Magazine Basket

Gentile-Milano ancora uniti

Creato il 02 gennaio 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Gentile non è un nome qualunque nel basket italiano. Nella Milano cestistica poi, lo stesso nome, ha fatto la storia, seppur per pochi anni. Quel Gentile si chiamava Ferdinando, prima croce e poi delizia per l’Olimpia con cui vinse Campionato e Coppa Italia. Ora quel nome e quella città si riuniscono nuovamente, con l’arrivo di Alessandro per scrivere presente e futuro.

Alessandro Gentile da Maddaloni, nonostante la giovanissima età (classe ’92), ha già dimostrato ampiamente alla Benetton Treviso quanto sia grande il suo potenziale. Dopo i successi nelle file dell’Under 19 trevigiana, esordisce in seria A nella stagione 2009/2010 dove, pur con una media di soli 3.3 a partita (in poco più di 10 minuti), mostra tutte le sue qualità al tiro e in particolar modo la capacità di abbinare velocità a prestanza fisica. Nella scorsa stagione poi, Alessandro continua il suo processo di maturazione chiudendo l’annata con 8.9 punti, 3 rimbalzi, ma un crescendo nelle ultime gare, approdando alle Final Four di Eurocup e ai play-off di serie A e, in gara 1, ne mette 20 contro l’Air Avellino. Non male per un diciannovenne alla sua seconda stagione nella massima serie!

Ora, passato all’Emporio Armani, Gentile va a coprire un vuoto lasciato scoperto non molto tempo fa da Gallinari e, verosimilmente, sarà proprio quello il ruolo che il campano andrà a ricoprire. Il suo tiro, sia da tre che partendo dal palleggio, e la sua capacità di concludere a canestro anche nel traffico, potranno consentirgli un minutaggio consistente nelle rotazioni di coach Scariolo.

Gentile-Milano ancora uniti
Il tecnico, infatti, è apparso entusiasta del suo ingaggio, elogiando più e più volte il programma della società, capace di costruire le basi per un solido futuro.

Futuro prospero anche quello di Alessandro, con un sogno nel cassetto: l’NBA. Di talento ce n’è in abbondanza, condizione quanto mai necessaria per sperare nel grande salto d’oltreoceano. Insieme al talento, però, anche alcune debolezze. Gentile manca di continuità, soprattutto all’interno della stessa partita. Impreciso dalla linea della carità, spesso è anche troppo impulsivo e il suo linguaggio del corpo, alle volte, risulta essere sopra le righe. Tanto da migliorare insomma, ma resta il fatto che a soli 19 anni Ale non ha paura di prendersi tiri importanti e sa essere uomo guida per la sua squadra, e anche in ottica Nazionale Italiana resta una gemma da saper sfruttare al meglio.

L’NBA per ora può attendere e Milano – tappa fondamentale per la sua carriera – ci dirà se un altro Gentile sarà iscritto nella storia del basket tricolore!



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :