Maria Grazia Bonfante, capogruppo di “Vescovato Insieme si cambia”, lista d’opposizione comunale, oltre che trascinatrice del gruppo “Salviamo il paesaggio” interviene nella querelle che ha contrapposto in consiglio provinciale Giuseppe Trespidi (Udc), autore d’una mozione, a Pd, Pdl e Lega, che si sono tutti astenuti. L’argomento è la possibile frammentazione dell’Ambito ottimale dei rifiuti. Se Maria Rosa Zanacchi obietta che la mozione è intempestiva e si riferisce a sub-ambiti che non ci sono e forse non ci saranno mai, ecco la replica di Maria Grazia Bonfante, che potrebbe anche diventare la nostra Erin Brockovic, la pasionaria della tutela dell’ambiente.
0.000000 0.000000La mozione è purtroppo intempestiva in quanto i Comuni hanno già deliberato entro lo scorso 31 maggio il loro indirizzo alla Regione, ma Trespidi ha ragione: l’ambito ottimale cos’è? E’
Maria Grazia Bonfante, ambientalista e capogruppo d’opposizione a Vescovato
l’ennesimo escamotage per rimandare per altri tre anni il mancato appalto del capoluogo e degli altri 8 comuni compreso quello di Vescovato? Se la norma si adatta al Capoluogo, senz’altro non è così per gli altri comuni per i quali AEM non è una partecipata ma un’azienda privata. E guardando ai costi e tariffe dei 115 comuni della provincia ci si rende conto delle grandi differenze fra i cittadini dovute ai diversi gestori (Osservatorio provinciale rifiuti). Senza un ambito ottimale unico come si può adempiere alla normativa europea di riduzione e riciclaggio dei rifiuti non potendo decidere una strategia comune di gestione (e il 65% di raccolta differenziata obiettivo del 2012 è già una base minima per l’UE)? Anche se alcuni territori sono ottimali dal punto di vista organizzativo, la provincia con una tale suddivisione sicuramente non sta rispondendo ad una logica di efficienza, efficacia ed economicità nel suo insieme!
Maria Grazia Bonfante – Capogruppo Consiliare “Vescovato insieme si cambia”