L'unico modo per ricominciare al massimo, dopo la calma rilassante della Norvegia, era catapultarsi nella realtà milanese, nella settimana del Salone del Mobile.
Appuntamento imperdibile ogni anno, ma quest'anno visto con occhi diversi. Invitata da Stefano Pisciotta, ceo di Enocultura, nonchè mio fido compagno in questi 4 giorni di food design milanese.
Facendo base alla Fabbrica del Vapore, allestita ad hoc per la settimana più importante del design milanese, ho aperto il primo giorno presentando una degustazione di mieli Mielizia per Alcenero (guidata da una degustatrice), brand mio conterraneo leader nel mondo del biologico, con un approcio nuovo a questo mondo e con una varietà di prodotti incredibile (vi consiglio di visitare il sito, perchè non avrei mai immaginato di scoprire così tanta scelta!).
A seguire io, Stefano e Davide Oltolini, amico e soprattutto esperto critico enogastronomico, non potevamo mancare all'evento Sia, nello showroom di via della Zecca Vecchia, in pieno centro storico, in cui le splendide creazioni della boutique si legavano divinamente al vero "Food Design d'autore" attraverso piccole prelibatezze create da Paolo Barichella, grande teorico del food design (nonchè creatore del coffee kit di cui vi parlerò dopo). Prosciutto e melone cup, Bresaola Carpaccio bag, Salame sticks, Speck chips, Saccottino di salame e gorgonzola e tanto altro ... solo per farvi venire un po' di acquolina in bocca. Prima però un immancabile aperitivo da Peck (non ci facciamo mancare proprio niente, Stefano?) e subito dopo una cenetta tutti insieme per non dimenticarci mai il protagonista delle nostre giornate: il cibo!
Il secondo giorno, invece, abbiamo presentato io e Paolo Barichella, la sua ultima creazione. Il Coffee Design Kit, composto da 4 bicchierini per caffé e dessert stratificati, 4 cucchiaini dall’esclusivo design, 4 piattini in ardesia e 1 libro di ricette utili per "svecchiare" il momento del caffè, rendendolo unico attraverso la creazione "casalinga" di veri e propri momenti di relax con caffè molto gustosi.
Altro momento ricco di spunti interessanti è stata la presentazione di un dibattito attorno all'unione, nella settimana del design milanese, di tre grandi protagonisti quali l'agricoltura, l'atletica e l'architettura. A parlare di questi temi e del progetto "Casa Italia Atletica" i responsabili della Fidal, federazione italiana di atletica leggera, della Cia, confederazione italiana agricoltori, e Stefano Pisciotta, ceo di Enocultura.
Un dibattito interessante sull'importanza, alle volte dimenticata, dello sport all'interno di una vita equilibrata e dell'unione di un'alimentazione sana, fatta di prodotti genuini e salutari.
Il tutto svoltosi con un elemento di design a me molto caro ... ovvero queste splendida poltrona ispirata alle forme di un albero, creata (e voi non ci crederete, ma l'ho scoperto proprio il giorno della presentazione) dall'architetto e deisgner Roberto Maci, mio zio!
- momento topico da ricordare: io alla vista delle poltrone esclamo "wow, bellissime!". il giorno dopo incontro mio zio e mi viene spontaneo chiedergli "cosa fai qui?" e lui "sono io che ho disegnato queste poltrone!". Vivo talmente tanto in viaggio da non stupirmi ormai più delle mie pessime figure -
Per concludere la serata ... evento Veltet alla Fabbrica del Vapore. Un delirio di gente e, tra questi, tanti amici, a cominciare dai miei ex colleghi milanesi Gabri, Miki, Barbara e poi Alberto, Fabrizio, Simona, Jenny e un'incredibile nostalgia degli anni passati insieme. E un'ovvia esclamazione a concludere la mia giornata, poco prima di crollare sul letto alle 4 del mattino : "come cambia la vita".
Il sabato mi sono dedicata a tutti i miei giretti in zona Tortona, rinominata Zona Tartina, dopo aver trovato questo fantastico sticker su un muro, e in Brera. Qui, lascio la parola agli esperti sull'architettura e sulle installazioni, ma vi lascio qualche scatto di un caldo sabato pomeriggio all'insegna del design.
Nel tardo pomeriggio, "show cooking" mio e di Stefano, assolutamente da vedere. Questa volta ci siamo dati al "barbecue cittadino" e assolutamente innovativo. Abbiamo infatti cucinato ai presenti l'alternativa allo street food americano. Non hot-dog, ma salsicce di manzo, aromatizzate ai tipici gusti italiani e condite con salse tipicamente "nostrane".
Il tutto grazie al "barbecue portatile", è cosi' che l'ho battezzato. Un geniale oggetto di design nato per essere creativo ma funzionale. Creato da Mauro Oliveri, questo rolling grill, permette di cuocere con 4 diverse modalità, semplicemente girando il piano cottura. Dal grill, quindi, alla piastra per le verdure, alla piastra forata per il pesce. Tutto in pochissimo spazio!
La cena del sabato sera in totale stile marocchino. Al ristorante Yocout, definito uno dei 20 locali più belli al mondo, io, Stefano e Michele (amico ed ex collega) ci siamo lasciati andare al ritmo di musiche arabeggianti, accompagnati da un'ottima cucina dello chef Marco Pirotta. Per iniziare un cous-sushi con gamberi rossi, stracciatella di bufala e crema di crostacei, seguito da un primo piatto da perfezionare, per continuare con un delizioso e croccante gran fritto di pesce e verdure. E per terminare, fondue di cioccolato fondente con frutta fresca e narghilè.
Purtroppo, in questo caso, niente foto. Vorrà dire che mi toccherà tornare il prima possibile ... per immortalare qualche prelibatezza!
Per le foto degli eventi, invece, aspetto quelle del fotografo e vi aggiorno nei prossimi giorni.