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Fuga al mare

Da Ata
Ore 8:00.Il sole s'intrufola tra le veneziane e le bacia il viso.Ata si strofina gli occhi.Non ha chiuso occhio stanotte e nemmeno in quelle precedenti. Pensieri.Scosta svelta le lenzuola e si alza.Ha bisogno di uscire, di cambiare aria.Dopo giorni di pioggia è spuntato il sole.Finalmente.Una doccia veloce, jeans e maglietta, un velo di rossetto sulle labbra..."Dove vai?" Le domanda sua madre quando la vede.Ata afferra le chiavi della macchina sulla mensola nell'ingresso."A fare un giro. - risponde. - Porto anche Pilù"."Ma...""Non preoccuparti. - dice. - Non farò tardi".Apre la porta ed esce prima che la madre la fermi."Pilù!" Chiama a gran voce una volta scesa in giardino.Il cagnolino sbuca da dietro un cespuglio e corre allegro da lei."Oggi ti porto a vedere il mare". Gli dice accarezzandogli la testa.Pilù la guarda senza capire."Avanti, - ordina, - salta dentro!"Il cane entra in macchina con un balzo.Ata  siede al posto di guida e apre il finestrino al suo compagno di viaggio."Andiamo!" Dice.Accende la radio e parte.Pilù affacciato al finestrino, con gli occhi socchiusi per pararsi dal vento e la lingua fuori.

Il mare si staglia davanti a lei in tutta la sua immensa bellezza.Ata parcheggia e fa scendere il suo cagnolino.Vanno alla spiaggia.Libera.Poche persone.Una mamma e un bambino, un vecchietto che pesca, tre ragazzini che giocano a pallone.Passeggia lenta sulla sabbia.Pilù trotterella curioso accanto a lei.Ata si avvicina al mare, si abbassa e bagna le dita nell'acqua.Non riesce a resistere."Vedi, Pilù, - spiega, - questo è il mare".Il cagnolino segue l'onda che arriva lenta verso di lui, abbassa il muso e, quando l'acqua gli bagna le zampe, corre indietro spaventato.Abbaia, si avvicina guardingo, si bagna di nuovo e corre felice sulla sabbia.Ata sorride.Il vento fresco d'autunno le scompiglia i capelli, le accarezza il viso.Trova un rametto e lo lancia lontano."Vai, prendilo!" Ordina.Pilù si lancia in una corsa gioiosa.Ata sorride.Di nuovo.Il mare comincia a fare il suo effetto.La calma, la tranquillizza.Siede sulla sabbia."Eccolo lì il sorrisino ebete". Le dice sempre Filippo.Lui la conosce bene e lo sa.Pilù gioca insieme ai bambini, rincorre la palla, si bagna e poi scappa felice, con la lingua fuori."Io e te siamo amici. - gli disse un giorno. - Ti voglio bene come a  un fratello, come al mio cane... io non bacerei mai il mio cane".Ata stringe gli occhi, serra le labbra, affonda una mano nella sabbia, la lascia scivolare tra le dita.Un nodo le serra la gola.Cretina!Pilù le salta addosso a tradimento.Lei finisce con la schiena a terra.Il cagnolino le lecca festoso e grato gli occhi, il naso, la bocca..."No, Pilù, no!" Dice ridendo.E il riso si confonde con lacrime e sabbia.



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