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Fukushima come Chernobyl? Ecco alcuni dati che fanno la differenza

Creato il 18 aprile 2011 da Pdigirolamo

Non appena il governo giapponese ha classificato l’incidente di Fukushima al settimo livello di gravità della scala Ines, gli antinuclearisti si sono subito scatenati al grido di “Fukushima come Chernobyl” proseguendo la propria campagna di disinformazione e di terrorismo psicologico.

Tuttavia, una serie di dati accessibili a tutti dimostra come le due situazioni non siano assolutamente paragonabili.

Anzitutto, balza subito agli occhi la differente quantità di radiazioni rilasciate: mentre a Chernobyl erano state pari a 5.2 milioni di terabecquerels (l’unità di misura internazionale che rileva la radioattività), in Giappone hanno raggiunto i 370.000 terabecquerels.

Per quanto riguarda poi l’area contaminata, nel 1986 fu di 500 km mentre oggi si parla di circa 60 km a nord-ovest e di 40 km a sud-ovest della centrale.

E infine, le persone evacuate dal governo sovietico furono 220.000 a fronte delle poche decine di migliaia registrate a Fukishima e dintorni.

Dunque, bastano pochi numeri (ma molto significativi) per dimostrare come l’assioma “Fukushima uguale Chernobyl” non stia assolutamente in piedi. Tanto più che è proprio di questi giorni la notizia che gli esperti della Tepco hanno valutato in 6/9 mesi il tempo necessario a mettere definitivamente in sicurezza i reattori.

Ma come abbiamo già visto ultimamente, per il fronte antinuclearista non è importante affrontare il dibattito sulle basi della conoscenza scientifica quanto piuttosto su quelle dell’emotività e della paura; e allora, di certi dati e di certe notizie è molto meglio non parlare.

Per quanto mi riguarda, continuerò invece a raccogliere tutte le informazioni utili ad affrontare la discussione da un punto di vista oggettivo e scientifico perché penso sia l’unico modo di contribuire alla discussione in modo concreto e razionale. Con buona pace degli altri.



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