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Fukushima mon amour...

Creato il 13 dicembre 2011 da Maltecoron77

L'amico Paolo (almeno, penso di poterti considerare così, Paolo, non mi piace il termine "lettore" o qualcosa di simile) mi ha scritto una mail allegando questo link: http://www.cadoinpiedi.it/2011/12/12/allarme_nucleare_fuoriuscita_radioattiva_da_una_centrale.html e chiedendomi cosa ne penso.Ora, a parte il dispiacere per il povero ragazzo morto mentre montava il palco per il concerto di Jovanotti e lo sdegno per quegli altri personaggi da operetta negli altri due articoli, penso che Paolo si riferisse all'articolo su Fukushima.

FUKUSHIMA MON AMOUR...

Controllo livello di radiazioni sulla popolazione

Già... bravo Paolo. Ottimo suggerimento. In effetti c'è da chiedersi dove finiscano le notizie, anche quelle importanti, quelle da "edizione straordinaria" si sarebbe detto una volta. Là in Giappone c'è stato un disastro prima naturale poi chimico, qualche mese fa. Giorni e giorni di paura, di prime pagine, di previsioni catastrofistiche e poi? Poi... puff!! Il nulla. Questo vorrebbe dire che non c'è alcun pericolo? Allora perché tutto quell'allarmismo solo pochi giorni prima? Che forse non è successo niente? E tutte le persone che sono morte? E quelle che hanno subito danni? E quelle che moriranno? E i cibi? Alla fine... sono infetti o no? Dove sono gli organi di controllo? E i giornalisti? Che fanno, danno le notizie solo quando fanno vendere e poi quando sono scadute... un po' come le uova... allora le buttano via?E noi? Siamo così abituati alla mancanza di informazione da stare tranquillamente e pedissequamente a subire le decisioni altrui senza battere ciglio? Senza pretendere di essere giustamente e costantemente informati?Pare proprio di sì, d'altronde non è la prima volta che succede e, temo, non sarà l'ultima. Ma ringrazio Paolo di avermi aperto gli occhi, oggi. Cercherò di starci più attento, di mettere in moto la memoria, di ripensare a tutto quanto viene, prima sparato come una cannonata, poi messo a riposare in armadio sotto naftalina. Così, senza un motivo... almeno, senza un apparente motivo.E mi auguro, altresì, che vi siano invece sempre più organi di informazioni capaci di andare ugualmente avanti, anche se la direzione dovesse essere ostinata e contraria.


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