Una storia misteriosa, quella del French Toast. È apprezzato e conosciuto in tutto il mondo, ma nessuno sa davvero quali siano le sue origini. Un suo antenato viene nominato da Apicio in un libro di cucina dell’antica Roma, dove si parla di pane tagliato a fette, imbevuto di latte, fritto e cosparso di miele. Ogni Paese, comunque, gli attribuisce un nome diverso: Pain Perdu in Francia, Poor Knights ok Windsor in Gran Bretagna, Armer Ritter in Germania, come scrivevano i fratelli Grimm in alcuni libri. Ma è negli Stati Uniti che assume il nome di French Toast. Nonostante sembri richiamare la Francia, una leggenda racconta che l’appellativo si riferisce a un tal Joseph French che pare aver inventato questa ricetta nel 1724 attribuendole il proprio nome, che quindi per correttezza dovrebbe chiamarsi French’s Toast.
Io, che difficilmente riesco a eseguire una ricetta pedestremente senza apportare qualche personalizzazione, ho variato qualche ingrediente rispetto agli originali. L’ho preparato una domenica a colazione e mangiato in giardino, mentre il sole iniziava a scaldare e le rose profumavavo l’aria.
French Toast
ingredienti: 2 fette di pane raffermo, 2 uova, 1 bicchiere di latte di soia, 1 cucchiaino di cannella in polvere, frutta fresca, sciroppo d’agave, burro, olio di semi di arachide
Sbattere le uova con il latte di soia e la cannella e immergervi le fette di pane per circa 10 minuti. Scaldare metà burro e metà olio e far rosolare il pane imbevuto da entrambe le parti fino a quando non diventa croccante. Adagiare il pane su un piatto e guarrnire con sciroppo d’agave (o acero) a piacere e frutta fresca. Ottimo anche con lo sciroppo di rosa.