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Buongiorno a tutti e ben trovati con me, Andrea Cusati e con Frequenza Incazzata Nera qui su Moon Trein Radio. Sarò molto rapido perché vorrei stare nella mezz’ora e leggervi lo scritto di un ragazzo che si impegna attivamente in prima linea.Questa persona ha scritto questo intervento per leggerlo all’università di giurisprudenza per l’occasione in cui con dei docenti affronteranno il tema dell'impatto sulla società dell'attuale paradigma socio-economico, portando soluzioni e discutendone.Parto con la lettura:
“Buongiorno a tutti.
Mi chiamo Vincenzo Barbato, sono un blogger e co-coordinatore del Movimento Zeitgeist Italia.Vi ringrazio per avermi concesso di intervenire a questa trasmissione.
Premessa: oggi siamo arrivati al punto in cui tutte le filosofie di vita improntate sul consumo/produzione infinita di beni (o denaro) ci si ritorcono contro. E’ bene sapere che non sono qui per dirvi che la società si riprenderà ritornando allo schema vecchio, ovvero all'inseguimento del lavoro come diritto per vivere oppure per perpetrare l'ennesimo acquisto inutile o riempire le nostre vite con un materialismo che ci ha logorati. Bensì che il mondo sta cambiando alla velocità della luce, grazie alla rete e all'interconnessione che genera tutti i giorni e in tutti i luoghi (ovviamente cablati) un potenziale mutamento della struttura societaria mondiale dalla competizione alla collaborazione.
La vecchia cultura instauratasi dalla concezione che il mondo è un magazzino infinito e che l'essere umano possa comportarsi come vuole, contravvenendo alle leggi naturali, che sono le uniche inespugnabili a differenza di quelle dell'uomo, è finita. Ora dobbiamo muoverci sulla strada della sostenibilità.
Buckminster Fuller affermava che per cambiare la realtà bisogna creare un modello innovativo che renda obsoleta la realtà esistente.
I tre argomenti (ovvero: The Venus Project, Transistion Town e il MoVimento 5 Stelle) sono parte del cambiamento, senza dimenticare però di tutti i movimenti open source creati nel mondo.
Voglio essere breve e fare esempi invece di dilungarmi.
Indubbiamente ci troviamo in una società umana malata, come affermava l’economista Joseph Schumpeter, una società che attraversa una distruzione non creativa, ovvero quel periodo di transizione che attraverso una crisi economico-finanziaria, politica e tecnologica in cui non vi è miglioramento, a differenza della distruzione creativa.
Viviamo in un mondo dove l'1% della popolazione possiede il 40% della ricchezza, dove il 50% della popolazione mondiale vive con meno di $2 al giorno, e dove, infine, muoiono 28-30.000 bambini ogni giorno per fame o malattie facilmente curabili, solo che non avendo i pezzi di carta, ovvero il denaro purtroppo muoiono.Ciò è equivalente a:1 bambino che muore ogni 4 secondi14 bambini che muoiono ogni minutoUn conflitto in Libia 2011 ogni giornoUn terremoto di Haiti ogni 10 giorniUno tsunami in Asia che si verifica ogni 11 giorniUn conflitto in Iraq ogni 19-46 giorniCirca 7,6 milioni di bambini muoiono ogni annoCirca 92 milioni di bambini sono morti tra il 2000 e il 2010
E noi che ci consideriamo in crisi...La nostra specie a differenza delle altre è l'unica che non è stata capace di raggiungere un equilibrio dinamicocon l'ambiente.
In ecologia l’equilibrio dinamico è il risultato della capacità di produrre e di consumare di un pianeta, che naturalmente equivale a 0, ovvero non si sbilancia, ma grazie all’intervento poco lungimirante dell’uomo c’è uno squilibrio, da rimediare assolutamente se vogliamo assicurarci la sopravvivenza.L'umanità ha superato il budget naturale a sua disposizione il 27 settembre 2011, è “in rosso”. Questo secondo i dati del Global Footprint Network, l’organizzazione di ricerca internazionale che promuove la scienza della sostenibilità lavorando sull’impronta ecologica, con la quale il WWF pubblica dal 2000 il rapporto biennale “Living Planet Report”
I calcoli del GFN dimostrano che - approssimativamente in nove mesi, il fabbisogno di risorse dell'umanità ha sorpassato il livello che il pianeta è in grado di fornire e rigenerare. Fonti ufficiali e non cospirazioni.Il nostro pianeta è limitato e non può svilupparsi esponenzialmente all'infinito, dobbiamo tenere a mente sempre questa cosa, se vogliamo donarci e donare alle future generazioni un futuro sostenibile, mi rivolgo particolarmente ai giovani come me che hanno in mano le chiavi del futuro.Ora, nella maggior parte dei casi ho riscontrato che le persone quando sentono questi dati ovviamente rimangono esterrefatte, ma non riescono a far altro, come se si accettasse questa situazione, e senza capire come risolverla rimane un argomento buttato lì come la lista delle cose irrisolvibili da fare.Siamo andati sulla luna, abbiamo sconfitto malattie gravissime, inventato cose eccezionali ma non riusciamo a distruggere la fame nel mondo.Dalle ricerche fatte abbiamo capito una cosa importante: i valori sono distorti.Queste conseguenze, come vedremo più avanti sono causate dalla mancanza di cultura e di informazioni in possesso dalla maggior parte di noi, ignoranza e inedia in questo caso sono i cancri più devastanti che possono esistere, hanno generato infatti desideri e valori obsoleti, come il consumismo/materialismo, che non solo ci dividono ma che ci privano di una visione più ampia della vita e di come funziona il mondo.
Economia dal greco significa gestione della casa, ovvero preservare dei beni e risorse senza sprecare. Basti parlare con gli economisti più famosi che abbiamo o avevamo in casa, ovvero le nostre nonne. Perchè oggi ci fanno sembrare l’economia una materia difficile, con i loro derivati, cds, short selling e ogni genere di speculazione, che vogliono dire una sola cosa: investire denaro per guadagnare altro denaro, che a sua volta è creato dal nulla è intrinsecamente caricato con un debito, ci troviamo di fronte ad un sistema in decadenza, ovvero il capitalismo, progettato e funzionante finché permanevano 3 elementi:lavoro abbondante;risorse abbondanti;tecnologia scarsa.
In un’Intervista Nouriel Rubini, uno degli economisti più attendibili del mondo, che non è comunista, ma è famoso per aver predetto il crack della Lehman Bros del 2008, ha dichiarato al Wall Street Journal che l'economia odierna è fallita.Oppure guardiamo lo studio della Massachusetts Institute of Technologysul decadimento dell'economia mondiale entro il 2030
Dopo aver visto due grafici sul debito pubblico italiano e mondiale e letto un articolo a riguardo (Debito pubblico, Mappa economist e articolo) ho affermato: “ma che diamine ha questo mondo?! Ci stiamo indebitando tutti quanti e continuiamo a indebitarci senza trovare una soluzione?”Immaginate la medesima situazione nel corpo umano: il cervello lotta contro l’intestino che lotta contro il pancreas che lotta a sua volta contro il cervello, è una situazione paradossale e drammaticamente reale.
Capite da questi dati che noi non possiamo continuare a svolgere tranquillamente le nostre vite. Quindi ci serve un modello migliore che renda obsoleto quello precedente, ovvero quello odierno.
E’ ormai indubbio che la politica da sola non riesca a gestire più la crisi sociale generata da questo paradigma socio economico, l’unica cosa che i politici possono fare è promettere un futuro migliore senza spiegare come e dirci di consumare perché dobbiamo far girare l’economia. Ma alla fine i politici e i vari organi legislativi cercano di tappare con delle leggi una diga che sta per crollare, non sono loro a migliorare la qualità della nostra vita.
Il frigorifero, i treni ad alta velocità, gli Smartphone, le luci a risparmio energetico e ogni genere di utensile sono le cose che ci migliorano la vita e sono cose progettate da ingegneri e tecnici, non da politici.Oggi tecnico è considerato un politico che non ha nulla a che vedere con ciò che intendo io per “tecnico”, l’attuale governo italiano né è una prova. Quando un sistema è decadente anche la tecnocrazia non riesce a dare risposte concrete. Spero quindi di essere stato chiaro sul significato che dò in questo caso alla parola “tecnico”. I politici, per natura, in un sistema dove pochi gestiscono tante risorse, saranno corrotti e le poche mosche bianche che esistono in grado di combatterlo saranno scartate, poiché minano l’intera struttura che va preservata, ovvero i privilegi di questa classe.I politici con la legge non risolveranno nulla poiché con essa curano il sintomo e non la malattia. Voglio far un esempio per rendere bene l’idea: se vuoi impedire alle automobili di slittare sull’asfalto bagnato non mettere un cartello ma delle strisce abrasive sull’asfalto così l’auto non scivolerà più. Al mondo servono soluzioni tecniche concrete e non leggi.Vi pongo una domanda: se vivessimo in una democrazia come reagirebbe la popolazione italiana, che ancora manda le persone in guerra, che continua a sporcare l’ambiente, che crea divisioni e discrimina minoranze?Visti gli standard culturali di oggi ci servirebbe sempre qualcuno che ci governi, come fa un genitore con un bambino che non ha ancora imparato a camminare.Una prova di questo sta nel video, che trovate su internet, dal titolo: Vox - Matrimoni gay anche in Italia?
Se oggi il 51% degli italiani votasse a favore della pena di morte o dell’espulsione di tutti gli immigrati queste decisioni verrebbero applicate, questa è la democrazia signori. In democrazia basta manipolare le persone a pensarla in una maniera attraverso i media oppure indebolendo l’istruzione scolastica o utilizzando religioni e ideologie per far permanere lo status quo. Invece un metodo decisionale basato sul consenso razionale e sul metodo scientifico, ovvero sulla sperimentazione, testing e sulla conoscenza, non su opinioni sterili basate sul nulla o leader carismatici, non ha bisogno dell’unanimità, e non ha leader, contano le idee e non le persone. Le corporation miliardarie cercano di evitare che la gente sappia troppo, ed è per questo che hanno successo. Spesso si parla di come eliminare la criminalità. Il fallimento palese del sistema giudiziario sono le carceri: sempre più affollate, sempre più dispendiose per noi, completamente inutili e nella maggior parte dei casi peggiorano l’equilibrio psichico dei detenuti, riportandoli sulla strada della violenza.Vorrei citarvi il rapporto Merva-Fowles.Nello studio Merva-Fowles, si attestò che un aumento dell'1% del tasso di disoccupazione negli anni 90 portò:un 6,7% di aumento di omicidi;un 3,4% di aumento di crimini violenti;un 2,4% di aumento di reati contro la proprietà.Durante il periodo dal 1990 al 1992 questo si tradusse in:1459 ulteriori omicidi;62.607 ulteriori crimini violenti;223.500 ulteriori reati contro il patrimonio.Neanche ai ricchi va dunque molto bene.La BBCha condotto uno studio che ha dimostrato un enorme incremento dei farmaci anti-depressivi di oltre il 43% negli ultimi 4 anni nel Regno Unito tradotto in 23 milioni all'anno di spese in più, questo aumento dovuto al forte stress è derivato dal sistema monetario che ha messo in crisi il mondo intero e dal lavoro che in tutti i paesi automatizzati è sempre meno presente, inoltre i tagli che il governo inglese ha imposto sulla sanità e sulle "talking therapy" hanno accentuato il fenomeno. Questo paradigma in cui viviamo è deleterio per tutte le classi sociali.Le istituzioni giudiziarie e politiche non hanno compreso, salvo rari esempi, che per sconfiggere la criminalità generata dall’insofferenza, per la mancanza di beni e risorse di base per vivere con un buon standard di vita, bisogna combattere le precondizioni che generano tali comportamenti e non tamponarle con prigioni, punizioni o giustiziare le persone per dare l’esempio.
Questo discorso ci porta a una domanda: l’uomo è cattivo e competitivo per natura?E’ nata nell’opinione popolare (sotto la spinta di superstizioni religiose o pseudo-scientifiche) che l’uomo è malvagio per natura, è competitivo e che il DNA sia fautore di un destino a cui nessuno può sottrarsi, questa è una tesi che è scientificamente insostenibile, al pari dell’eugeneticaLe scienze sociali e la neuroscienza hanno sfatato queste credenze, vi mostrerò come e perché.Il professorRobert Sapolsky, neuro scienziato, biologo e neurologo presso l’università di Stanford, nel documentario Zeitgeist: Moving Forward spiega in modo semplice che il dna non condiziona direttamente il nostro destino ma bensì le condizioni ambientali (cioè stimoli positivi/negativi, valori e tradizioni, eccetera) che riceviamo fin dallo stato fetale. Predisposizione non vuol dire predeterminazione, ovvero il fatto che ci sia un gene che possa far diventare più violento un essere umano, cioè non è implicito e matematico che un essere umano possa realmente diventare violento in determinati casi. Addirittura egli rimanda ad un esperimento, per confermare che non sia un tutto o un niente: ad un topo fu tolto un geneche sintetizzava una proteina che aveva a che fare con l’apprendimento e la memoria, il topo a questo punto sarebbe dovuto diventare ritardato, ma non fu così, infatti introducendolo in un ambiente stimolante, con giochi, labirinti e percorsi da superare, il topo tornava a risolverli tranquillamente come facevano quelli non trattati geneticamente.James Gilligan, professore di psichiatria e direttore del centro degli studi sulla violenza all’Università medica di Harvard, riporta uno studiofatto in Nuova Zelanda: prendendo un campione di bambini che nel loro dna avevano un gene che poteva renderli violenti, ma solo a condizione che questi bambini fossero maltrattati durante l’infanzia. In altre parole: i bambini con questo gene avevano la stessa se non la minore tendenza alla violenza e aggressività rispetto ai bambini a cui mancava il suddetto gene, a patto che non fossero maltrattati.Addirittura uno studio del dottor Gabor Matè fornisce un esempio utilizzando il gene del cancro al seno: su 100 donne con cancro al seno, solo 7 saranno portatrici del gene. Su 100 donne con il gene, non tutte svilupperanno il cancro al seno. Egli dice che la ricerca per le malattie del genoma umano è destinato a fallire perché la maggior parte delle malattie non sono geneticamente predeterminate (ad esempio le malattie cardiache, cancro, ictus, l'artrite reumatoide, autoimmuni, disturbi mentali, dipendenze).Il punto è la differenza tra predeterminazione e predisposizione.
Il lavoro è, soprattutto oggi, un tema scottante. Non si riesce a capire come rimediare.In un mondo senza frontiere commerciali, dominato dalla globalizzazione e dal libero mercato, in cui chi vince è chi è più efficiente e vende a costo più basso offrendo prodotti vantaggiosi e qualitativi, chi può spuntarla?Paesi con manodopera a basso costo e paesi con industrie automatizzate.Da qui nasce il problema della disoccupazione tecnologica, tema su cui si discute poco.
Ma allora che si fa? Come possiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere?Che cos'è un’economia basata sulle risorse?
La differenza tra un’economia di mercato e una basata sulle risorse è sostanzialmente questa:
Economia di mercato Economia sostenibile
Consumismo Preservazione
Obsolescenza Design ottimale
Proprietà Accesso
Crescita infinita Stato stazionario
Competizione Collaborazione
Lavoro per sopravvivere Automazione
Scarsità/Disequilibrio Abbondanza/Eguaglianza
Perché una economia basata sulle risorse (detta R.B.E.) può accadere domani?Abbiamo le tecnologie per staccarci completamente dai carburanti fossili ed avere energia gratuita dal sole, vento e terra (inteso come sottoterra).
Mark Delucchi, uno degli autori della relazione, che è stata pubblicata sulla rivista Energy Policy, ha detto che i ricercatori avevano lo scopo di mostrare che esiste abbastanza energia rinnovabile da sfruttare per soddisfare la domanda mondiale di energia entro il 2030, con mix di solare, eolico e geotermico.
Solare: il Professor Andrew Blakers del Centro per i sistemi energetici sostenibili presso l'Australian National University ha riferito, alla conferenza Greenhouse 2000 a Melbourne, che il fotovoltaico avrà costi competitivi più di qualsiasi tecnologia a basse emissioni di energia elettrica entro il 2030.
Eolico: le analisi di questi dati indicano che un network di turbine da 2,5 MW (megawatt), posto in aree non urbane, su suoli non forestali e liberi da coperture nevose o ghiacciai, operanti almeno al 20% delle loro potenzialità, potrebbero coprire più di 40 volte il consumo elettrico mondiale e più di 5 volte il consumo mondiale totale di energia in tutte le sue forme. Tali stime sono state effettuate considerando anche i quantitativi di elettricità che potrebbero essere ottenuti usando una rete di turbine più grosse (da 3,6 MW) poste in acque oceaniche costiere.
Anche sul discorso sostentamento alimentare è bene saperne di più:1)Secondo la Food and Agriculture Organization c'è abbastanza cibo prodotto per fornire 2.720 chilo calorie per ogni abitante del pianeta Terra al giorno, con le attuali tecnologie.2)Nel mondo ogni anno circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo viene perso o sprecato, le Nazioni Unite lo hanno riferito nel 2011 sotto spinta della FAOQuindi il problema della fame nel mondo persiste solo per prelevare i nostri soldi inutilmente.Altre soluzioni alla produzione di cibo sono ad esempio: agricoltura idroponica, aeroponica e acquaponica che sono tre tipi di metodi di coltivazione senza terreno che utilizzano il 90% in meno di acqua e l’80% in meno di spazio arabile, addirittura si può coltivare nelle torri, in containero senza sole.
Perché una economia basata sulle risorse non può iniziare domani, salvo una forte cultura di base?Immaginate di catapultare un aborigeno australiano nel centro di New York, dopo 1 giorno impazzirebbe perché, trovandosi in una cultura di vita totalmente diversa, non si riconoscerebbe.
Ecco, io ora vi ho mostrato come noi possiamo vivere in un’economia basata sulle risorse ma non accade perché non ci sono ancora i presupposti culturali e soprattutto la giusta informazione che i media mainstream non danno.
Quel che mi dà speranza è che vedo molto movimento nel mondo e ci sono molte iniziative su internet che possono aiutarci nella vita di tutti i giorni.
Questa storia ha come protagonista Marcin Jakubowski. Nasce in Polonia e si trasferisce negli Stati Uniti, studia fisica all'università e consegue un dottorato di ricerca in fusione nucleare. A un certo punto si rende conto di essere inutile. Chiuso nella sua torre d'avorio tra formule e teorie matematiche, si chiede in che modo stia dando un contributo all'umanità. Così lascia tutto. Vita all'aperto, natura, terra, piante. Inizia una fattoria. Prende un trattore. Che dopo poco si rompe. Paga per aggiustarlo e poi si rompe di nuovo. Dopo poco tempo era in bancarotta. Si rende conto che il sistema economico e finanziario non poteva generare altro risultato. Il sistema basato sul consumo ciclico richiede che i prodotti vengano creati con una data di scadenza sopra, che ne venga pianificata l'obsolescenza, così chiedi prestiti alle banche per sistemarli o comprarne di nuovi, che si rompono di nuovo e a questo punto hai il doppio problema: sei senza soldi, anzi peggio, sei indebitato e non riesci neanche a produrre ciò che ti serve a pagare i debiti. Marcin capisce che gli strumenti per la costruzione di una comunità sostenibile, che siano quindi efficienti, modulari, a basso costo e resistenti, semplicemente non esistono. Allora decide di costruirli lui stesso. Per mesi si mette a sperimentare, provare, costruire, pubblica gli schemi, i design, i budget e i video istruttivi su come realizzarli su internet. A quel punto persone da tutto il mondo saltano fuori con i loro suggerimenti e i loro design, modificati e migliorati, tutto open source. Il piano è quello di costruire ciò che chiamano il Global Village Construction set, il kit per la costruzione di un villaggio globale. Si tratta di 50 macchine considerate fondamentali per la costruzione di una civilizzazione.
Immaginate di trovarvi su un'isola deserta, l'unica cosa che avete è una chiavetta USB e un pc portatile per utilizzarla, con le specifiche complete di queste 50 macchine. Bene, potete tangibilmente iniziare la costruzione di una civiltà sostenibile con i comfort moderni. Al momento hanno realizzato 6 di queste macchine e prevedono di finirne altre 5 entro il prossimo anno. Hanno appena aperto una campagna di microfinanziamento in crowdsourcing su kickstarter, che è stata un grande successo.
Come potete vedere, non è vero che l'individuo non conta nulla. Anche i piccoli contributi posso aiutare a cambiare il mondo.Google ha creato chrome, android e reso i suoi sistemi gratuiti e open source (cioè messi a disposizione della gente per essere condivisi e migliorati da chiunque) e collabora all’installazione di pannelli solari e turbine eoliche in USA, Hp sta aprendo i suoi prodotti con piattaforme linux, Open Hardware.Diversi Paesi, tra cui anche il nostro, sta aprendo le porte ai cambiamenti attraverso internet e l’informatica in generale per migliorare le scuole, gli ospedali e la nostra vita di tutti i giorni.
Essendo una persona realista non ho molto da aggiungere, se non riflettere su quello che propongono questi dati: evidenze scientifiche dei migliori studiosi e istituti di ricerca del mondo.
L'umanità ha ora la possibilità di rendere la Terra un secondo giardino dell'Eden domani mattina, grazie all'ingegno e alla tecnologia, ma serve un profondo mutamento di abitudini e scale di valori. Non pensiate mai che con il paradigma consumistico-capitalista potremmo vivere serenamente, anche con l'avvento delle innovazioni riportate. Poiché il paradigma di gestione della società di oggi è obsoleto, crea disuguaglianza e scarsità fittizia. Tutto si basa sulla domanda e l'offerta e se non hai i pezzi di carta per mangiare, studiare o pagarti le spese mediche? Beh sei fottuto!
Io non voglio vivere in un mondo del genere, e tu?”
Vincenzo Barbato
Prima di chiudere questa puntata vorrei segnalare un’iniziativa riguardante il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna il 20 maggio 2012.Ce ne sono diverse di iniziative ma vorrei sottolineare come con internet possiamo bypassare lo sciacallaggio o la beneficienza a fini di lucro mettendoci la faccia noi stessi e informandoci fra noi aiutandoci davvero e velocemente, perché i media pensano solo a fare della notizia uno show o del terrorismo mediatico.L’iniziativa che voglio segnalare è un evento su Facebook e si chiama: UN SORRISO PER L’EMILIAIn sostanza si chiede materiale didattico e giocattoli per bambini dai 3 ai 12 anni.Quindi se avete matite colorate, pennarelli, libri da colorare, fumetti e libri in generale. Ma anche colori all'acqua pennelli, risme di fogli, giocattoli possibilmente di piccole e medie dimensioni usati (ma con la scatola) o nuovi giochi di società e di gruppo, peluche, macchinine e qualsiasi tipo di giocattolo (ad esclusione di console e videogiochi che richiedano una televisione).
Per saperne di più vi invito ad andare su internet all’indirizzo: unsorrisoperlemilia.blogspot.it/
Christian Di Chiara è la persona che mette la faccia per l’iniziativa ed ha anche un profilo su Facebook se qualcuno volesse contattarlo.
Bene, direi che per oggi è tutto, vi dò appuntamento alla prossima puntata con Moon Trein Radio e con Frequenza Incazzata Nera.
Un saluto a tutti voi da Andrea Cusati.