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Fukushima: gli operai sono stati costretti a lavorare con dosimetri taroccati?

Da Nippolandia

Il Ministero della Salute giapponese ha aperto una inchiesta sulla denuncia che arriva da Fukushima. Sembra infatti che gli operai siano stati costretti a lavorare con dosimetri taroccati, “in mezzo ad alti livelli di radiazione“, per non perdere il posto di lavoro. Sono numerose le denunce arrivate e le intercettazioni risalenti al dicembre scorso, “nel periodo della ricostruzione dell’impianto nucleare di Fukushima” in cui un funzionario di una “società che fornisce appalti per la Tepco” dichiarava di obbligare i suoi operai a lavorare “con dosimetri tascabili truccati, schermati da una pellicola di piombo per non far suonare l’allarme“, mettendo così a rischio la salute degli operai stessi. Alcuni operai si sarebbero rifiutati di obbedire agli ordini e questa sarebbe stata la risposta che si sono sentiti dare: “Allora vuol dire che non sei tagliato per lavorare negli impianti nucleari, torna al tuo paese e fai qualcos’altro“. Altri operai hanno dichiarato di aver ricevuto le istruzioni dal loro capo con la raccomandazione di “assicurarsi che nessuno li avrebbe visti“. Soltanto 3 operai si sono rifiutati di lavorare in quelle condizioni. Inizialmente il presidente della società ha negato tutte le accuse, ma in un secondo momento ha ammesso che “almeno 9 operai hanno lavorato con dosimetri taroccati“. Il Ministero della Salute dovrà ora capire se la Tepco era al corrente di ciò che avveniva nei cantieri o se è stata solo una iniziativa della società appaltatrice. (Fonte: Tg.la7.it)


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