Magazine Medicina

Friuli Venezia Giulia: le linee guida sulla fecondazione eterologa

Creato il 16 settembre 2014 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

La Giunta Regionale ha approvato alcune linee guida riguardanti la fecondazione eterologa in Friuli Venezia Giulia. Ecco i punti importanti che riguardano l’accesso alla fecondazione assistita di tipo eterologo per le coppie residenti in Friuli Venezia Giulia: il procedimento sarà destinato solo a coppie conviventi o coniugi di sesso opposto, maggiorenni e di età potenzialmente fertile; la donna dovrà avere un’età che rientra nei 50 anni ed essere in buone condizioni di salute.

Conservazione cordone ombelicale - Guida
Di: Redazione

Anche il Friuli Venezia Giulia, così come è stato per altre regioni italiane, apre le porte alla fecondazione eterologa, con alcune linee guida che sono state approvate la settimana scorsa dalla Giunta Regionale, riunitasi appositamente per offrire alle coppie sterili una guida ben precisa sulle modalità e sui limiti riguardanti questo tipo di fecondazione assistita.

Ecco i punti essenziali contenuti nelle linee guida friulane sulla fecondazione eterologa:

  1. Limite di 40 richieste l’anno. Le richieste verranno accolte dai due centri che si occupano di procreazione assistita, ovvero  l’ospedale di Pordenone e l’Istituto di ricerca pediatrico «Burlo Garofolo» di Trieste, i quali sono entrambi dotati di una banca per la conservazione dei gameti.
  2. Limite di età di 50 anni per le donne riceventi. Nella coppia, che dovrà essere stabile e sposata o comunque convivente, la donna dovrà avere non più di 50 anni, essere in buona salute per poter sopportare tutte le procedure mediche per la fecondazione assistita. Le coppie, inoltre, dovranno essere maggiorenni ed in età fertile.
  3. Il costo della prestazione sarà di mille euro. È quanto è stato deciso dalla Conferenza delle Regioni, ma bisogna comunque ricordare che la fecondazione eterologa sarà a carico del sistema sanitario nazionale ed anche in questo caso vale la regola del ticket.

Dopo diverse peripezie legate soprattutto alla diatriba tra Ministero della Salute e giudici della Corte Costituzionale – che hanno deciso, con una specifica sentenza del 9 aprile 2014, di rendere finalmente accessibile la fecondazione eterologa alle coppie sterili – sembra che finalmente qualcosa si stia muovendo e che le Regioni stiano affrontando questi cambiamenti nel giusto modo.

L’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, ha così commentato le linee guida decise dal Friuli Venezia Giulia: “È stato elaborato uno strumento tecnico finalizzato all’individuazione di una serie di regole che vincolano il donatore a fronte della soluzione del problema dell’infertilità di coppia”.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :