IL GIORNO DEI MORTI PER CELEBRARE LA VITA 2014
DAL 1 NOVEMBRE AL 5 ORE 20,00
INCONTRO CON LA MESSICANITÀ A NOICATTARO
GALLERIA D’ARTE CONTEMPORANEA GLOBALART
PRESENTA ROSA DIDONNACON LA PARTECIPAZIONE DI COLORATA TV
Galleria Globalart e Casa Mexicana invitano
Il giorno dei morti per celebrare la vita 5° edizione
Mostra Collettiva “Frida entre la vida y la muerte” Cartoline illustrate che sono arrivate da diversi paesi del mondo
Altare dei morti “Dos altares para dos Fridas” Istallazione by Yanira Delgado
Artisti invitate Natalia Blanco e Chiara Scarpone
Inaugurazione 1 novembre ore 20:00 - 22:00 Galleria Globalart , Via Ugo Foscolo 29 Noicàttaro (BA) ITALIA
La sensualità della terra e la fluidità dello scambio. Uniti alla solennità del rituale. È el dìa de los muertos, il giorno dei morti, il 2 novembre dei messicani. La festa è tutta per i morti e le loro anime, che tornano, e si celebra dai tempi della dominazione spagnola, quando il Mexico era ‘la terra di Mexitli’, il dio della guerra Azteco.
La preparazione al distacco, l’esorcismo della paura, la beffa del destino, la parodia della morte. Una festa avvolgente, satura, esplosiva, senza sbavature, carnale nella spiritualità, irriverente nella solennità. Una vitalità che scongiura la tristezza e rompe i margini dell’ascetismo cristiano. L’altare che unisce il ricordo della perdita alla gioia del ritrovamento in un rituale furiosamente dolorifico e furiosamente ardente di vita. È la ‘messicanità’ del suo paese che l’artista Yanira Delgado allestisce presso la galleria GLobalart di Rosa Didonna, a Noicattaro, dal 2 al 5 novembre. Questo anno il allestisce il altare con il titolo “Due altare per le due Frida” di 7 piani, - i peccati capitali – da cui l’anima dovrà scendere, grondante di terra succosa e bagnata di memoria simbolica. Il melograno, sensuale e vivido, simbolo di resurrezione e salvezza, l’arancia, placida e succosa, simbolo del re-incontro, l’uva, femminea e polposa, simbolo della vita. I cempasúchil , i fiori della rinascita. Due specchi, la fugacità della vita, affinché le anime si possano riguardare, e teschi, las calveras, I teschi vivaci dai colori forti ed intensi, a cui vengono offerti i frutti e a cui viene dato da bere tequila, mezcal, pulque. Le tinte piene e corpose dell’artista riempiono l’aria di luce e vita. Al centro dell’altare, un busto infilzato da chiodi con ali leggere bagnate di oro, a ricordare la forza esplosiva di Frida Kahlo, artista messicana e guerriera del dolore, costretta tutta la vita in un corpo dilaniato e frammentato. Fa da sfondo un grande murales di scheletri festosi su cui ognuno, il giorno dell’inaugurazione, ha scritto un suo pensiero. I quadri alle pareti di artisti invitati: Natalia Alejandrina Blanco (MESSICO) e Chiara Scarpone (TERMOLI, IT.).
MOSTRE DI CARTOLINE DEL TUTTO IL MONDO CON IL TEMA “FRIDA TRA LA VITA E LA MORTE”
Per dirla con le parole di Octavio Paz, il messicano la morte "la frequenta, la prende in giro, l'accarezza, dorme con lei, la festeggia, è uno dei suoi giocattoli favoriti... ". Il messicano guarda "faccia a faccia la morte, impazientemente, con sdegno o ironia."
I messicani hanno nel sangue una capacità di sopravvivenza al dolore che li fa vivere costantemente in una cerniera tra la luce e l’oscurità, costantemente pronti ad onorare la morte per cantare la vita. La follia del sacrificio della storia scorre nella loro pelle, in questa sottile capacità di superare la ‘frontiera’ come una ‘invasione silenziosa’ a ricordare il sangue e l’appartenenza alla terra in ogni casa.
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