Su La Conchiglia on line si parla di Reoose, il baratto asincrono 2.0. Ma quello che ci interessa è sottolineare una riflessione "sociologica" fatta. Il post completo potete leggerlo qui. (foto da Tutta la vita davanti)
Siamo la generazione mille euro, la generazione dei precari, dei giovani senza prospettive, dei dimenticati dalla politica, dei solo-consumatori preda delle campagne di marketing. Eppure, o forse proprio per questo, siamo anche la generazione dello sharing: car sharing, bike sharing, van sharing; perfino il couch surfing è nato con noi, l’idea che se tutto è così difficile, allora tutto deve essere reso più semplice. Come? Condividendo, e mettendo in comune ciò che si ha, dal divano all’automobile.
Due anni fa, un pomeriggio di autunno ad Amsterdam, una giovane coppia con due figli e un materasso appena acquistato nuovo quanto inutilizzabile, Luca e Irina, hanno pensato che questo principio potesse essere spinto un po’ più in là. Di qui l’idea di Reoose, il Davide delle piattaforme online che sorge a sfidare un Golia che potremmo benissimo identificare con eBay. Nasce così “il primo eco-store del riutilizzo e del baratto asincrono”. “Quello che cerchiamo così disperatamente in un negozio o online potrebbe giacere a pochi metri da noi nella cantina del vicino di casa”, spiegano i due fondatori.
COMMENTI (1)
Inviato il 17 novembre a 10:03
Anche io ho scoperto recentemente il mondo del baratto, o comunque della "seconda mano" e della condivisione... ho organizzato con amiche uno Swap Party (ognuna porta i vestiti che non usa piú e si scambiano reciprocamente), e sempre più spesso cerco col carpooling dei compagni di viaggio per quando devo andare in auto in qualche città italiana, o quando uso l'auto per andare in ufficio... è un bel risparmio, con quello che costa la benzina!!