A pochi giorni dall’inizio dei playoff sia ad Est che ad Ovest i giochi sono praticamente fatti, con le ultime partite che serviranno a decidere solo le posizioni in classifica utili a stabilire la griglia playoff 2012.
L’unico italiano certo di partecipare alla post-season sarà Danilo Gallinari, che con i suoi Denver Nuggets ha raggiunto la matematica qualificazione ad Ovest (al momento la sesta posizione) e molto probabilmente se la vedrà con i Los Angeles Lakers, in una serie non del tutto scontata.
La stagione dei Nuggets è stata molto particolare, caratterizzata dai molteplici stop della sua stella Gallinari e anche dalle scelte societarie, che nel mese di marzo hanno deciso di scambiare il loro centro Nene con il promettente ma molto discontinuo JaVale MecGee. Denver infatti ha avuto un cammino incostante nella stagione regolare, dove è parsa molto costante col Gallo in campo e un pò distratta quando il suo numero 8 era fermo ai box. Le cifre dell’italiano comunque sono state positive, non in crescita rispetto alle passate stagioni ma comunque molto importanti per un uomo franchigia. Danilo in 41 gare ha viaggiato alla media di 14.6 punti alla quale aggiunge 4.7 rimbalzi a gara.
La cosa che contraddistingue i Nuggets è di sicuro il fatto di non dover prescindere da un solo giocatore, infatti nessuno del roster raggiunge i 20 punti di media. Il miglior realizzatore della squadra è il play Ty Lawson con più di 16 punti e 6.7 assist ad incontro, che pare abbia raggiunto la piena maturità, disputando finora la sua miglior stagione nei pro. La compattezza dei Nuggets sta nel fatto che 4/5 del quintetto sono in doppia cifra per quanto riguarda i punti realizzati; infatti ai già citati Gallinari e Lawson, aggiungiamo l’ottimo difensore Arron Afflalo scoperto in stagione come un discreto realizzatore, che in regular season ne ha messi più di 15 a partita (anche per lui miglior stagione nei pro); la matricola Kenneth Faried, 22^ scelta al draft 2011, grande beneficiario della cessione di Nene che ne ha sancito la definitiva esplosione, e che in stagione regolare ha strabiliato il pubblico di Denver con oltre 10 punti e 7.6 rimbalzi ad incontro oltre ad un atletismo spaventoso; il quintetto è completato JaVale MecGee centro dotato di mezzi atletici spaventosi ma ancora scarsamente utilizzati che in stagione regolare viaggia a 11 punti e 7.9 rimbalzi a partita (9.8 punti+5.8 rimbalzi in maglia Nuggets).
Anche la panchina ha dato i suoi frutti con un play espertissimo come Andrè Miller alla sua tredicesima stagione NBA che ha accettato senza problemi il ruolo di secondo play, realizzando quasi 10 punti e 6.6 rimbalzi ad uscita. L’altro veterano Al Harrington (14 punti e 6 rimbalzi) che ormai pare aver trovato la giusta dimensione nel ruolo di sesto uomo, dopo tante stagioni Nba passate con l’appellativo di “mangia palloni”.L’espertissimo Coach George Carl, ha dalla sua un roster davvero giovane e competitivo che se fosse rimasto sano per tutta la stagione avrebbe ambito ad altre posizioni, ma le stagioni Nba si sa sono molto logoranti, e forse è meglio arrivare sani ai playoff, che viceversa (vedi gli Spurs della passata stagione). La brutta tegola è però l’infortunio a Wilson Chandler, rientrato da poco dall’esperienza in Cina che ha potuto però giocare poche partite prima di doversi fermare fino alla prossima stagione. L’ala stava producendo 9.4 punti e 5.1 rimbalzi, ma la sua importanza nello scacchiere di coach Karl stava nel poterlo schierare da 4 atipico in attacco per aprire il campo senza soffrire troppo in difesa.
Dove possono arrivare questi Nuggets davvero non si sa, sta di fatto che contro una squadra del genere l’esito di una serie non è scontato, essendo Denver davvero pronta a vendere cara la pelle ed a cercare di comportarsi meglio dell’anno scorso quando uscirono al primo turno per mano dei Thunder.