In origine, il gelato non era certamente quello che noi conosciamo. Nell’antichità, probabilmente, si refrigeravano frutta, latte e miele per farne cibo nutriente. Esiste uno studio europeo sui cibi conservati tra i ghiacci da parte di popolazioni Neanderthaliane, le quali nascondevano tra le nevi, allo scopo di preservare la loro durata, bacche e pezzi di carne di cervide, nonché frutti secchi. In seguito popoli più evoluti conobbero attraverso l’allevamento quello che era il latte ghiacciato, alimento tutt’altro che raro nei periodi invernali. Nei gelati artigianali possono essere impiegati ingredienti composti, altrimenti detti semilavorati: una miscela di componenti del gelato preparata con modalità industriali. Questo è dato dal fatto che negli ultimi anni sono aumentati molto il numero dei gusti esposti e si è cercato di semplificare il processo produttivo partendo da un gusto bianco (fiordilatte) a cui aggiungere le paste. Fino a oggi, la maggioranza delle gelaterie italiane, storiche e non, fanno uso di basi per gelato, senza che questo costituisca di per sé un elemento distintivo del prodotto finale, la cui qualità viene invece influenzata dai singoli ingredienti così come dai processi produttivo e conservativo. L’aromatizzazione viene fatta con prodotti naturali (vaniglia in bacche, buccia di limone, liquori) o con aromi artificiali.
Ingredienti per 4 persone:
- 400 gr di ciliegie
- 80 gr di zucchero a velo
- 150 ml di latte
Procedimento:
Lavate e denocciolate le ciliegie. Poi aggiungete panna e latte freddi di frigo e continuate a frullare un paio di minuti. Versate il composto nella gelatiera ed azionatela come da programma, nella mia, velocità 1 per 20 minuti. Il gelato diventerà bello sodo e cremoso. Riponete il gelato in una vaschetta rettangolare dai bordi bassi e mettete in freezer per 2 ore. Poi servite il vostro gelato alla ciliegia nelle coppette.