Gala Cox.
Il mistero dei viaggi del tempo
di Raffaella Fenoglio
Titolo: Gala Cox. Il mistero dei viaggi del tempo
Autore: Raffaella Fenoglio
Serie: //
Edito da: Fanucci editore
Prezzo: cartaceo 14.90 € // ebook 4.99 €
Genere: fantasy
Pagine: 492 p.
Trama: Gala Cox Gloucestershire ha quindici anni e frequenta il liceo artistico. Ha un carattere indeciso, un’intelligenza fuori dal comune e la passione per le materie tecniche. E non sta affrontando un bel momento: ha appena perso la sua migliore amica, Nadia, in un terribile incidente dai risvolti misteriosi e il suo amatissimo papà se n’è andato di casa senza una ragione apparente. Ora Gala vive con la mamma Orietta, medium scostante e autoritaria, e alcuni spiriti vaganti tra i quali l’indiano Matunaaga e la monaca benedettina Ildegarda di Bingen. Gala crede di sapere tutto sull’aldilà, fino a quando non inizia a frugare nello studio del padre alla ricerca di una traccia che le permetta di ritrovarlo. Qui, una scoperta casuale le aprirà le porte di un mondo prima sconosciuto, catapultandola in una realtà parallela e pericolosa. In un graduale e inesorabile susseguirsi di avvenimenti e scoperte, Gala vedrà crollare le proprie certezze una ad una. L’amore per le persone a lei care la spingerà a intraprendere una lotta che la renderà una ragazza più forte, molto più di quanto abbia mai potuto immaginare. La storia di un’adolescente quasi normale, che tra appassionanti viaggi nel tempo e dialoghi con gli spiriti, diventa una riflessione sulla vita e su cosa ci attende nel nostro futuro.
di Danylù
Incipit interessante.
“Lanciai il libro di Storia nell’armadio. Cadde dal ripiano e s’infilò nello scatolone dei vecchi libri appoggiato sul fondo. Quella scatola era lì da mesi. Non ci avevo più fatto caso. Mi chinai per recuperarlo e scorsi il verde pallido del diario dell’anno precedente. Il cuore mi si fermò per un attimo. Lo avevo comprato quando amavo la scuola. Era l’estate di due anni prima.”
La presentazione della protagonista non sembra male. Un’adolescente che guarda con rammarico alla sua “infanzia”. Lancia il libro di storia, non ha voglia di studiare, è disturbata da qualcosa. Amava la scuola, dunque qualcosa in questi due anni è successo, qualcosa che le ha fatto cambiare idea in merito. Il diario dell’anno precedente alla sola vista le fa fermare il cuore.
Okay, mi hai messo curiosità Raffaella. Continuo a leggere.
Lo stile è pulito e scorrevole, le frasi composte in maniera ottima. La storia pian piano si dipana. La trama c’è, e la si scopre a piccole tappe. Certo il lettore attento intuisce e indovina alcuni intrighi, ma in linea di massima si intravede una struttura non proprio scontata.
I personaggi sono caratteristici, e a parte Gala, la protagonista, che ricalca un po’ qualche cliché, gli altri character sono interessanti: Dennis Franti, l’amico di Gala, è un po’ noioso. Viene descritto in maniera brillante, io lo trovo semplicemente poco interessante.
Gala è intelligentissiiiima (per dirla alla Dennis, capite perché lo odio?), un piccolo genio della meccanica e delle arti scientifiche in generale, ha una casa fighissima, è ricca, ha una famiglia particolare… Insomma, chi non vorrebbe essere al posto di Gala. GALA COX è SPECIALE. Tenetelo a mente, perché sul finire del romanzo vi verrà detto più e più volte, in realtà durante tutta la storia vi verrà mostrato quanto è “figa” Gala. Pensate che ha persino una super-tata: Matunaaga. Un indiano d’America fortissimo e saggio, che risolve ogni guaio e arriva sempre al momento giusto.
Sam Cox Gloucestershire, padre di Gala è una presenza “assente”. Si parla di lui in più occasioni (anche lui è speciale), un personaggio degno di nota, interessante e affascinante. Poi c’è Orietta, una medium sopra le righe, genitrice della nostra cara Gala, sempre accompagnata da Ildegarda di Bingen, una monaca austera e tutta di un pezzo. Devo ammettere che questi ultimi character sono ben riusciti e non mi dispiacciono affatto.
ALERT SPOILER: poi c’è Nadia-Edvige. Con l’introduzione di questo personaggio la trama inizia a prendere più colore. Nadia è morta un anno prima, e ora vive nella Londra di fine ottocento sotto il nome di Edvige Jennings. A dire il vero ha preso il posto della vera Edvige, morta prematuramente, e qui entrano in gioco forze paranormali, poteri speciali e chi più ne ha più ne metta. FINE SPOILER.
L’autrice tratta svariati temi che vanno dallo spiritismo a una pseudo-reincarnazione, dai viaggi nel tempo fino allo steampunk. Ci sono dei tratti in cui prova anche a trasmettere qualche messaggio positivo, attraverso una scena in cui Matunaaga porta Gala attraverso un viaggio “iniziatico” che dovrebbe definire il suo passaggio da ragazzina ad adulta, ma viene trattato in maniera grossolana, poco chiara. Anzi, la sensazione che ho avuto alla fine di questo “viaggio” è che a questa ragazzina venga sempre servito tutto su un piatto d’argento.
Entrano in gioco altri personaggi ma non voglio dilungarmi troppo. Accenno brevemente a qualcuno degli antagonisti. Il conte Atticus, Ipazia Price, Modesty: tre pazzi frustrati, che movimenteranno intere pagine. La cara Ipazia Price sarà per il lettore una sorpresa. Forse il personaggio più studiato e meglio riuscito, anche se sul finire del libro, anche lei, commette qualche errorino dovuto alla penna della scrittrice, o forse è studiato appositamente per un eventuale “sequel”? Anche perché sono molti gli indizi che lasciano intendere che questo sia solo un primo episodio.
A parte la velocità con cui si risolvono alcune vicende, in poche pagine, dopo che tu, cara autrice, hai sprecato diverse-mila-battute a parlare di niente (ci sono dei particolari che vengono raccontati, che al fine della storia non servono a nulla, allungano il brodo e ne annacquano il sapore), dialoghi tra donne di servizio, descrizioni inutili, elucubrazioni mentali, insomma, tanta roba che annoia (avete presente quando siete tentati a saltare delle parti di una pagina, si?).
La cosa che più mi ha sconvolta però, è che, come accennavo qualche riga più su, il finale risulta sbrigativo, come se l’autrice, accortasi di aver sprecato tutte le mila-battute a disposizione, avesse deciso di risolverla in quattro e quattr’otto. Spero davvero che ci sia un seguito perché seppur alla fine sembra risolversi tutto per il meglio, resta tutto così incompleto.
Alcune nozioni importanti restano solo accennate (vedi gli infinitum, SPOILER- la morte di Modesty – FINE SPOILER), insomma, non mi ritengo per nulla soddisfatta. Il mio punteggio è di due stelline e mezzo, ma devo riconoscere che in ogni caso, per quanto a volte noiosa, la storia è avvincente.