Genova come Napoli? Non ci credono più nemmeno i napoletani.
Domenica mattina ci siamo recati ad un incontro con Pisapia, candidato sindaco per Milano, il primo candidato che dopo tanti anni ha ridato credibilità al centro-sinistra. A sostenerlo c'erano Fassino e Marta Vincenzi, sindaco di Genova. Non potevamo perdere l'occasione di parlare con lei. La sindaco nel suo intervento si è espressa, con grande nostra sorpresa, contro gli inceneritori, nonostante a Genova, sia già partito il bando per la costruzione di un gassificatore sulla collina di Scarpino, sopra il quartiere più popoloso della città. Abbiamo allora chiesto spiegazioni in merito. Nel video infatti la sindaco parla di una riduzione delle dimensioni dell'impianto previsto e ne prospetta anche l'eliminazione. Queste parole non possono che riempirci di gioia. Dice che Amiu s'impegnerà per incrementare la raccolta differenziata, fino, forse a non avere più bisogno dell'impianto di incenerimento, ma . . . ci mette in guardia: "Non dobbiamo finire come Napoli!"
Cara Sindaco,
questo è proprio quello che deve fare lei, impedire che Genova, la città in cui sono nata e che amo, finisca come Napoli. Come? E' molto semplice. Non permettendo che lo smaltimento dei rifiuti diventi un business per la mafia come è successo a Napoli. I napoletani, votano De Magistris perché hanno voglia di legalità, perché non vogliono un altro inceneritore sputa diossina come quello costruito da poco ad Acerra, perché sanno che la raccolta differenziata si può fare e fare bene, e perché non esistono impianti 'sicuri'.
Amiu, invece di querelare il portavoce di un comitato per il suo 'linguaggio', con il solo risultato di fare di Felice Airoldi un martire, farebbe meglio ad impegnarsi sul serio per la raccolta differenziata con un porta a porta spinto. I genovesi potrebbero anche vedersi diminuire i costi della bolletta con un tale recupero di risorse quali le materie non incinerite.
Non vogliamo nemmeno inceneritori che brucino a pagamento la rumenta che arriva da fuori e lei può senz'altro scongiurare questo pericolo.
Cara sindaco, noi sappiamo che lei, se vuole, lo può fare e non dubitiamo che queste richieste siano anche ciò che lei desidera per Genova, come il nostro Giuliano Pisapia, desidera per Milano.
Allora la vogliamo veramente liberare questa Italia? Se il vento è davvero cambiato, noi siamo qui ad aspettare una prova.
Cordialmente.
Cinzia Bascetta