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Fuga degli italiani a Lugano E scoppia il boom immobiliare

Creato il 15 febbraio 2012 da Maurizio Picinali @blogagenzie

Dal municipio di Lugano. Dicono che a novembre del 2011 il 21,8% dei 57 mila abitanti della città erano cittadini italiani; e che più in generale il 40% dei luganesi non sono svizzeri. Ecco dunque uscire da quella statistica un fenomeno inedito: dopo la fuga dei capitali, dopo la fuga della manodopera, dopo le aziende italiane che vogliono traslocare in Canton Ticino, c' è anche l' esodo degli italiani in Svizzera.Fuga degli italiani a Lugano E scoppia il boom immobiliare Chi se lo può permettere, ovviamente, perché per ottenere la residenza gli svizzeri chiedono di dimostrare un reddito stabile di almeno 25 mila euro l' anno e perché il mercato immobiliare di Lugano è oggetto negli ultimi anni di un boom che ha spinto i prezzi fino all' astronomica cifra di 20 mila franchi svizzeri al metro quadrato. Prendere la residenza al di là del confine e investire in un immobile è dunque la nuova strada battuta dagli italiani per esportare ricchezza in maniera legale. Il fenomeno ha provocato effetti collaterali anche curiosi: è nato ad esempio un sito - si chiama isyours.com - che provvede al disbrigo di tutte le pratiche per conto degli italiani in fuga (trasferimento dei conti bancari, ricerca della casa, formalità burocratiche e via dicendo). Basta un passo del genere e - almeno per il momento - i risparmi sono al riparo anche dalle incursioni della Finanza italiana. Il legislatore elvetico, d' altro canto, si è cautelato e impedisce l' acquisto «mordi e fuggi» degli immobili a puro fine speculativo. Ma evidentemente l' italiano che passa armi e bagagli a nord di Chiasso è in cerca d' altro: un fisco meno aggressivo, una qualità dei servizi tra le migliori al mondo. Insomma una sorta di rifugio dorato a due passi dall' Italia.Fuga degli italiani a Lugano E scoppia il boom immobiliare Un report dell' agenzia Remax, una delle più attive nell' area della Svizzera italiana, inquadra la situazione: il valore del mercato immobiliare in Ticino è pari a circa 3,5 miliardi di franchi l' anno (circa 3 miliardi di euro), 1,7 concentrati sola a Lugano e dintorni. «Assistiamo a una escalation di acquisti da parte di italiani - prosegue la relazione - che mettono in vendita la loro casa a Como e Varese per acquistarne una nel Cantone attirati dalla maggiore sicurezza che il Paese garantisce». Un giro d' orizzonte dai quartieri alti di Lugano verso il lago basta a trovare conferma alle cifre: crisi o non crisi, la città è una selva di gru e il settore edilizio non conosce frenate. Ubs, una dei maggiori istituti di credito elvetici, getta uno sguardo sul passato per mettere in guardia su quanto potrebbe accadere a breve: un «outlook» del gigante finanziario datato gennaio 2012 sottolinea che i prezzi del mercato immobiliare sono saliti del 35% in cinque anni e sempre più denaro affluisce sul mattone svizzero. «Le attese da parte degli investitori sono troppo ottimistiche e l' assenza di prospettive positive nell' Eurozona - viene sottolineato - unite alla mancanza di valide alternative di investimento sono una miscela esplosiva». Il pericolo paventato è l' esplosione di una bolla speculativa, sulla quale soffia anche un ultimo fattore di cui tener conto: i tassi per i mutui immobiliari restano bassi e raramente superano il 2%. Felice Cavadini, uno dei più esperti operatori del settore sulla piazza di Lugano non si stupisce della tendenza in atto: «È un orientamento che unisce due forme di investimento ritenute da sempre un rifugio ultrasicuro: il mattone e il franco svizzero. Anche chi aveva puntato in passato su mercati ritenuti convenienti, col passare degli anni ha preferito tornare qui». Claudio Del Frate corriere.it del 13 febbraio 2012


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