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Geotermia: illusioni e paradossi

Creato il 15 ottobre 2014 da Valtercirillo

Geotermia: illusioni e paradossiQuesta è una di quelle notizie che si interpretano o in un senso o in un altro: un po' come nelle illusioni ottiche in cui si può vedere una giovane donna o una vecchia, un eschimese o un pellerossa, un vaso o due volti.

I fatti, nudi e crudi, sono semplici: l'imprenditore Stefano Boco, titolare della società Tosco Geo, vuole realizzare in Sardegna impianti per lo sfruttamento dell'energia geotermica, così come sono in funzione da tempo in Toscana.

Dal punto di vista economico, è difficile prevedere quanto il suo investimento sarà redditizio; dal punto di vista energetico la notizia è interessante. La geotermia è nata proprio in Toscana, alla fine dell'Ottocento. Da allora si è allargata a molti altri Paesi (segnatamente in Islanda e negli Stati Uniti) ma non in Italia, dove è rimasta confinata alla Toscana senza estendersi a nessun'altra regione. La Sardegna sarebbe dunque la seconda.

Nel settembre 2013 la Tosco Geo ha presentato l'istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (Via) per un permesso di ricerca di risorse di geotermia nei comuni di Collinas (Medio Campidano), Gonnostramatza (Oristano), San Gavino Monreale (Medio Campidano), Sardara (Medio Campidano), Pabillonis (Medio Campidano) e Mogoro (Oristano). Il 16 settembre 2014 la giunta regionale della Sardegna ha ammesso solo le indagini preliminari e di superficie (della durata di circa 2 mesi), che non prevedono dunque la realizzazione di trivellazioni, pozzi o sondaggi: attività per le quali il progetto dovrà invece essere sottoposto a Via.

Qui entra in gioco l'aspetto paradossale, quello politico. La proposta ha suscitato la reazione contraria di alcune comunità locali. Non è una novità: è stato osservato da tempo che l'effetto Nimby (dall'inglese Not In My Back Yard, non nel mio cortile) riguarda in Italia tutte le energie rinnovabili. E negli ultimi tempi si è esteso anche alla geotermia. In effetti, sembra in atto una piccola inversione di tendenza: secondo una ricerca dell'Associazione no profit Aris - Agenzia di ricerche informazioni società, nel 2013 per la prima volta il numero assoluto degli impianti contestati in Italia è diminuito rispetto all'anno precedente. Ma resta paradossale la contestazione da parte dei movimenti ambientalisti: la geotermia è una fonte di energia rinnovabile e a bassissime emissioni di gas serra. Il secondo paradosso si nota quando si legge la biografia di Boco. Oggi si dedica a tempo pieno alla sua professione di imprenditore, ma solo da quando è scaduto il suo mandato parlamentare: prima era lui stesso senatore del partito dei Verdi.

Delle due cose l'una, dunque, come nell'illusione ottica. Chi pensa che un movimento ambientalista debba opporsi a ogni progetto che implica l'uso di trivelle, troverà paradossale che un ex senatore dei Verdi lo stia portando avanti. Chi invece ritiene che la priorità per la tutela dell'ambiente sia schierarsi in favore delle energie rinnovabili (e quindi in particolare della geotermia), troverà paradossale che a opporsi a Boco siano proprio gli ecologisti.

Paolo Gangemi

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