, con l’utilizzo di un mezzo “diverso”, il telefono, Nuzzolo come un nuovo Fitzgerald analizza in modo profondo, divertente, doloroso, un’intera generazione, i suoi sogni, le sue paure e le sue domande in questi tempi di “crisi”. Con un occhio di riguardo ad Albert Camus e alla filosofia esistenzialista e un’apertura neoumanista, indirizzando la lezione postmoderna verso nuovi lidi, nasce questo romanzo di Voci.

Massimiliano Nuzzolo ha esordito nel 2004 con il romanzo “L’ultimo disco dei Cure” vincitore del premio Greppi. Nel 2007 ha pubblicato la raccolta di poesie “Tre metri sotto terra” (Coniglio editore). Numerose antologie e partecipazioni tra cui “I Nuovi Sentimenti” per Marsilio e “Dizionario affettivo della lingua italiana” per Fandango. Ha collaborato con i Servizi Sociali del Comune di Venezia. Esperto di musica, cinema e di culture giovanili ha curato la raccolta di racconti “La musica è il mio radar” (Mursia ). E’ produttore del disco “L’esperienza segna” dei Soluzione su cui appaiono Mao, Garbo e Federico Fiumani dei Diaframma.

Il romanzo è pubblicazzato da Jost Multimedia

http://www.jostmultimedia.wordpress.com

D di Repubblica Una storia d’amore che mostra tante verità sul mondo che ci circonda. Katia Brega

GenerAzione Rivista Un racconto davvero eccellente, di matrice sì letteraria ma allo stesso tempo filosofica, in cui la drammaticità degli eventi e la risposta dei personaggi a tali vicende ci conducono in un’atmosfera quasi simile al sogno. Una trama che rapisce il lettore e che è capace di analizzare l’assurdità in cui siamo ogni giorno e che chiamiamo “VITA”. Claudia Gallo

I Think Magazine Nuzzolo ci racconta una storia per ricordarci che ogni frattura determinatasi nell’illogico viver quotidiano può ricomporsi e costituire un punto di partenza per qualcosa di nuovo e diverso. Annarita Zezza

Rockerilla Opera agile e contundente che si lascia godere tutta d’un fiato ma che poi beneficia di una rilettura immediata per soppesare gli indizi seminati lungo il cammino. Enrico Ramunni

Rumore I personaggi fatti vivere da Nuzzolo sono specchio di una generazione che vive la crisi ma non si da per vinta. Fratture è un romanzo originale, anticonvenzionale, per molti versi onirico, ricco di rimandi e riferimenti d’essai. Domenico Mungo



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