G8 2012: notizie da camp david

Gli otto manichini dei grandi magazzini in fila indiana, (che poi sono anche nove e dieci), vestiti con pullover di cotone firmato e camicie sbottonate, totalmente imbarazzati per quel tipo d’abbigliamento, e lo si vede da ogni immagine che ci arrivano dai verdi prati di Camp David (il nostro Mario Monti è nato con la cravatta non può vestire un pullover celeste ad un incontro ufficiale), siedono intorno al tavolo per decidere il da farsi per il bene del mondo.
Non credo che il confettino rosa sprizzi simpatia dai suoi pori (pure unica donna del G8-9-10), ma mi pare doveroso, per non farci prendere in giro, spezzare una lancia a favore della Merkel. Il cancelliere tedesco, (quella con la giacca rosa e pantaloni bianchi da pic-nic), dopo aver osannato il rigore in tutte le salse, non ha torturato con sevizie terribili gli altri capi di Stato minacciandoli di fargli il solletico sotto ai piedi con le piume di piccione se avessero attuato programmi di crescita.
Nessuno ha mai impedito agli Stati di fare politiche di solo tasse senza crescita, non vi pare?
Forse è più corretto dire che gli otto gitanti sono in difficoltà ad attuare piani di crescita ed il loro incontro, “otto mentis è meglio che one”, sarà utile affinché si inventino qualcosa di geniale e creativo per rilanciare l’economia europea e quindi mondiale.
E se i pullover fossero la trovata geniale che darà loro la spinta ingegnosa?
Vedremo, anzi lo speriamo.