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FREQUENZA INCAZZATA NERA (Moon Trein Radio) - HOUSTON, ABBIAMO UN PROBLEMA - Quinta puntata puntata

Creato il 01 marzo 2012 da Andreacusati
FREQUENZA INCAZZATA NERA (Moon Trein Radio) - HOUSTON, ABBIAMO UN PROBLEMA - Quinta puntata puntata
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"Buongiorno a tutti e ben trovati qui su Moon Trein Radio con me, Andrea Cusati, e con Frequenza incazzata nera.La seconda domenica del mese di febbraio non ho registrato la puntata radio perché ho passato un periodo di scoraggiamento mio personale che mi ha portato alla fine della mia partecipazione con il blog che ho fondato (IO SONO INCAZZATO NERO).
Il blog rimarrà aperto e continueranno a gestirlo mia moglie Elena e il mio collaboratore Mirco, ma io ne sono uscito.
I perché e i per come di tale decisione non ve li sto a ripetere dato che li ho già ampiamente espressi e dettagliati nell’ultimo post scritto da me per il blog (se vi interessasse leggerlo si intitola: IO SONO INCAZZATO NERO trattino THE END e potete trovarlo all’indirizzo URL iosonoincazzatonero.blogspot.com scrivendo il titolo del post nel riquadro “CERCA” in alto a destra che permette di cercare parole chiave all’interno del sito).Vorrei però, con questo mio “ritorno” qui su Moon trein radio (ritorno tra virgolette perché non me ne sono mai andato, ho solo avuto questo momento di scoraggiamento in cui ho chiesto a Luigi, il creatore di Moon trein radio, un po’ di tempo per riflettere), dicevo: vorrei però con questa mia trasmissione analizzare gli aspetti del mio scoraggiamento depressivo riguardo la società italiana (ma forse anche mondiale), perché tante riflessioni forse le avranno sicuramente fatte anche tanti di voi e perché credo che capire analizzando possa aiutarci a migliorare la nostra vita mentre il non porsi domande ci tiene fermi in una situazione, sia essa positiva o negativa.Prima però vorrei rendervi partecipi dell’accordo fatto con Luigi per il prosequio di questa trasmissione sulla sua radio: gli ho chiesto di avere la libertà di non avere più una data fissa in cui trasmettere (questa della data fissa a dire il vero fu un’idea mia perché credevo che le persone abituandosi a un giorno in particolare, se trovavano interessante la trasmissione, avrebbero fatto mente locale del giorno senza troppa pubblicità sulla data, ma avendo constatato che io non sono un VIP e che alla gente in fondo non gliene frega un cazzo, tenere una data fissa non ha più senso), il motivo di questa mia richiesta è perché vorrei non avere una scadenza che mi mette ansia e vorrei poter dire la mia quando mi sento di farlo.Aggiungo poi che non durerà in eterno questo mio spazio, finchè avrò qualcosa da dire che penso valga la pena di essere detta e ascoltata (e speriamo commentata più spesso) terrò la trasmissione ma qualora mi accorgessi che nessuno ascolta o dice la sua o che a me non dà più nulla parlare in radio smetto immediatamente.Luigi, come aveva già dimostrato quando all’ultimo gli dissi che nella data prestabilita solita non avrei trasmesso, ha compreso e mi è stato vicino cercando di tirarmi su il morale dicendomi ciò che pensa della situazione che sto passando e dandomi carta bianca. Quella fra me e lui è un’amicizia nata in Rete che si è per me rivelata molto più vera di molte amicizie “reali” (anche “reali” lo mettiamo tra virgolette). Questo lo dico per ringraziare Luigi dell’affetto dimostratomi e anche per dare una linea di pensiero controcorrente sul fatto che sia senz’altro più falso e ambiguo internet rispetto alla vita reale. Quest’ultimo punto mi permette di incanalare il discorso in una certa direzione e cioè verso i nostri amici STEREOTIPI.
Sì, perché a mio avviso il punto e il problema è sempre lo stereotipo che abbiamo in testa e di cui non riusciamo a liberarci.Io mi sono scoraggiato perché la gente mi ha scoraggiato. Quando aprì il blog e cominciai in seguito a fare video non pensavo certo di cambiare il mondo, però credevo di riuscire col tempo a fondare un piccolo gruppo di persone che la pensassero uguale a me alla base e che fossero disposte ad organizzarsi con delle idee e dei progetti discussi insieme nel provare a creare qualcosa di alternativo, pensare un modo concreto per fottere il sistema. Il tempo passava e chi mi seguiva era sempre diverso oppure perso nei suoi problemi e quindi nessuno si metteva in gioco. Le persone a parte dirti: “bravo! Vai avanti così” – non fanno.Pensai allora di entrare a far parte di un gruppo più grande già esistente per non disperdere le forze e cominciai a frequentare l’unico gruppo che mi sembrava potesse essere valido a livello politico: il Movimento 5 stelle. Anche qui venni deluso col tempo per svariati motivi che non sto a ripetere (le mie riflessioni le potete trovare nel post “COSA SARA’ DEL MOVIMENTO 5 STELLE?” sempre su iosonoincazzatonero.blogspot.com, invece il video in cui spiegavo i perché della mia scelta di lasciare il Movimento 5 stelle l’ho tolto perché mi è stato spesso contestato che era lungo e mi sono rotto le palle di sentirmi dire che era lungo). A quel punto vedendo continuamente che le persone predicano bene e razzolano male e soprattutto si lamentano per partito preso del sistema ma continuano a nutrirsi di tutto quello che il sistema gli fornisce mi sono letteralmente cadute le braccia. Praticamente ho sentito due cose cadere sotto la scrivania, ho guardato ed erano i miei coglioni che rotolavano.
Chiamatemi pessimista, populista, qualunquista o come cazzo vi pare ma noi siamo questo. Noi siamo dei cazzoni che non sanno reagire in nessun modo se non coi soliti sistemi di sempre già controllati e resi inoffensivi dal sistema marcio in cui viviamo. Noi sappiamo solo sbraitare in piazza o entrare in politica, scrivere la lettera o la mail al politico di turno, incazzarci col politico che dice qualcosa che non ci piace o di ridicolo, sappiamo solo mettere la foto in internet della battaglia tale o il cartello con scritto “basta questo” o “basta quello”, facciamo le solite inutili raccolte firme, votiamo referendum che vengono disattesi o resi inutili dalla nostra politica marcia, facciamo il solito inutile sciopero o picchetto e combattiamo con armi obsolete e spuntate, non sappiamo immaginare nulla di diverso e quando qualcuno ci racconta di qualcosa di diverso lo guardiamo con incredulità e diffidenza. Cioè, capite il nostro paradosso? Che sarebbe quasi da ridere se non facessi parte anche io della razza umana e mi dovessi bere la stessa merda che vi bevete voi tutti i giorni. Noi ci fidiamo di qualsiasi cazzata ci dica il politico di turno o il giornale di turno o il telegiornale di turno o il pettegolo del paese o il venditore di fumo di turno o il prete di turno ma non ci fidiamo di una persona che parla di un mondo migliore senza trarre profitto da nessuno per parlarne.Io personalmente ho discusso con persone che si incazzavano con me perché immagino una società diversa, perché sono vegetariano, perché ho cercato di migliorare la situazione lavorativa, perché dico che l’anarchia sarebbe un’idea interessante se si sapesse di cosa si parla quando si parla di anarchia, perché ho le mie idee. Vi rendete conto?! In un Paese Italia dove tutti rompono il cazzo con sta storia della democrazia e della libertà (che qui da noi sono due illusioni), io devo litigare per parlare di discorsi sensati! Che si condividano o meno è un altro paio di maniche ma un discorso che ha un suo ragionamento e senso e che soprattutto parla di possibili realtà concrete che è stato dimostrato essere realizzabili e che ci migliorerebbe la vita applicarlo per lo meno va ascoltato e ponderato e non sbattuto nel cesso da gente che in testa ha solo la merda che gli rifila il TG5 e la ripete a pappagallo senza neanche sapere cosa cazzo hanno scoperto dall’altra parte del mondo!Siamo alla pazzia. Non devono neanche più costringerti a pensare come vogliono loro ci hanno già fatto il lavaggio del cervello e ora noi ci incazziamo con chi la pensa diversa da come il sistema vuole che si pensi.Il divide et impera che applicano alla società ci è entrato nel cranio da millenni e oggi facciamo il loro gioco alla grande. La guerra fra poveri non è altro che girarsi a prendersela con uno per qualcosa che non ha fatto mentre il politico (per conto di qualcuno più sopra di lui) piomba alle tue spalle e comincia a incularti e più ti fa male e più tu picchi quello con cui te la sei presa erroneamente.Ci vuole molto a vedere che è così?!Perché il titolare di una piccola ditta ce l’ha coi dipendenti a prescindere e non si fida di loro? Non saranno tutti così ma ho lavorato in tante piccole ditte dove spesso il titolare era cresciuto da ragazzo con alcuni suoi dipendenti e in più alcuni di loro lavoravano da decine d’anni per lui e questo pensava peste e corna di loro. Perchè?!Io sono d’accordo che ci siano dipendenti lavativi ma che il dipendente continui ad avercela con il datore di lavoro e il datore di lavoro col dipendente a prescindere è un discorso idiota e ottuso che ci è stato inculcato e che è stato pilotato! Solo io me ne rendo conto?!Siamo tutti nella stessa barca e che il datore di lavoro spesso guardi  ai suoi interessi e che il dipendente si guardi i suoi di interessi è normale in una società strutturata sul profitto. Inutile scandalizzarsi.Andatevi a leggere un libro che spiega com’erano strutturate le società dei pellerossa (i cosiddetti indiani d’America) e noterete le 7 piccole differenze.La donna nel lavoro è molto discriminata, una causa della discriminazione è la gravidanza. Se una donna è incinta diventa uno stipendio in più per il titolare che paga una che è a casa e in più deve assumere per un periodo un’altra persona a sostituirla. Guardata così la cosa io capisco bene che al titolare girino le palle. Il punto è che non è colpa della donna ma dello Stato italiano che scarica un sacco di spese sulle aziende. Una donna a casa incinta dovrebbe essere una spesa sanitaria che si accolla lo Stato come si fa per una cassa integrazione. Se lo Stato pagasse quel periodo e fornisse tutti i servizi di cui ha bisogno una donna in stato interessante starebbe meglio la donna e per i datori di lavoro non sarebbe più un problema assumere una donna giovane. Invece lo Stato non interviene, ci lascia scornare fra noi perché un popolo ignorante e diviso è più manipolabile. Loro non ci risolveranno mai i problemi sta a noi percepire chi è il vero nemico da combattere.Addirittura per venderti farmaci e composti chimici, la gravidanza te la fanno ormai vedere come una malattia.Non voglio enfatizzare sulla nascita di una nuova vita, perché a me non fa tutto questo effetto e perché credo siamo noi a darci troppo significato, però è innegabile che è un momento naturale e normale, è una cosa che succede per tutti gli esseri viventi che devono riprodursi e quindi è parte della vita e della natura stessa. Noi un momento di gioia o comunque NORMALE (la parola NORMALE dobbiamo per esempio rivalutarla un bel po’) lo vediamo come un problema, come una tragedia, come un momento che rompe sempre il cazzo a qualcuno: rompe il cazzo al datore di lavoro che ha una tizia a casa da pagare, rompe il cazzo alla ragazzina di 15 anni che è rimasta incinta per sbaglio o alla coppia a cui si è bucato il preservativo, rompe il cazzo al padre o alla madre che non si sentivano pronti o che non lo volevano un figlio o che pensavano di risolvere i loro problemi interni alla coppia con un figlio. Noi siamo una tristezza, siamo un grumo di ansie e paure imposte da qualcosa di esterno a noi o da un’educazione famigliare di merda. Noi parliamo tanto di essere unici e di essere noi stessi ma siamo il parto mentale di qualcun altro. Pensateci se non è così. Se avete il coraggio di guardare davvero cosa siamo vedrete che siamo fotocopie di altre persone e di altre situazioni. Bastava fossimo nati  in un altro periodo ed eravamo un’altra cosa, cambiamo ogni giorno e pensiamo che siamo sempre quelli.Però quando una persona viene a dirci che sarebbe il caso di sfruttare quello che siamo a prescindere per creare un mondo dove la nascita di qualcuno sia un momento di gioia per tutti e la sua dipartita un momento di tristezza per tutti, un mondo che invece dell’odio e la violenza abbia nelle fondamenta l’amore e la pace (mi riferisco alle parole “amore” e “pace” reali e non a quelle ipocrite che viviamo tutti i giorni), noi gli diamo del pazzo, del qualunquista e dell’utopista.Vi rendete conto che io, come penso molti di voi, vorrei passare più tempo nella vita con le persone che amo, coi miei gatti, con mia moglie, con gli amici e la famiglia e invece il più del tempo lo passo in un cazzo di posto di lavoro con gente con cui non uscirei neanche a bere una minerale, a farmi il culo e rompermi le palle???!!! Ma secondo voi E’ NORMALE!!!???
All’indirizzo URL iosonoincazzatonero.blogspot.com potete trovare un post del 16 febbraio 2012 dal titolo CAMPAGNA DI OBBEDIENZA CIVILE NAZIONALE che parla di come ribellarsi legalmente al fatto che se ne sono fottuti del nostro referendum sull’acqua pubblica.Se andate all’indirizzo URL cambiopasso.com potrete scoprire che un gruppo di amici si mette insieme per dare un servizio di fornitura di prodotti assolutamente biologici a domicilio scegliendo aziende sane, italiane, locali e facendole conoscere.Se andate all’indirizzo URL agoaravarino.blogspot.com scoprirete che c’è un gruppo di persone che in modo volontario ripara televisori e oggettistica varia che la gente butta ma può essere ancora utilizzata e la rivende a pochi euro per le persone disagiate.Queste cose sono da fare! Tante altre iniziative concrete fanno a meno dei soldi, come gruppi che parlano di baratto o di semplice scambio di favori (tipo: tu mi ripari la bici che sei capace e io ti offro il mio aiuto per un’altra cosa).Ci sono siti che radunano persone che danno ospitalità ad altre per il mondo senza pagare nulla, quindi potresti girare il mondo senza dare soldi agli alberghi.Condivisione e zero spese! Questo deve essere il motto!  Queste cose sono nate nella realtà virtuale e ora sono nella realtà reale di tutti i giorni, quindi è prova che sia possibile, cazzo!
Mi disse un tizio su Youtube: “non ti occupare degli altri, tu vai per la tua strada, se ci credi vai anche solo”.Comodo come discorso: “vai e scornati anche per noi poi vediamo come butta e forse ti seguiamo”.Certo. Sensato. Giustissimo.Io, caro amico, sono andato da un pezzo e continuerò ad andare perché scoraggiarsi e mollare un blog non vuol dire che non faccio più nulla di quello che facevo o non credo più in ciò che ho detto fino all’altro ieri, ma il punto non è questo. Questo è un altro divide et impera. Questa è una cazzata come è una cazzata credere che i soldi non ci bastano più perché vogliamo troppo e ci piace la vita comoda. I soldi non bastano più perché c’è gente che li ruba e ne vuole troppi e  io ne ho pieni i coglioni di sentire gente che si lamenta e quando le spieghi che si può cambiare il mondo se solo lo si volesse davvero, se solo lo volesse la gente comune, ti guarda come fossi un bambino di cinque anni e scuote la testa in modo rassegnato chiedendosi cosa può fare.
Le persone amano le frasi e i bei discorsi. Uno parla bene e lo votano o gli danno dei soldi e le coscienze sono a posto, lavate di tutti i peccati.Ricordate la pubblicità della Telecom in cui si vedeva Ghandi che faceva il suo più famoso discorso pacifista davanti a una webcam che trasmetteva a tutto il mondo in collegamento con maxischermi nelle piazze e poi appariva la scritta “se avesse potuto comunicare così, oggi che mondo sarebbe?”?Ve lo dico io che mondo sarebbe: sarebbe un mondo identico a questo.Quante belle frasi e parole abbiamo sentito? Quanti discorsi alla nazione? Ma una società schiava del profitto non partorirà mai nulla di diverso. Anche l’India di Ghandi doveva fare i conti con un’economia e un’economia per quanto sana la fai è buona con te se i soldi ci sono ma se un giorno mancano i soldi per averli molti sono disposti a tutto o a volte sono disposti a tutto semplicemente per averne sempre di più.Ci promettono più lavoro in Italia per farsi votare ma di che lavoro si parla non lo dicono. Oggi il lavoro è il mondo del ricatto di Marchionne dove il titolare ti dice: “o mangi sta minestra o salti la finestra” e lo Stato anziché tutelarti (dato che lo Stato dovremmo essere noi) ti dice che ha ragione quello che ti ricatta.E’ normale è così che gira. E’… NORMALE.Che bella parola la normalità, eh? Ultimamente quando la sento pronunciare ho un conato di vomito e un gran giramento di coglioni.E’ tutto normale il mondo di merda che ci circonda e che ci siamo creati: stupri, animali morti ai bordi delle strade o torturati in allevamento, famiglie che stanno insieme in modo ipocrita, figli viziati troppo o non seguiti per niente che domani diventano gli uomini e le donne che sono peggio dei loro predecessori, disagi famigliari, pedofilie, tante tecnologie per avere sempre più gente povera e sola, inquinamento, nazioni sul lastrico, guerre in Africa per depredare risorse, ipocrisia, giovani che si perdono nella depressione, nella droga e nell’alcol perché la società ti chiede di correre sempre più degli altri e non ti fa neanche vivere decentemente l’infanzia, suicidi, coppie che si sposano senza avere davvero il desiderio di farlo, omicidi all’ordine del giorno nonostante sia reato (pensate non fosse reato a che livello saremmo).Tutto normale… è così che va.Oggi se Ghandi dicesse quelle parole sarebbe uno sfigato come tanti, magari qualcuno metterebbe la sua fotina nell’avatar di Facebook scrivendo nella didascalia: “forte il tipo!” ma nulla più.
Tutto questo per dire cosa? Forse per dire tutto o forse per dire niente. Non lo so neanch’io.Io so solo che prima non reggevo più un secondo del discorso di un politico o di un giornalista che fa l’intellettuale, mentre è solo un venduto al sistema, ma adesso è preoccupante perché non reggo più i discorsi della gente comune. Non riesco più a sentire ripetere a pappagallo cose che ci dice la televisione o il giornale, che sono cose detteci con uno scopo e non hanno fondamento nella realtà. Sono saturo di sentire discorsi tramandati da generazioni che sono solo dei luoghi comuni per dividerci fra noi o tenerci ignoranti. Sono arcistufo di sentire gente che crede ancora che un Monti sia diverso da un Berlusconi e che chi siede nei posti del comando sia gente scelta a caso come noi e che cerchi di fare qualcosa in buona fede per gli altri. Basta. Vi prego tornate sulla Terra.Quella cazzo di cosa che avete attaccata al collo usatela per fare altro che discorsi a vanvera tanto per far prendere aria ai denti e poi tornare a fare la solita vita di sempre o per leggere, ascoltare e guardare un giornale o un televisore o una radio che vi svuota il cervello e ve lo riempie di merda. Pensate, riflettete, proponete, analizzate e create qualcosa di alternativo a tutto questo. E’ possibile! L’impossibile è che in uno spazio infinito dove c’è quel pixel che si chiama pianeta Terra questa che viviamo sia la migliore e unica possibile società che possiamo creare e vivere. Possibile che la nostra vita sia patetica e piatta come quella di Fantozzi o dei Sim dei videogiochi o di un Tamagochi?! Possibile che con tutta la libertà che dicono che abbiamo noi dobbiamo solo: nascere, andare a scuola, lavorare, prendere la patente, lavorare, comprare la macchina, lavorare, comprare la casa, lavorare, sposarci, forse andare in pensione e schiattare? Per tutti lo stesso? Per tutti uguale? Dov’è la forza dell’individuo che mette al servizio della società i suoi talenti innati? Dov’è la possibilità per il singolo, non di emergere ma di fare quell’accidenti che gli pare? Hai voglia di studiare o preferisci farne a meno? Hai voglia di lavorare o preferisci farne a meno? Hai voglia di disegnare il mondo diversamente? Vorresti che il lavoro fosse ripensato, che la scuola fosse ripensata, che la vita fosse ripensata? No, per tutti deve essere così com’è se no sei un pazzo o un sovversivo del sistema.La vita è tua non farti dire come viverla, sceglilo da te. Il punto è questo e basta.
Questo consiglio gratuito che si perderà nel vuoto è di Andrea Cusati.
Buona serata e buonanotte a tutti. Alla prossima puntata radio con Frequenza incazzata nera. Ciao."
                                                                                                                            Andrea Cusati

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