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Furla: noi guardoni italiani

Creato il 29 marzo 2011 da Lollo
Furla: noi guardoni italianiLa moda vuole stupirci sempre di più. Vuole creare uno stile sempre più estremo, impersonale, esotico. Prima i colori fluorescenti, poi i colori come il blu elettrico abbinato al giallo o addirittura all’arancione, ne è un esempio lampante Versace o Moschino. Come sapete io non sono un fashion blogger, non conosco a memoria nessuna collezione di nessuno stilista, non partecipo alle sfilate perché sono l’ultimo pezzente che inviterebbero e non spulcio provini o anticipazioni. Sono solo un buon osservatore. E mi basta. L’altro giorno mi sono imbattuto in un blog o una pagina Facebook, l’autrice che di moda si intende a meraviglia ha pubblicato la foto di una giacchetta primaverile molto semplice, graziosa. Quello che mi ha attanagliato lo stomaco è stato il suo commento. “Questa è troppo bella portata con skazzo”. Pura poesia. Così quando ho visto alcune ragazze commentare, postare foto della nuova linea di borse Furla per l’estate 2011 ( e dico, va bene solo per questa estate? E la prossima sarà già retrò? Misteri.) ho deciso che dovevo dire la mia. Sì, perché il mondo non può ruotare pacificamente senza che io esterni la mia opinione a riguardo. Non me ne vogliano le fashioniste del merletto e le fanatiche del leopardato a qualsiasi ora del giorno e della notte. Volete sapere cosa ho pensato guardando quelle foto? Vi accontento. La nuvoletta che si è disegnata sopra la mia testa riportava questa esclamazione. “Ma non era maleducazione guardare dentro la borsetta di una donna?! GULP”.
Il costume cambia, la società si evolve (?) ma certi assiomi del buon gusto dovrebbero essere più rigorosi, va bene smentire (non sono totalmente d’accordo) la cafonaggine del blu abbinato al nero, ma ideare le borse trasparenti è un baluardo che non sono pronto a tollerare. Non è concepita nemmeno come borsa da mare. Noi italiani siamo curiosi e guardoni di natura, così già mi immagino una ragazza in metropolitana che mostra a tutto il vagone il contenuto della sua borsa. Su cosmopolitan si paleseranno test come “Dimmi cosa c’è nella tua borsa e ti dirò chi sei”. Più facile di così, tutti potranno esercitarsi. Taccuino, agenda, astuccio ed mp3= studentessa. Portafoglio enorme di Gucci, custodia occhiali Dior, I-Phone, portachiavi (2 chili, una chiave) Fendi= ostentatrice di griffe, cafona D.O.C.
Nasceranno così i profili delle proprietarie messe letteralmente a nudo da occhi indiscreti, se di discrezione si può parlare, dopotutto esistono borse con chiusura ermetica. Può essere un’ottima soluzione anti-scippo. “Guarda, non ho nulla da rubare nella borsa, sono una poveraccia”. Di una cosa sono sicuro, difficilmente una ragazza in piena crisi mestruale sceglierà di indossare la nuova borsa Furla, non sarebbe elegante mostrare a tutta la città le nuove ali, cinque veli, altissima protezione. Quelli che ti permettono di fare paracadutismo, per intenderci.

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