La fusione Atlantia-Gemina darà vita ad un colosso di portata internazionale nel settore delle concessioni autostradali e aeroportuali
Via libera al piano di fusione Atlantia-Gemina da parte dei consigli di amministrazione delle due società. Concretamente la fusione prevede che sia Gemina a venire incorporata in Atlantia: per ogni 9 azioni della società, che è anche controllante di Adr (Gemina), ne verrà data una ordinaria della Holding autostradale (Atlantia). Per cui solo Atlantia rimarrà società quotata in Borsa.
Venerdì 8 marzo entrambi i titoli sono stati sospesi a Piazza Affari in attesa dell’esito della riunione dei due Cda, che è stato appunto favorevole (nell’occasione hanno anche approvato i bilanci del 2012).
Il progetto della fusione Atlantia-Gemina era allo studio da gennaio scorso. L’obiettivo è quello della
creazione di un vero gigante, di una Holding di importanza internazionale nel comparto delle infrastrutture autostradali e aeroportuali. I numeri ci sono tutti, in quanto la nuova società avrà il totale controllo di Autostrade per l’Italia (oltre 5000 chilometri, di cui 3000 in Italia) nonché il 96% di Aeroporti di Roma.
Il nuovo soggetto sarà di caratura internazionale. Atlantia è infatti presente anche nei mercati cileno e brasiliano (il Sud America è in forte crescita in questo periodo), mentre l’aeroporto di Fiumicino è uno scalo internazionale di grande importanza.
La fusione Atlantia-Gemina verrà comunque ultimata e perfezionata entro la fine del 2013, prevedendo anche un aumento di capitale di Atlantia per un massimo di 164 milioni di euro, con emissione di altre azioni sul mercato.
I numeri per il 2012 delle due società dicono che Gemina ha avuto un utile di oltre 193 milioni di euro, in crescita consistente dal rosso dei 14 milioni del 2011, con ricavi a 561,5 milioni (un calo del 3,8% rispetto all’anno precedente), mentre Atlantia ha aumentato i ricavi del 3,4% portandoli ad oltre 4 miliardi, mentre i suoi utili sono calati del 10% a 808 milioni di euro.