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Gelo di mellone (crema cotta d’anguria)

Da Melagranata

Morbidi profumi. Il gelo di mellone.

 

Gelo di mellone (crema cotta d’anguria)

Questa ricetta sul quaderno della Nonna non c’è. Eppure io ricordo nitidamente le sue mani bellissime che mescolano il liquido rosso rubino, che versano la crema profumata nelle coppe antiche di cristallo.
Ho scoperto che questa è un’antica ricetta palermitana: forse è per questo che nonna non la trascrisse, lei abitava a Messina, chissà, forse là non si usava preparare abitualmente questo dolce morbido e voluttuoso.
Perciò ricorro, ancora una volta, al bel libro di Simonetta Agnello Hornby, di cui vi ho parlato (fin troppo) a lungo.
Questa ricetta sul quaderno della Nonna non c’è, ma da piccola ne andavo ghiotta: il cucchiaino che affonda nella crema rossa e lucente, come una pietra preziosa, e pesca i piccoli semini lucidi di cioccolato, la consistenza voluttuosa, il sapore morbido…
Questa ricetta sul quaderno della nonna non c’è. Ma so di sicuro che da lei la assaggiai la prima volta, moltissimi anni fa.
Un dolce da preparare con amore, che racchiude i colori e l’aroma intenso e voluttuoso dell’estate. 
Un dolce che dedico a tutti le amiche e gli amici che c’erano, a quelli che non hanno potuto esserci e che mi hanno chiamata, mi hanno scritto, mi hanno lasciato un pensiero. Grazie!

Gelo di mellone.

Gelo di mellone (crema cotta d’anguria)

1l di succo di mellone (anguria)
60g di amido per dolci
da 80 a 250 g di zucchero (secondo la dolcezza dell’anguria – qui 150)
80-100g di cioccolato a pezzetti
fiori di gelsomino

Aprire l’anguria, tagliarne la polpa a grossi pezzi e spremerne il succo, usando il passapomodoro o la centrifuga. Misurarlo e versarlo in una pentola.
Tagliare il cioccolato amaro a pezzettini, grandi quanto i semi dell’anguria, riunirli in un contenitore e metterli in frigo.
Aggiungere l’amido al succo di anguria (il sistema indicato nel testo – che ho visto molte volte utilizzare dalla nonna per varie preparazioni – è ottimo. Aggiungete amido e zucchero a cucchiaiate, versandole in un colino semiimmerso nel succo ed aiutandovi con il cucchiaio!)
Non appena amido e zucchero si sono sciolti nel succo, che sarà diventato rosa, mettete la pentola sul fornello: all’inizio a fuoco basso, poi a fuoco medio, mescolando sempre, fino a che il liquido cambierà colore, diventando di un bel rosso intenso, e si addenserà: sarà pronto quando, sollevando una quantità di crema con il cucchiaio e facendola cadere a filo, questo scriverà, cioè rimarrà visibile prima di scomparire nella crema.
Spegnete il fuco e versate uno strato sottile di crema in una ciotola di vetro o di ceramica o nelle coppette individuali. Su questo strato posate i pezzetti di cioccolato amaro ben freddo. Versate un altro strato di crema, delicatamente, per non far affondare o squagliare il cioccolato, e continuare così, alternando crema e pezzetti di cioccolato.
L’ultimo strato sarà di sola crema e ben liscio.
Lasciate intiepidire e rassodare la crema (circa 10 minuti) poi immergetevi i gambi dei fiori di gelsomino, facendo attenzione che i petali non tocchino la crema e non appassiscano.
La crema assorbirà l’aroma del gelsomino e i fiori resteranno perfetti.
Riporre la crema in frigofero per almeno due o tre ore prima di servire.
(in frigo dura almeno due giorni – quindi potete prepararlo in anticipo, se avete ospiti!)


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