Sbagliato cedere alle emozioni. Su questo concordano gli esperti. Quanto accaduto in Giappone è sicuramente serio ma sarebbe sbagliato che una qualsiasi decisione sul tema nucleare nel nostro paese venisse presa sull’onda emotiva. Così sostiene Marco Ricotti, componente della neo-nata Agenzia per la Sicurezza Nucleare, secondo il quale oltretutto di fronte a una situazione apocalittica come quella che si è presentata di fronte ai nostri occhi, “il sistema degli impianti giapponese stia garantendo la massima sicurezza”.
Ricotti evidenzia inoltre come il paragone con l’Italia sia del tutto non appropriato: “Se si verificasse un sisma di quell’entità da noi, probabilmente l’80% dei fabbricati sarebbe distrutta. E comunque le centrali che vogliamo costruire sono ancora più sicure”. A Ricotti fa eco Paola Giordinio, preside della Facoltà di Ingegneria fisica di Genova, che ribadisce che le centrali che verrebbero costruite in Italia sono quella di terza generazione, ovvero quattro volte più sicure di quella di Fukushima, fra l’altro il più vecchio fra gli impianti giapponesi, datato 1966: “I sistemi di sicurezza – afferma –sarebbero più avanzati. Nell’Epr se salta un circuito di raffreddamento ce n’è un secondo, poi un terzo e un quarto”. Ma il tema è anche un altro secondo la preside: “Quanto accaduto in Giappone è stato un evento eccezionale, se pensiamo che sia la norma allora blocchiamo anche le dighe e le altre infrastrutture”.
È bene ricordare inoltre, che il motivo per cui sono sorti i problemi all’impianto di Fukushima non sono dovuti al sisma ma allo tsunami, ecco perché un’analogia con la situazione sismica italiana non è calzata. Come ricorda Roberto Pretonzio, presidente dell’Istituto di Fisica nucleare (Infn), la vera notizia è che gli altri 49 impianti sparsi in tutto il Giappone abbiano resistito e non abbiano ceduto a un terremoto di violenza inaudita, pari a 8,9 gradi della scala Richter.
Fukushima, parlano gli esperti: importante analizzare la situazione a bocce ferme
Creato il 14 marzo 2011 da PdigirolamoPossono interessarti anche questi articoli :
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