"Gattò di patate"

Da Laurat

La ricetta di oggi è quella del Gattò di Patate, a Napoli semplicemente gattò, una pietanza semplice da preparare, gustosa e nutriente che, con un contorno di verdure, può costituire un ricco piatto unico.
Ma perché questo piatto tipico napoletano ha un nome che è una evidente storpiatura della parola francese gateau- torta? La ragione di ciò risale al 1768 quando, in occasione delle nozze fra la regina Maria Carolina, figlia di Maria Teresa Lorena- Asburgo, e Ferdinando I di Borbone, furono chiamati nel Reame di Napoli  cuochi francesi che rivisitarono molti piatti tipici della cucina partenopea e li proposero con nomi ispirati alla cucina d'oltralpe. Così allo sformato di patate, torta rustica salata "inventata" a Napoli e preparata con tutti gli ingredienti tipici della cucina partenopea, fu dato il nome di Gateau di Patate, nome che la tradizione popolare ha poi trasformato in gattò di patate.
Ingredienti: 750 gr di patate, 50 gr di burro o strutto, 50 gr di parmigiano o grana, 2 uova, 50 gr di prosciutto o salame, 50 gr di provola affumicata, 80 gr di fiordilatte, latte se occorre, burro per ungere, poco pan grattato, sale e pepe. 
Preparazione: Lessate le patate, sbucciatele immediatamente e schiacciatele nello schiacciapatate. Incorporatevi il burro, il parmigiano, le uova, il prosciutto o il salame a pezzetti, salate e pepate a piacere. Se il purè è troppo sodo aggiungete qualche cucciaiata di latte, impastate e lavorate bene. Ungete uno stampo, spolverizzatelo di pangrattato e mettetevi, fra due strati di purè, uno strato di fettine di mozzarella e di provola. Lisciate la superfice aiutandovi con un pò di latte, spolverizzate di pangrattato, aggiungete qualche fiocchetto di burro.

Infornate a forno caldo e fate imbiondire la superficie, occorreranno da 30 a 45 minuti. Prima di servirlo lasciate riposare il gattò fuori dal forno per una ventina di minuti, se lo serviste subito, sarebbe eccessivamente caldo. Si può mangiare anche freddo.

Spesso ne preparo una doppia dose e lo congelo, ben sigillato, senza passarlo in forno (come lo vedete nella foto sotto); quando decido di cucinarlo lo metto una notte nel frigo a scongelare  e poi lo faccio cuocere in forno normalmente. Il risultato è ottimo, la soluzione molto pratica!



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