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Gas idrati raccolti per la prima volta in acque superficiali

Creato il 09 gennaio 2015 da Valtercirillo

Gas idrati raccolti per la prima volta in acque superficiali

Per la prima volta i geologi sono riusciti a raccogliere campioni di gas idrati dalle acque marine poco profonde: è successo sulla costa occidentale del Giappone, a una profondità di circa 100 metri. Lo ha annunciato il Ministero dell'economia, del commercio e dell'industria (Meti).

I gas idrati (o idrati di metano), presenti nelle acque oceaniche e marine di ampie aree del pianeta, sono sostanze in cui le molecole di metano, allo stato solido, sono intrappolate in reticoli di acqua ghiacciata.

Sono considerati una risorsa energetica estremamente promettente data la loro enorme disponibilità: a seconda delle stime, si calcola che il totale del gas superi di decine di volte, se non migliaia, quello delle riserve convenzionali. Se si risolveranno le notevoli difficoltà tecniche che ancora ostacolano l'estrazione su larga scala, potranno costituire la prossima rivoluzione nel sistema energetico mondiale.

Questo vale in particolare per il Giappone, Paese dotato di scarse risorse minerarie e sempre più dipendente dalle importazioni di Gnl (gas naturale liquefatto), anche a causa dell'inattività momentanea di tutte le sue centrali nucleari.

Infatti è il Giappone il Paese più avanzato dal punto di vista della ricerca in questo settore. Gli idrati di metano presenti nelle acque giapponesi si dividono in due categorie: quelli situati in depositi sabbiosi di profondità e quelli in acque superficiali. I primi a essere individuati in Giappone sono stati quelli di profondità: i primi campioni al mondo sono stati raccolti nel 2013 sulla costa pacifica (cioè orientale), a circa 1000 metri di profondità. La presenza di gas idrati nelle acque superficiali al largo della costa occidentale è stata confermata più recentemente, ma si presta a tecniche di estrazione più semplici: i nuovi campioni raccolti dunque rendono più vicina la possibilità di uno sfruttamento commerciale.

Paolo Gangemi

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