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Gaza, un miracolo di solitudine

Creato il 19 novembre 2012 da Tnepd

Gaza, un miracolo di solitudine

Gaza

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Un anno fa veniva barbaramente trucidato Vittorio Arrigoni per il solo motivo di mostrare al mondo “civile” le orrende bassezze e le incivili attività del grande esercito israeliano.  Veniva rapito da un gruppo, che poi si seppe di origine salafita (quelli che hanno giustiziato Gheddafi e quelli che, con l’appoggio degli Usa, del Qatar e dell’Arabia Saudita, stanno seminando la morte in Siria).
Una mano sconosciuta l’ha bastonato, torturato e alla fine strangolato con un filo di ferro.

E’ la fine di quelli che vogliono la libertà – non la mera e stupida libertà dei proclami giornalistici per adombrare i massacri compiuti dai carnefici – che credono nell’idea che non vi siano particolari differenze tra un popolo ed un altro, ma che al tempo stesso ne rispettano le tradizioni, la religione ed i costumi.

In quella terra di Palestina un’intera congrega di macellai-lazzaroni sta metodicamente massacrando decine di persone che non chiedono nulla se non la possibilità di vivere in pace pur avendo subito per 60 anni atroci sofferenze, privazioni, ruberie, massacri e omicidi. Non chiedono che una terra, la loro terra rubata, su cui far crescere i loro figli, per migliorare la loro vita e per dare loro un futuro.

Tutto questo non è accettato né permesso da una banda di briganti che, forti di una religione assassina che ne ha drogato il corpo e la mente, senza ritengo e con il sostegno della comunità internazionale, compreso le nazioni Unite, compiono atti e azioni dei quali renderanno giustizia. Il mondo intero, quella parte di mondo occidentale, appare indifferente campando le solite accuse di razzi sparati sulla amata Tel-Aviv, razzi artigianali, poco più che semplici bengala che nella lotta per un metro di terra hanno colpito e ucciso alcuni abitanti di là del muro della vergogna. Colpevoli?

Siamo in grado di colpevolizzare una popolazione alla quale è stata sottratta la terra, alla quale sono vietate le più normali cose che il mondo occidentale normalmente ha e che subisce quotidianamente: sputi, lapidazioni, sradicamento degli olivi, bulldozer che spianano interi villaggi, sorgenti d’acqua per il bestiame avvelenate, cecchini (snipers) appostati sui punti più alti che come a Sarajevo colpiscono senza ritegno coloro che passavano attraverso il mirino; quanti sarebbero indifferenti e quanti non muoverebbero se non per la rabbia e l’ingiustizia che viene perpetrata da questo misero non-stato vigliacco di israele? Dovremo forse soffrire con i macellai per un’immagine storica trapassata a miglior vita e sepolta da metri di immondizia morale? Cosa giustifica questa loro azione di malvagità, di livore, di odio, di razzismo? Le parole del Talmud o forse le decine di miliardi delle tasse dei cittadini americani, ignari del destino dei loro soldi, che il governo Usa invia a quella banda di macellai?

I vigliacchi, i pavidi e gli infami si scoprono da queste piccole cose. Sono capaci di immensi misfatti, fatti passare per la difesa della loro unità nazionale che mai è esistita (Shlomo Sand docet). Hanno rubato la terra a tutti i loro vicini, hanno sostenuto i più sanguinari criminali del medioriente e non solo, essi stanno alimentando anche quella frangia estremista islamica (salafita) che presto, nostro malgrado, avrà il sopravvento anche sui loro maestri. Forse, questi istruttori e queste scuole di sgozzamento, dovranno rendersi conto di aver armato la stessa mano che li porterà alla tomba, ma allora sarà troppo tardi.


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