Gagliardi: “Riorganizzare senza tagli”

Giovanni Gagliardi vittima della tagliola del tempo! Dopo aver attaccato il bilancio comunale, con interventi poco convincenti come la messa in vendita di palazzo Grasselli (chi mai potrebbe comprarlo, visti poi i vincoli), si è ritrovato “a dover concludere l’intervento negli ultimissimi minuti, ho detto quella frase sui dipendenti in eccesso ma non ho finito il discorso”. Interventi misurati dalla clessidra, e un discorso strozzato da un filo di sabbia.

Giovanni Gagliardi

Di conseguenza il consigliere comunale del Pd, che è anche presidente della commissione di Vigilanza, ha fatto poi una precisazione sul giornale La Provincia di Cremona, avvocato stavolta di se stesso. Quella dichiarazione sui dipendenti comunali in eccesso aveva preoccupato il Pd, i sindacati, i dipendenti…. il silenzio poteva scatenare un terremoto. Ma non sarà mai lui lo sterminatore, il Gengis Khan dei dipendenti pubblici!

Così Giovanni Gagliardi spiega che per evitare aumenti di tasse così pesanti come quelli decisi dal Comune occorrerebbe tagliare le spese, eliminare i debiti, ma dapprima bisogna combattere l’evasione fiscale, che anche a Cremona è diffusa, poi pensare ai dirigenti. Sono 13 oltre a 27 posizioni organizzative: in tutto quaranta persone, non poche, nota l’avvocato.

Aggiungo che il  Pd in passato, con Maura Ruggeri (capogruppo), sosteneva appunto di non aumentare il numero dei dirigenti. Così invece ha fatto il Comune, lanciando il bando per dirigente a tempo indeterminato dei servizi sociali, quel concorso che fra una sorpresa e l’altra è stato vinto poi da Eugenia Grossi.

“Non ho mai detto che bisogna licenziare – continua il consigliere comunale Giovanni Gagliardi – già da anni le norme prevedono che su dieci pensionamenti all’anno si compensi con quattro assunzioni. Il Comune dunque è costretto per legge a ridurre il personale: ma questo deve avvenire con una riorganizzazione, non procedendo lentamente come sta succedendo con questa amministrazione”.

Allora bisogna riorganizzare, ma non sta succedendo. Si dubita anche che alcuni settori siano sottovalutati e possano dare di più, ad esempio il Servizio elaborazione dati. E dunque l’attenzione dell’opposizione a una più efficiente organizzazione del personale resta alta, senza licenziamenti.

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