Il momento dell'arresto di George Clooney
WASHINGTON - La star di Hollywood, George Clooney, è stata arrestata per disobbedienza civile a Washington nel corso di una protesta davanti all'ambasciata sudanese. L'attore stava partecipando ad una protesta contro il presidente sudanese, Omar al-Bashir, accusato di provocare una crisi umanitaria al confine con il Sud Sudan bloccando il cibo e gli aiuti destinati alla popolazione colpita dal conflitto in corso nella regione.
Clooney è reduce da un viaggio nell'area, e negli ultimi giorni a Washington ha fatto un rapporto sulla situazione prima davanti la commissione affari del Congresso poi al presidente americano Barack Obama (che lo ha ricevuto alla Casa Bianca) e al segretario di Stato, Hillary Clinton. La denuncia della star hollywoodiana è chiara: se nessuna azione sarà intrapresa nei prossimi tre mesi al confine tra Sudan e Sud Sudan si rischia "un vero e proprio disastro umanitario".
Clooney ha detto alla commissione del Senato che gli attacchi vengono orchestrati dal governo del Sudan, guidato dal presidente Omar al-Bashir, dall'ufficiale del governo Ahmad Harun e dal ministro della difesa Abdelrahim Mohamed Hussein - gli stessi tre uomini, ha detto, che in precedenza hanno organizzato gli attacchi a lungo documentati in Darfur.
Il gesto di disobbedienza civile, consistente nel sostare per la protesta sul terreno dell'ambasciata, e' costato il fermo anche al padre dell'attore, il 78enne Nick Clooney, e ad altri attivisti, tutti ammanettati e portati via a bordo di un cellulare. "Essere arrestati e' sempre umiliante, non importa cosa tu abbia fatto, ma sono contento di essere qui insieme con mio padre", ha detto l'attore secondo quanto riporta il twitter di Ann Curry della Nbc. George Clooney ha aggiunto: "Cerco di suscitare l'attenzione (su quanto accade in Sudan, ndr.), il Congresso deve sapere, il presidente deve sapere".
Clooney è co-fondatore del progetto Satellite Sentinel, che utilizza immagini satellitari per osservare gli attacchi aerei e i movimenti di truppe in Sudan e Sud Sudan, che divenne un paese autonomo l'anno scorso.