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Richard Matheson, un nome che quando lo si pronuncia si sa che non si stanno sprecando parole. Da anni ci ha abituato a perle rare, racconti e romanzi in grado di saltare all'occhio per la maestria, per l'originalità e la bravura con cui sono scritti. Per qualcuno forse troppo sintetico nello stile, capacità che invece, io, valuto come pregio e ottima conoscenza dell'arte della narrazione, ma indubbiamente un caposaldo della letteratura internazionale. Elencare i suoi successi sarebbe riduttivo, quasi inutile, e forse una perdita di tempo. Tutti prima o poi nella vita si sono imbattuti in qualcosa di suo, credo che nessuno possa sentirsi escluso da questo, e ogni volta l'esperienza ha lasciato qualcosa dietro di se. Una scia, se vogliamo, che rimbombava nella testa obbligandoci a riflettere, a rivedere le nostre posizioni e i nostri preconcetti. Quando ho scoperto questo suo nuovo lavoro, ho sentito un'eccitazione salire dallo stomaco, una serie di aspettative che montavano inducendomi ad acquistarlo e scoprire cosa si era inventato stavolta. Ma non ho fatto così. Diversamente dalle altre volte, in cui un libro mi convince a pelle (non leggo mai trafiletti, riassunti o recensioni, non voglio essere prevenuto quando m'immergo in un nuovo testo), in questo caso sono andato a fare qualche ricerca, così, senza un vero motivo apparente. E lì ho scoperto l'impensabile! Ho trovato parecchie recensioni, soprattutto americane, e un buon 75 % di esse lo stroncano, seppur non in toto, e lo definiscono uno dei suoi peggiori lavori. Non potevo crederci! Matheson? Era proprio di lui che stavano parlando? Era come se mi avessero tirato un mattone e io lo avessi afferrato con la faccia, una bella doccia gelata che non mi aspettavo. Così l'ho preso, sia per quietare la voce che continuava a dirmi compralo, sia per sfatare questa sequela di brutte valutazioni. Ebbene, adesso posso dire la mia. Ghost, come dice il titolo, una storia di fantasmi. Fin qui tutto bene. I protagonisti, David ed Ellen, coppia di coniugi in grave crisi matrimoniale dopo la scoperta dell'adulterio perpetuato dal marito, decidono di passare una settimana a Logan Beach, località in cui hanno trascorso la loro luna di miele, nel tentativo di recuperare quell'amore che col tempo è sembrato svanire. Richard non ci dice quali siano i loro problemi ne la loro natura; ci lancia in una storia già avviata, lasciando a noi l'onere di capire e valutare. La villetta in cui alloggiano è di quelle tipiche, stereotipate e con tutti i particolari necessari a eleggerla a casa degli orrori: due piani, usata solo per l'estate, in riva alla spiaggia, arredamento antico compresi diversi quadri molto inquietanti alle pareti e con la parola fantasmi che trasuda da ogni angolo. Anche a questo punto tutto sembra nella norma, forse un po’ scontato e dal sapore di già visto, ma piacevole da leggere, che in fondo è quello che conta. Ma poi tutto cambia. Compare Marianna, enigmatica donna che conquista David e lo trascina in un vortice fatto di sesso animalesco e perdizione al limite della sopportazione. Sesso, tanto sesso. In ogni capitolo, in ogni riga, ovunque si sente la pressione fisica di una sessualità deviata (che scopriamo anche alla base dei problemi dalla coppia), e del senso di disturbo che questo comporta. E finalmente capisco le critiche. Il sesso, utilizzato come mezzo di narrazione di una storia incentrata sui fantasmi, suona diverso dai soliti canoni. Ma attenzione, non ci troviamo di fronte all'ennesimo libro erotico, che per loro stessa natura fondano la narrazione solo su quello. Qui siamo in un campo assolutamente diverso, forse poco digeribile, ma nel contempo potente. Sì, perché se da un lato abbiamo continui riferimenti al contatto fisico, al trasporto, alla perdita di ragione di fronte alla pura e semplice carnosità dell'atto, dall'altro abbiamo un'emotività sparata a mille, inquieta e rivoltosa, che non vuole e non può continuare a perdere di fronte al semplice istinto. Marianna… lei stessa è atipica, differente, quasi il perno con lo scopo di dissaldare le certezze di David fino a frantumarle e a trasformarlo in qualcosa di diverso. Lei è la Donna, l'apoteosi del corpo femminile in una veste libera da vincoli morali, tabù o catene mentali. È la libertà, mostrataci attraverso le voluttuosità della carne e il desiderio. Voglio gridare fuori dal coro, fare come spesso mi capita, il diverso. Questo libro è potenza, struttura, metodo. Pochi altri avrebbero potuto scrivere di sesso e farlo in modo così particolare, inserendolo in un contesto atipico e al tempo stesso coerente. Soprattutto considerato il fatto che non rimane un concetto fine a se stesso, anzi, è una colonna portante della storia, dell'evoluzione dei personaggi da semplici burattini a persone vere, vive. Non voglio spoilerare troppo, quindi mi fermo qui. Certo, devo ammettere che siamo lontani dai fasti gloriosi di Io sono leggenda, Tre millimetri al giorno o Duel, mostri sacri della bibliografia di Matheson, ma questo Ghost risulta comunque un buon lavoro, ben fatto e sapientemente dosato. Adulto è l'aggettivo che meglio gli si addice, e non solo per i contenuti. Il mio consiglio è ovviamente di leggerlo, male non farà e sono convinto che sarà in grado di darvi qualcosa su cui riflettere. Fanucci Editore - ISBN 9788834717493 - Euro 10,00