Colpito dalla forma sinuosa e particolare di queste sedie Marranchino ha voluto sviluppare e portare a termine un'idea, una folgorazione, legata alla possibilità di utilizzarle come tele e trasformarle in tante rappresentazioni di una Milano in continuo e repentino cambiamento...una Milano fatta di cantieri, di grattacieli in costruzione, di macchinari industriali disseminati per le vie in uno zoo di metallo, polvere e cemento.
Alla realizzazione del progetto, pienamente sposato e approvato da Fritz Hansen, hanno partecipato il critico d'arte Paolo Bolpagni che, oltre ad essere intervenuto durante l'evento ha curato i testi del catalogo della mostra e Davide Colafato che si è occupato, invece, della parte grafica. Lo staff Fritz Hansen, a partire dal Responsabile Sud Europa Massimo Cerioli e dalla Responsabile Pubbliche Relazioni Chiara Pepe, ha fatto in modo che ogni dettaglio fosse curato e l'esposizione delle opere di certo impatto per il pubblico.
"L’idea di impiegare la serie 7™ come inedito supporto per i dipinti di Marranchino è ardita, ma il risultato finisce per essere illuminante: le curvature del laminato dello schienale creano effetti di distorsione, sicché i grattacieli della nuova Milano assumono movenze sinuose e inattese, e la stessa forma della sedia genera un campo spaziale che suggerisce aggregazioni visive inusitate, accelerazioni improvvise e punti di fuga irregolari, scarti e obliquità. Insomma, un esperimento di notevole interesse, che affonda le sue lontane radici nelle anamorfosi e nelle bizzarrie percettive da Wunderkammer, ma che soprattutto è foriero di promettenti sviluppi nell’accostare il linguaggio della pittura a quello del design, e nell’applicare una sorta di prospettiva curva che potrebbe essere riallacciata a certe geometrie non euclidee, se non addirittura a complesse ipotesi della fisica contemporanea. L’immagine della città che emerge dal connubio tra l’inventiva di Marranchino e l’eleganza sobria della Fritz Hansen è insieme antica e futuribile, riflessiva ma piena di fiduciosa apertura: un inno alla positività del fare e del tentare sempre strade nuove". (P. Bolpagni)La mostra sarà allestita fino al 22 Dicembre all'interno dello Show Room Fritz Hansen a Milano in Corso Garibaldi, se desiderate visitarla o per qualsiasi informazione aggiunta potete contattare Chiara Pepe all'indirizzo mail [email protected]. Vi lascio con alcune foto scattate durante l'evento.(Prevengo le domande: Chiara è mia sorella, anche se ciò non toglie che la partecipazione a questa mostra, nonché questo post siano frutto di mie personali, e non condizionate, impressioni).
Da sinistra: Chiara Pepe, il pittore Domenico Marranchino, il critico d'arte Paolo Bolpagni
Per chi volesse ascoltare tutto l'intervento del critico d'arte Bolpagni e desiderasse qualche immagine migliore rispetto alle mie fotografie, c'è anche un video della serata:
Alessandra[email protected]