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Gestire il blog col buonsenso

Da Marcofre

gestire il blog col buonsenso

Qualche dritta per chi scrive post. Niente di tecnico, solo buonsenso. Prima di ogni altra cosa: non credere ai miracoli, né che li possa fare uno strumento. Credo sia meglio credere nelle proprie capacità, e lavorare per migliorarle. E il blog in tutto questo cosa può fare?
Non è semplice rispondere a una tale domanda. Siccome è uno strumento gratuito, e una manciata (lo riscrivo: una manciata), ha azzeccato la formula vincente, in parecchi immaginano che o non ci voglia molto e tutto si basi sulla fortuna. Oppure che ci vogliano delle strategie sopraffine. Non credo che sia così…

Dai del tu

Molti lo considerano eccessivamente confidenziale. Insomma, mica ci conosciamo, io che scrivo e tu che leggi! Chi ci ha presentato? E allora, meglio mantenere le distanze. Un bel lei. O forse è preferibile un “voi”?
Lascia stare. La soluzione è dare del tu, e buonanotte ai suonatori. Funziona. È efficace. Il blog è uno strumento per comunicare, non per mantenere le distanze. Se ancora la pensi così, forse il blog non fa per te. Qualcuno potrebbe osservare: ci sono degli argomenti, oppure situazioni che impongono un preciso modo per rivolgersi agli altri. Di certo, se dovessi parlare a un pubblico, eviterei il “tu”. Ma in questo momento, utilizzando il blog, mi pare perfetto farvi ricorso.

Sii personale, e diretto

Uno degli errori che commettevo quando scrivevo, anni fa, era di usare espressioni come “si dice”, “hanno commesso”, e via discorrendo. Adesso scrivo ancora, ma commetto altri errori, stai tranquillo. La mancanza di un soggetto, ho capito infine, rende lo scritto debole. Ci deve sempre essere un soggetto. “Gli operai hanno commesso” o “Una vecchina dice”. Rassicura il lettore, fa capire che la storia è in pugno a chi scrive, ha padronanza del materiale, e sa come usarlo. Certo, a volte un “si dice” ci vuole, ci mancherebbe altro. Però spesso è solo indice di scarsa chiarezza, o di timidezza. E questo vale anche per i post di un blog, soprattutto.
E “essere diretto” significa arrivare subito al punto. Dai la polpa al lettore, e dopo lo potrai condurre dove vuoi tu. Non devi piazzare una batterie di pentole, o dei materassi. Non devi stordire il lettore di chiacchiere, e tanto il lettore ha un mouse a portata di mano e se lo annoi, un clic e ti saluta.

Cita le fonti

Lo riscrivo perché è una cattiva abitudine piuttosto radicata (eppure è da anni che esiste il Web, giusto?): cita le fonti. Se non riesci a individuarle, dillo con chiarezza. Non c’è niente di male a rimandare a un altro blog o sito. Non ha senso recitare la parte del: “So tutto io”. L’esperto è colui o colei che ha qualcosa da imparare ogni giorno, lo sa , ci scommette: e impara.

Sii semplice

Soluzioni estetiche “ardite”, con animazioni, colori, font particolari, non sono una buona idea. Lo so che a te piacciono, ma è più importante il valore che vuoi trasmettere, i tuoi contenuti. Qualunque altro elemento si metta in mezzo, o distragga, è da evitare. A volte ho scovato blog probabilmente interessanti; ma lugubri. Per via di sfondi neri, di finestre che si aprivano chiedendomi di seguirli sulla fiducia. Prima ancora di avere cominciato a capire se ne valesse la pena.
Offri il meglio che puoi, e se il tuo contenuto è di qualità, il lettore inizierà a seguirti.


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