Ftse Mib: venerdì in calo

Da Finanza E Dintorni @finanzadintorni

Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:

Ftse Mib – Grafico nr. 1

Il nostro indice ha chiuso la seduta a 15.780 punti, registrando un -1,5%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +3,48%.

Facciamo un breve riassunto di quanto scritto sul Ftse Mib nelle analisi delle ultime settimane.

Mi rendo conto che leggere quanto già letto spesso sia noioso, ma ritengo che in alcuni casi sia particolarmente utile perché aiuta a non perder il filo dell’analisi.

Era il 22 Marzo (ben tre settimane fa) e il Ftse Mib valeva 16.046 punti quando, per la prima volta, si evidenziò l’importanza di un importante livello:

“E’ ancor più utile sottolineare come eventuali violazioni del livello del 50% di Fibonacci indicano che il movimento preesistente (nel caso specifico, rialzista) probabilmente non sia ancora maturo.

Di conseguenza, discese convinte al di sotto dei 15.140 punti suggerirebbero cautela.”.

Al termine della settimana successiva, nonostante la stessa si concluse in deciso calo, si scriveva:

Diciamo che il vistoso calo cui abbiamo assistito, per ora, non ha invertito l’impostazione rialzista di fondo.”.

E ancora:

“Fino a che area 15.140 non sarà rotta con convinzione il calo degli ultimi 2 mesi andrà classificato come semplice correzione (quindi non inversione) del rialzo avviatosi lo scorso luglio, pertanto, da monitorare la tenuta della suddetta soglia.”.

Nella stessa analisi si disegnò per la prima volta un ipotetico canale rialzista che poi andremo ad osservare con un grafico aggiornato.

La scorsa settimana:

“Riconoscimento del supporto, rialzo nella parte finale della settimana, maggior forza relativa rispetto agli altri indici, possibilità di impostare uno stop loss molto vicino (appena sotto area 15.140) e quindi con perdite contenute, sono tutti elementi che rendono l’ipotesi di una operazione long come finanziariamente corretta.

Ora andiamo ad osservare il grafico aggiornato del Ftse Mib su base mensile:

Ftse Mib – Grafico nr. 2

Com’è possibile notare, a parte normali sforamenti, il Ftse Mib ha arrestato la discesa avviatasi a fine gennaio proprio nell’area 15.140 (minimo toccato a 15.062) intorno alla quale ruotano le mie analisi delle ultime 3 settimane.

2 settimane fa, però, prendendo in esame l’ipotesi della tenuta di tale soglia, s’era precisato:

“Nel caso di tenuta (sarebbe gradita figura di inversione al rialzo anche solo su base giornaliera) s’aprirà lo spazio per un buon rialzo; se così fosse, il prossimo esame che il nostro indice dovrà superare sarà quello di dimostrare di registrare un nuovo massimo crescente.”.

Il rialzo, come previsto, è stato buono ma meno di quanto si possa credere, com’è possibile notare dal seguente grafico su base giornaliera:

Ftse Mib – Grafico nr.3

Come vedete, il Ftse Mib s’è semplicemente limitato a risalire fino a pochi passi dal ritracciamento del 38,2% di Fibonacci (16.178 punti) di quanto perso da fine gennaio.

In altre parole, ad oggi abbiamo assistito ad un semplicissimo e normalissimo rimbalzo che ha consentito di scaricare dell’ipervenduto.

Adesso serve capire se il calo di oggi rappresenta o meno un fatto isolato.

Già il fatto che la chiusura odierna sia caduta nei pressi dei minimi rende probabile un nuovo minimo giornaliero nella seduta di lunedì.

Ora andiamo ad osservare l’andamento dell’ultima settimana:

Ftse Mib – Andamento settimanale – Grafico nr. 4

Limitandosi ad osservare la performance, il +3,48% indurrebbe a pensare ad una situazione positiva.

Se invece si pone lo sguardo sull’andamento settimanale si nota come a fronte di un bella performance v’è un calo proprio nell’ultima fase della settimana, quella solitamente più importante, più sincera e più utile per le previsioni.

Questo aspetto, unitamente alla chiusura sui minimi della seduta, mi portano a ritenere che sia alquanto probabile che le pressioni dei venditori non siano esaurite.

Se così fosse, il prossimo obiettivo al ribasso sarebbe quello di rompere il precedente minimo (15.062).

E’ un obiettivo, ed in quanto tale non è detto venga realizzato.

Ad oggi abbiamo un’impostazione tecnica ribassista sul breve, ma è ovvio che molto dipenderà anche dall’andamento dei più importanti indici mondiali (S&P 500 e Nikkey).

Riccardo Fracasso


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