Magazine Diario personale

Gente che torna, gente che fa cazzate, gente che legge

Da Chiagia

uno
E’ passato così tanto dall’ultima volta che ho scritto sul blog che WordPress ha fatto in tempo a cambiare la grafica.
Cioè, il blog è uguale ma per scrivere i post si passa da una grafica più figa.
Che voi, però, non vedete.

due
Immagina uno che cancella tutta la sua rubrica telefonica durante uno sciagurato “hard reset” dello smartphone.
Impossibile, direte, in un’epoca di cloud e sincronizzazioni che in ogni istante prendono i tuoi dati e li sbattono in giro per il mondo.
Invece il tipo di cui vi parlo non aveva mai sincronizzato i suoi dati, nè li aveva salvati e nemmeno scritti a penna su un taccuino.
E allora, direte voi, perchè ha resettato il telefono sapendo che avrebbe perso i numeri?
Perchè il tizio pensava che i numeri fossero sulla SIM, dimentico che aveva cambiato operatore pochi mesi fa e che quando cambi operatore cambi anche SIM.
Beh, direte voi, allora recupera la SIM e ripescali.
A parte che mi chiedo dove cazzo eravate voi che ora fate i professorini quando il tale faceva l’hard reset, beh, lui non sa dove ha messo la SIM vecchia.
Chiaro?
(questo post non serve a voi ma a me per ricordarmi, quando lo rileggerò tra vent’anni, quanto ero coglione nel 2013)

tre
Da piccolo, appena imparato a leggere, leggevo ovunque.
I cartelloni pubblicitari per strada, le etichette dei detersivi al cesso, le scritte sulle maglie, i sottotitoli dei programmi tv, il retro delle figurine, le copertine dei giornalini appesi in edicola, la data sul calendario.
Vedevo dei segni grafici che somigliavano a lettere e leggevo a voce alta.
E mia mamma si scocciava un po’, anche se era contenta.
Quindi ora faccio male a scocciarmi un po’, anche se sono contento, quando franci legge a voce alta i cartelloni pubblicitari per strada, le etichette dei detersivi al cesso, le scritte sulle maglie, ecc.



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