2. (11.10.2010), sempre per il Tama 1010, Cose vere e supposte.
Dall'articolo di Giuseppe D'Avanzo, "Repubblica":
"Alla vigilia delle elezioni 2006 la consueta macchina denigratoria si muove ancora contro Romano Prodi, leader dell'opposizione. L'ufficio riservato del Sismi prepara un falso documento. Lo si
accusa di aver sottoscritto accordi tra Unione europea e Stati Uniti che legittimano i sequestri illegali della Cia come il rapimento in Italia di Abu Omar. Il dossier farlocco sarà pubblicato"
da quel giornalista "ingaggiato e pagato dal Sismi, reo confesso ("... ammetto i rapporti intrattenuti con uomini del Sismi in qualità di informatore, ammetto di avere accettato rimborsi dal
Sismi, ammetto di aver intervistato i Pm Spataro e Pomarici per carpire informazioni da trasmettere al Sismi..."), condannato a sei mesi di reclusione per favoreggiamento, radiato dall'Ordine dei
giornalisti, oggi parlamentare del Popolo della libertà"..
Precedente aggiornamento.
1. (09.10.2010) Nel Tama 1010, Cose vere e supposte (apparso sul
"Ponte" datato 10.10.2010...!) parlavo dei miracolati di partito al governo,
"tra cui il giornalista che dava notizie false al soldo dei servizi segreti".
Due brevissime annotazioni. Quel giornalista è stato elogiato dal patriarca di Venezia: "Sono pochi i giornalisti bravi come lui".
Di quel giornalista parla molto più chiaramente Claudio Fava su
"l'Unità" di oggi (9.10). Sotto il titolo "Licenza di scrivere" ricorda: "Quando a Milano cominciarono a indagare sul rapimento di Abu Omar e su quanto si fossero adoperati i servizi italiani per
ben figurare di fronte alla Cia, Libero fu tra quei giornali (non pochi, per la verità) che presero le difese dei nostri servizi deviati e cominciarono a far le pulci all’inchiesta e ai
magistrati che la istruivano. Fino alla geniale invenzione di una falsa intervista che il generale Pollari, capo del Sismi, commissionò al suddetto" giornalista che piace tanto al patriarca di
Venezia. E che alla fine dovette dichiarare: "ammetto i rapporti intrattenuti con uomini del Sismi in qualità di informatore, ammetto di avere accettato rimborsi dal Sismi, ammetto di aver
intervistato i Pm Spataro e Pomarici per carpire informazioni da trasmettere al Sismi...".
Infine quel giornalista fu "condannato a sei mesi di reclusione per favoreggiamento e radiato dall’Ordine dei giornalisti".
Osserva Fava: "Non c’è onestà a prescindere nel mestiere di giornalista. C’è chi si vende e chi no, chi tiene la schiena dritta e chi la piega a compasso quando sente odore di
potenti".
Antonio Montanari
(c) RIPRODUZIONE RISERVATA