È arrivata la primavera.
Al di là di ogni più rosea aspettativa, quest’anno l’inverno ha deciso di saltare un turno e di lasciare il posto alla tanto amata bella stagione, anticipando in questa maniera anche l’arrivo dell’estate, previsto – a questo punto – intorno al 14 febbraio. Insomma, almeno qui in Sicilia, la clemenza del tempo ci sta regalando dei giorni davvero unici, visto il periodo dell’anno, tanto da non farmi rimpiangere minimamente i giorni trascorsi a crogiolarmi sotto il sole in quel di luglio.
“Effetti dell’innalzamento delle temperature”, diranno alcuni. “Non ci sono più le mezze stagioni”, faranno eco altri. “Marzo è pazzo”, si accoderanno taluni non rendendosi conto che a marzo mancano ancora due mesi e mezzo.
Quello che so è che esco di casa in maniche di camicia e non devo neppure indossare la sciarpa e sarà così almeno fino a venerdì, giorno in cui i meteorologi minacciano un ritorno alle temperature nella media stagionale (parola inflazionata e svuotata di significato negli ultimi 20 anni). Sì, minacciano, perché credo che non dispiaccia a nessuno, o a pochi, questa temperatura così gradevole, un tepore appena accennato che permette di passeggiare senza rischiare di prendere un malanno.
Io sono un tipo tropicale. Detesto il freddo, amo il sole e il mare, il rigoglio della natura, gli uccellini che cinguettano e via dicendo. Dipendesse da me, imposterei il termostato del clima intorno a i 25-26 gradi e lo bloccherei lì. Ah! Che meraviglia!
Allora, mi godo questa primavera fuori stagione e conservo tutto il calore necessario ad affrontare quello che temo sarà un inverno freddo, troppo freddo, al di là di quello che posso sopportare.
Mi consola soltanto che passato l’autunno e l’inverno, sarà di nuovo primavera e questo significa che l’estate non tarderà ad arrivare.