Magazine Arte
Gec-Art bombs Venice with a temporary installation. Here the curatorial text by Clara Iannarelli (ITA version).
Il suo nome è invasione.
Questa volta, per la 13a Biennale di Architettura, Gec colonizza temporaneamente Venezia, firmando un intervento artistico esclusivo che si inserisce nel più ampio progetto espositivo "Epidemic Happyness" di Farm Cultural Park, che fa a sua volta parte della rassegna "A Better World", curata da Studio427 negli spazi della Serra dei Giardini. Dopo Parigi nel 2008, è Venezia dunque a diventare scenario e tessuto con cui e su cui Gec costruisce il suo lavoro artistico. Oltre 100 girandole colorate invaderanno barche, ponti, balconi, guglie, bifore della splendida città lagunare... non si tratta di semplici girandole, visto che i loro petali sono realizzati con i variopinti cartoncini di centinaia di gratta&vinci usati. "La ruota gira" è un progetto che parte da un'ironica riflessione sul delirio collettivo che riguarda l'acquisto dei gratta&vinci. 6 mesi di raccolta di gratta&vinci usati, via web e social network, e attraverso la collaborazione con tabaccai e rivenditori autorizzati 12.000 gratta&vinci raccolti Un lavoro che nel corso del tempo ha creato e stimolato curiose sinergie, una per tutte quella con un gruppo di matematici la cui passione per le statistiche e il calcolo delle probabilità è valsa come concreto ed entusiastico supporto a Gec ("FATE IL NOSTRO GIOCO"). Prima o poi la ruota gira. Prima o poi la dea bendata colpisce, stravolgendo la vita di qualcuno. La vincita improvvisa di tanti soldi è l'orizzonte di felicità agognato da milioni di italiani. Gec Art gioca, come sempre, con la sua ironica visione delle cose e dell'umano, costruendo un oggetto ludico, gioioso, la cui struttura stessa è fatta da ciò che resta di un sogno infranto. Che la fede cieca in una casuale e improvvisa vincita non faccia apparire gli adulti simili a bambini? Che il delirio collettivo che porta milioni di italiani a buttare soldi -e speranze- in questa frenetica ossessione non rappresenti una regressione infantile? Si può pensare ad una "epidemic crazyness" orientata verso un'illusoria "happyness"? Molte sono le domande poste, sottilmente, da questa installazione diffusa. Intanto chi passerà nelle calli veneziane il 31 agosto rimarrà incantato dal turbinio delle girandole di Gec Art, nella splendida luce di Venezia. Perchè, comunque sia, la ruota gira.
Clara Iannarelli
Fotografie di Giovanni Nardi.
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