8 ottobre, Web. Nell’ultima ora su Twitter tra le parole più digitate c’è #FraudeEnVenezuela, ovvero “frode in Venezuela”. Parole riferite all’annuncio dei risultati delle elezioni venezuelane, che ufficialmente hanno visto Chàvez vincere con 9 punti di distacco. Gira un tweet su tutti, di una ragazza impiegata in uno dei seggi, la quale spiega che i voti conteggiati nel suo seggio non sono mai stati inviati.
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Le notizie sui brogli arrivano come un fiume in piena, un mare di foto e di documenti che gridano la denuncia della falsità dei risultati. Ci sono documenti dei seggi, piccoli racconti di gente che non ha potuto inviare i risultati, o che ha assistito a manomissioni. Altre storie parlano di come il vero vincitore, Capriles, abbia fatto dietrofront perché Chavez aveva mobilitato i tanks per un golpe.
Insieme richieste di aiuto dirette ai mezzi stampa, perché non stiano in silenzio di fronte a questo ennesimo stupro della democrazia da parte di un uomo che è al potere da 14 e che rischia di continuare a esserlo per altri 6.
Per vedere decine e decine di queste foto basta andare su Twitter e scrivere #FraudeEnVenezuela.
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Vittorio Nigrelli