priska la gatta fa grugru, felice e beata.
ha scelto con cura dopo vari tentativi il polpaccio sinistro rimasto scoperto e ci si è acciambellata con equilibrismo felino.
guardo la sveglia.
le quattro e mezzo.
bene.
proviamo a ridormire.
il sonno ritorna, piano piano come una carezza.
priska la gatta anche.
adesso fa grugru nell’orecchio destro, i lunghi baffi che esplorano la mia faccia.
mi giro dall’altro lato.
pare rassegnarsi a trovare un posto a cavallo della schiena.
penso che tutto sommato, un gatto sulla schiena non è malaccio.
ma lei non è d’accordo.
scende.
fa il giro del letto.
rimonta.
scava nelle coperte e si infila fra il piumone e il copripiumone.
cade nell’orlo.
non riesce a uscire.
miagola.
la cerco, mi alzo e vengo in cucina.
lei mi viene dietro, si mette sul divano e si addormenta beata.
ora vedo se mi riesce di tornare a letto…
ronf.