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Fuori dal mondo a Murrebuè: Mozambico selvaggio

Creato il 17 aprile 2014 da Clamore79

Murrebuè, un puntino minuscolo in mezzo al nulla, dall'alto si vedono solo palme e spiaggia. Nient'altro. Solo il blu del mare, il giallo della spiaggia intervallato qua e là da qualche puntino di verde. Così mi era apparso su Google Maps la prima volta che l'avevo cercato, mossa dalla curiosità.

Fuori dal mondo a Murrebuè: Mozambico selvaggio

I villaggi vicino alla costa di Pemba

È in questo angolo di natura selvaggia, completamente fuori dalla civiltà, che mi ha portato il mio viaggio nel nord del Mozambico. Un paese immenso, sterminato e in gran parte dominato da una natura inviolata, un paese dove il turismo di massa non è ancora arrivato (e dove spero non arrivi mai, anche se la vedo dura), dove la lingua portoghese che si incontra con l'africanità rende tutto più dolce, più familiare.
Il Mozambico è un'Africa diversa, molto affascinante. È un'Africa che non ti sembra Africa.

Fuori dal mondo a Murrebuè: Mozambico selvaggio

Il mare di Pemba

Lasciamo alle nostre spalle Pemba, che, anche se capitale della provincia di Cabo Delgado e principale punto d'appoggio del Mozambico del nord (c'è anche l'aeroporto, meta obbligata per chi vuole andare alle Quirimbas), non è molto di più che una sonnacchiosa località di mare. Spiagge, qualche ristorante, qualche diving center, qualche bottega in cui acquistare oggetti di artigianato locale. Nulla di più.
Fuori dal mondo a Murrebuè: Mozambico selvaggio

Il nostro tassista abbandona la strada principale, l'unica asfaltata, e ben presto ci troviamo a percorrere delle strade brulle, sconnesse, irrimedialmente dissestate. Forse era meglio un 4x4? Il tassista saprà dove stiamo andando? Ma soprattutto: dove stiamo andando? Sono tante le domande che di frullano in testa in quel momento, l'emozione è forte. Stiamo andando verso un posto unico, me lo sento.
La strada ben presto non esiste più, cede il passo solo a solchi sabbiosi e palme. Dritto davanti a noi una mandria di smilze mucche che ci guardano perplesse. Ok, siamo ufficialmente usciti dalla civiltà. In un mix di inglese (che il tassista parla a malapena), portoghese (di cui mastichiamo solo qualche parola) e italiano, cerchiamo di capire se sta dove stiamo andando. Lui ci rassicura. La strada in effetti è quella giusta. Poco più avanti un cartello (o meglio una scultura in legno decorata con conchiglie) indica il nostro lodge. Ci siamo quasi.

Fuori dal mondo a Murrebuè: Mozambico selvaggio

La veranda-ristorante del nostro lodge sulla spiaggia

Fuori dal mondo a Murrebuè: Mozambico selvaggio

Il nostro bungalow: molto wild (come piace a me)!

Che posto fantastico il nostro lodge. Una manciata di bungalow in paglia, proprio davanti all'oceano, tra palme altissime e vegetazione tropicale. Qui ci vivono Emma e George, una coppia francese che ha creato  - è proprio il caso di dire "dal nulla" - e gestisce questo ecolodge semplice ma meraviglioso, in perfetta sintonia con l'ambiente che lo ospita.
Siamo gli unici ospiti.
Cosa facciamo tre giorni a Murrebuè? Al mattino la marea è incredibilmente bassa. Possiamo camminare per centinaia di metri in direzione del mare aperto. Tra la sabbia bianchissima rigoli di acqua di mare, azzurrissima, qualche conchiglia e ciuffi di alghe tra cui si annidano le stelle marine. Il paesaggio è incredibile, quasi lunare, i contasti di colore sono fortissimi.Mai prima d'ora mi era capitato di trovarmi in un scenario così suggestivo. È struggente.
Fuori dal mondo a Murrebuè: Mozambico selvaggio

Fuori dal mondo a Murrebuè: Mozambico selvaggio

Fuori dal mondo a Murrebuè: Mozambico selvaggio

La mattina, quando la marea è bassa, le donne e i bambini dei villaggi vicini si affaccendano con reti e secchielli per raccogliere i piccoli molluschi che restano intrappolati nella sabbia. Stiamo con loro, scambiamo qualche parola, seguiamo i loro gesti e partecipiamo alla raccolta. 
Fuori dal mondo a Murrebuè: Mozambico selvaggio

Fuori dal mondo a Murrebuè: Mozambico selvaggio

Bastano poche ore e la marea si alza. Il pomeriggio è il momento dell'ozio, della tintarella e di lunghi bagni in acqua. L'acqua calda, caldissima. È una beata goduria stare qui. In lontananza dei pescatori preparano la barca per avventurarsi in mare e dedicarsi alla pesca.
Fuori dal mondo a Murrebuè: Mozambico selvaggio

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Il mare davanti al nostro lodge il pomeriggio, con l'alta marea


E poi arriva il tramonto, il momento della giornata che preferisco da sempre, ovunque. Gustarselo qui è un piacere all'ennesima potenza. Beviamo vino africano mentre giochiamo a carte nella grande veranda di paglia e aspettiamo la cena. Musica lounge, la brezza del mare, i rossi del tramonto che si tuffano all'orizzonte e danno il cambio alla luna. I granchietti zampettano veloci sulle stuoie a terra, il loro zac-zac-zac sul vimini è piacevolissimo.
Ceniamo a luce di candela e ammiriamo le stelle. Qui, fuori dal mondo, il cielo è di un blu profondo e le stelle sono infinite. Si accendono i rumori della notte. Della notte africana.
Qui siamo fuori da tutto. Non c'è nulla eppure c'è tutto.

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