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Gasdotto North Stream, Putin taglia il nastro inaugurale

Creato il 06 settembre 2011 da Alessandroronga @alexronga
Il quartier generale della Gazprom

Quartier generale della Gazprom

Alla presenza del premier Vladimir Putin, è stata inaugurata questa mattina a Vyborg (Russia settentrionale) la prima condotta del gasdotto North Stream, la gigantesca infrastruttura che consentirà a Mosca di trasportare il proprio gas in Germania attraverso il Mar Baltico, evitando così il passaggio attraverso i paesi dell’Europa centrale. Un’inaugurazione che prelude di circa un mese all’effettiva entrata in servizio del gasdotto, che dovrebbe consegnare le prime forniture di gas ad inizio ottobre.

North Stream appartiene per il 51% alla Gazprom (e quindi allo Stato russo) e per il 31% alle compagnie tedesche E.On (il più grande colosso energetico privato europeo) e BASF-Wintershall. Il progetto, del valore di 11 miliardi di dollari, sarà completato nel 2012 con l’inaugurazione anche della seconda condotta sottomarina, che garantirà una capacità di trasporto di 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno attraverso 1.220 km di gasdotto.

Con l’entrata in funzione di North Stream, il gas diretto verso l’Europa Occidentale (Gazprom ha già firmato accordi di fornitura anche con Belgio, Olanda, Francia, Danimarca e Gran Bretagna) di fatto non transiterà più attraverso le condotte di proprietà della Polonia, della Bielorussia e dell’Ucraina: il che significa per Mosca godere di un’indipendenza energetica mai avuta in passato. L’obiettivo che aveva chi ha voluto la nascita del North Stream era di alleggerire il gas russo dal peso dei dazi di transito versati per l’utilizzo delle condotte straniere, ma soprattutto quello di eliminare il rischio di blocco del flusso di gas, negli scorsi anni spesso attuato spesso dai governi bielorusso e soprattutto ucraino.

Proprio del tema dei turbolenti rapporti Mosca-Kiev a proposito delle forniture energetiche ha parlato Putin con la stampa: “Una nazione di transito ha sempre la tentazione di approfittare della sua posizione. Ma ora questo diritto di esclusività non c’è più, e i nostri rapporti diverranno più civili”.


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