Gallette dolci e il selfie condiviso

Da Saramartina21

C'è la connessione a colazione. La connessione pre e post prandiale. Poi quella delle cinque del pomeriggio, insieme a thè e biscottini che fanno tanto english style. Poi la connessione prima di cena e quella prima di andare a letto. E magari se Morfeo ha deciso di andarsi a fare due birrette con conseguente insonnia , c'è anche la connessione notturna.
Poi c'è la condivisione di ogni centimetro quadro della propria vita. Pure se è spuntato un pelo incarnito alla suocera dell'Antonietta . Tutto è social, tutto va condiviso.
E sia ben chiara una cosa , la mia non è una crociata. Io sono social e ne fruisco a piene mani. Sono su facebook dai suoi primi vagiti e ho condiviso molto all'inizio, presa dall'entusiasmo..
Oggi mi piace aprire facebook e ridere. Ridere delle frasi strampalate, dei vari link,video. Condividere le esperienze culinarie, passare a trovare anche se in maniera silenziosa le mie amiche...
Però mi rendo conto di una cosa. E' facile farsi prendere la mano. E' facile lasciarsi andare. Già... Facebook è pericoloso. Se ci aggiungiamo anche l'altro prodotto del demonio (^_^) ovvero i selfie, produciamo un'associazione a delinquere, capace di mandare a gambe all'aria anche la più furba delle faine!!
Dite che sono esagerata? Naaaaaaaa. Ditelo a quel povero imprenditore veneto che ha tutta la mia stima. Poverino. Mica ha fatto niente di male. A Venezia è andato. Era un pò stanco e doveva staccare un pò. E a Venezia , in mezzo a piccioni e acqua alta, è scattato il selfie. E il selfie chiama Facebook. E quindi la condivisione. Altrimenti che senso ha farsi un selfie se nessuno lo vede? Il poveretto in questione ha inserito il pilota automatico. Selfie. Facebook. Condivisione.
E che sarà mai direte voi. Niente di che, certo.
Peccato che il tizio in questione il selfie se l'è fatto con l'amante, con la quale era andato a smaltire un pò di stress nella città lagunare. E peccato che sto selfie lo abbia visto in diretta la povera moglie , prima che il marito si rendesse conto del danno.
Che dite, gli costerà caro sto divorzio ???^_^
Oggi gallette dolci mie care. Uno snack rompidigiuno, una merenda o uno sfizio dopo cena. Croccanti al punto giusto e piacevolmente dolci senza essere stucchevoli. Ve li propongo nella loro versione base.Ma posso dirvi una cosa? Provate ad aggiungere all' impasto due grandi cucchiaiate di arachidi salate tritate.Diventeranno delle gallette libidinose. Testate ed approvate ^_^ Pronte? (notizie provenienti da Venezia Today; ricetta Mes brouillons de cuisine)

GALLETTE DOLCI 
1 uovo 30 grammi di farina 100 grammi di burro fuso 150 grammi di zucchero di canna 1 cucchiaio di lievito in polvere  1 pizzico di sale 100 grammi di fiocchi di avena 1 cucchiaino di cannella
Accendere il forno a 180 gradi. Mescolare il burro fuso con i fiocchi di avena e mettere da parte. Con le fruste elettriche montare lo zucchero con l'uovo e unire i restanti ingredienti. Al termine unire i fiocchi di avena mescolati al burro. A questo punto prendete la placca , foderatela con della carta da forno. Prendete un cucchiaino, prelevate un pò di impasto e posizionatelo sulla placca. Fate dei piccoli mucchietti tondi posizionandoli distanti gli uni dagli altri (in cottura si spatasciano assumendo la classica forma di gallette tonde e sottilissime). Cuocetele in forno caldo a 180 gradi per massimo dieci minuti. Tiratele fuori e fatele raffreddare (mano mano che si raffreddano diventano croccanti). Conservatele in una scatola di latta

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