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GAZPACHO, ergo sum

Da Chechimadrid

Estate: voglia di mare.
Madrid: 350 km dalla costa.
Nel logorante tentativo di trovare voli per Catania per andare al mare mi abbandono al re dei sapori estivi: il GAZPACHO.
Come fa un pomodoro a trasformarsi in questo delizioso liquido che accompagna le grandi mangiate (spesso fritte! jijijji!) spagnole?? Non lo so ma lo amo!
Il gazpacho è una zuppa fredda che ha come ingrediente principale il pomodoro, mischiato con pane, olio di oliva, aceto, carosello, peperone, cipolla e aglio. A seconda delle dosi degli ingredienti che lo compongono il suo colore oscilla in una gamma cromatica tra l’arancione chiaro e il rosso intenso. A me piace rosso fuoco, cioè quello fatto con i pomodori maturi. Se poi se un tipo de puta madre puoi metterci anche il basilico!

GAZPACHO, ergo sum

divino de la muerte

Sebbene il gazpacho sia di origine andaluse adesso si consuma in tutta la Penisola Isterica: io sono una vera fanatica e lo compro al supermercato. Ma che vuol dire la strana parola GAZPACHO? Qual è la sua origine?? (non dimenticare che CH si legge “ci”, quindi questa deliziosa zuppa fredda si pronuncerà “gazpacio”).
Pare che il nome abbia origine dalla parola caspa, cioè “forfora”, in riferimento ai pezzettini di pane e verdura che compongono la zuppa.
Il cugino di primo grado del gazpacho è il salmorejo: gli ingredienti che lo compongono sono assolutamente identici, pero il salmorejo è meno liquido, ha più aglio e spesso è condito da un uovo sodo spezzettato.

GAZPACHO, ergo sum

nella prossima vita non voglio essere allergica alle uova, grazie!

L’etimologia della parola salmorejo mi piace di più: sal è sale, morejo ricorda il moretum, la salsa dell’antica roma che si preparava con il mortaio. Infatti il salmorejo è abbastanza salato ed è amico della cellulite, come il gazpacho del resto! Siccome il salmorejo ha l’uovo e io sono allergica parlerò solo del gazpacho, che è quello che conosco

:(
:(

Il gazpacho si mangia a mansalva in estate, soprattutto a pranzo. In praticamente tutti i ristoranti di Madrid potrai trovare questa zuppa come primo piatto nei menú del giorno, ma io non cedo mai alla tentazione di mangiare il gazpacho come primo piatto, quindi a stomaco vuoto, perché mi brucia lo stomaco! Io bevo il gazpacho mentre mangio qualsiasi cosa, che secondo me il gazpacho è una bevanda, non una portata!
Se sei un po’ maruja e vuoi fare il gazpacho in casa non so come aiutarti, se invece sei una donna dinamica e moderna come me e credi profondamente nella comodità del branco frigo ti consiglio di comprare il gazpacho della marca Alvalle: buonissimo!!!

GAZPACHO, ergo sum

gnammi!!!

Se per qualche strana ragione non ti piace il pomodoro potrai bere il gazpacho blanco (cioé bianco), fatto con le mandorle, mentre se sei un peccatore potrai bere quello con le patate fritte spezzettate, pezzettini di jamon, olive, o quello con tocchetti di carne… Le varianti sono infinite e tutte buonissime, ma spesso provocano controversie (quasi come la pizza con l’ananas! bleee!).

C’è chi annega i dolori nell’alcol e chi, come me, lo fa nel succo a base di pomodoro: così è, lo dice pure il detto:

De los gazpachos de la niñez, hay recuerdos en la vejez
(dei gazpachos e dell’infanzia abbiamo ricordi fino alla vecchiaia)


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