27 marzo 2013 17:20 Luca Dermatologia rimedi e benessere
L’herpes zoster, più comunemente conosciuto come “fuoco di Sant’Antonio”, è una malattia virale che interessa la cute e le terminazioni nervose del corpo. I sintomi principali di questa patologia sono: malessere, bruciore, formicolii, brividi, febbricola, disturbi gastrici, prurito, rash cutaneo, dolore intenso intermittente o continuo, vescicole piene di liquido. Solitamente questa condizione interessa il volto, il collo o solo un lato del corpo. La pelle, che diventa rossa solo in alcune zone, risulta estremamente sensibile, tanto che a volte basta un po’ di cibo piccante o una leggera brezza per innescare il dolore e le sensazioni di bruciore. Le croste che si vengono a formare sulla pelle possono lasciare cicatrici che spesso tendono a scomparire nel tempo. Il virus che causa questa malattia è quello della varicella. Secondo molti studiosi, infatti, questo virus non abbandona più l’organismo, ma rimane dormiente all’interno del corpo. In alcuni casi, fattori come lo stress, l’età o il cattivo funzionamento del sistema immunitario possono riattivarlo. Ciò porta il virus a diffondersi attraverso le vie nervose procurando una sensazione di bruciore e di forte dolore. Nel giro di due o tre giorni, si manifesta anche un’eruzione cutanea che provoca la formazione di bolle piene di pus. L’herpes a volte può colpire la bocca, l’occhio, il condotto uditivo o il nervo facciale, causando perdita del gusto, gravi problemi alla vista, perdita dell’udito o paralisi facciale. A volte, può anche interessare la parte superiore della coscia o i genitali. Raramente, il dolore può durare anni dando vita alla “nevralgia”, una condizione ancora più grave. L’herpes zoster di solito viene identificato attraverso una coltura virale di una lesione cutanea, un esame emocromocitometrico completo e una misurazione dell’immunoglobulina, che permette di controllare l’aumento di anticorpi della varicella nel sangue. Nella maggior parte dei casi, questa condizione non richiede l’uso di farmaci, eccetto quelli che permettono di alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione e l’irritazione procurata dalle lesioni. Nei casi più gravi, il medico può decidere di prescrivere dei farmaci che diminuiscono il rischio di nevralgie. Secondo alcuni esperti, l’agopuntura, una dieta ricca di frutta e verdura ed il giusto riposo possono aiutare le persone a superare questa condizione. Altri rimedi naturali utili sono gli impacchi umidi e freddi e le lozioni lenitive a base di amido o calamina. Per prevenire ulteriori infezioni, è importante mantenere la pelle sempre pulita e tenersi lontani dai bambini e dalle donne in stato di gravidanza, in quanto l’infezione tende a diffondersi rapidamente.