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Gevona e l'innondazione

Creato il 04 novembre 2011 da Alessandrobaldini
La Liguria quest'anno non sembra conoscere pace, dopo le cinque terre, ora la furia dell'acqua ha travolto Genova, distruggendo strade, automobili, case e fango, e tra le altre cose è prevista per la notte un'altra piena.
Ancora una volta, come in uno specchio nel quale si riflette lo stesso volto, gli accadimenti di questi ore, ripresentano lo stesso scenario delle scorse settimane, le stesse immagini di distruzione e paura.
La data del 25 ottobre, quella in cui è accaduto tra Liguria e Toscana, sembra nuovamente ripresentare il conto senza dare alcuna tregua, le immagini portano scenari di guerra, strade completamente allagate e volto smarriti.
I volti smarriti di quelle persone che non sembrano ancora capacitarsi di quello che è accaduto, non sembrano capacitarsi, una situazione di pericolo che sembra diventare costante, un fenomeno costante di distruzione.
Il giorno dopo tutti si chiederanno se si poteva fare qualcosa, se sono state prese tutte le misure che erano necessarie per mettere in sicurezza le zone particolarmente colpite di acqua, ma non sono domande alle quali ci sono risposte.
La natura sembra avere un volto molto diverso rispetto al passato, le piogge sono estremamente violente, cadono quantità di acqua che sono paragonabili alle piogge che possono cadere in una zona pari a mesi.
Ma di fatto questa violenza, non è solo causata da quantità di acqua eccezzionali, la cementificazione selvaggia, non ha certamente aiutato a fare in modo tale che i corsi di acqua abbiano sbocchi naturali.
Quello che non si è fatto in passato, è il futuro di quello che si dovrà fare, una costruzione e una cementificazione sempre più attenta al territorio e alla sua morfologia, forse l'abitare di domani paradossalmente, sarà tramite un geologo.
Prima di edificare, sarà necessario in futuro, chiamare un geologo che studi il territorio, e che di quel territorio ne studi la conformazione, per poter dire se effettivamente dove si vuole costruire è corretto e fattibile oppure no.
La Liguria insegna, ma quello che in insegna è l'ennesimo insegnamento drammatico, di una serie di avvenimenti anche del passato, tutto quello che accade ci insegna delle cose, quello che dobbiamo imparare è cambiare rotta.
Buona serata e buona navigazione Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini

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