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Giacobbo, i fotoni e i buchi neri

Creato il 19 giugno 2011 da Newfractals @NewFractals

Giacobbo e il 2012Ci sono momenti in cui l’incredulità e lo stupore davanti a certe affermazioni sono così forti che ci vuole un po’ di tempo prima che subentri anche il disgusto.
Che la trasmissione pseudo-scientifica “Voyager” fosse scandalosa è cosa nota, come anche il completo disinteresse di Roberto Giacobbo per qualsiasi cosa che sia minimamente scientificamente accurata.
Laureato in Economia e Commercio, Roberto Giacobbo è soprattutto una creatura televisiva, che sa fare funzionare bene uno spettacolo: che si parli di Atlantide, dei Maya o del 2012, Giacobbo sa unire alle sue invenzioni sia quell’alone di mistero che affascina il grande pubblico, che un po’ di ottimismo per fare sentire tutti (tranne chi si deprime a vedere certe cose in Rai) un po’ meglio.

Per volere dimostrare ulteriormente la sua ignoranza in materia scientifica, Giacobbo ha voluto regalarci queste stupende perle di follia e creatività:

A pagina 217 di “2012 la fine del mondo?” si legge:

“Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta del XX secolo, nell’atmosfera terrestre ha improvvisamente fatto la sua comparsa un numero sempre crescente di particelle di luce dette ‘fotoni’.
Particelle molto simili alla luce che [...] dovrebbe investire il nostro pianeta quando i Maya Galattici giungeranno ancora una volta sulla terra per aiutare l’uomo a compiere il suo salto evoluzionistico”

Per chi non lo sapesse, tutta la luce è ed è sempre stata composta da fotoni. Giacobbo avrebbe anche potuto dire “nel mare terrestre ha improvvisamente fatto la sua comparsa un numero sempre crescente di particelle di acqua dette ‘molecole di H2O’”.
Dire che i fotoni sono comparsi negli anni sessanta, equivale a dire che prima non c’era alcuna fonte di luce, nè sole, nè stelle, nè fuochi… La vita stessa non sarebbe cominciata, sulla Terra, senza luce.

Nella pagina successiva, Giacobbo aggiunge:

“Alexei Dmitriev [...] sostiene che questa densa luce che la caratterizza [parlando della Cintura Fotonica, che mi risulta essersi inventato Giacobbo stesso] provenga dal buco nero al centro della galassia.”

Ora, i buchi neri si chiamano neri per un motivo: non emettono luce.
L’intera idea di “buco nero” deriva proprio da questo: si tratta di zone in cui l’attrazione gravitazionale è tale che nemmeno la luce ne può uscire. Questo fenomeno, predetto prima teoricamente e di cui poi si è verificata l’esistenza (non osservandoli direttamente, non emettono luce, ma osservando gli effetti gravitazionali nelle zone che li circondano) .
In sintesi: se emettono luce non sono buchi neri.

Sono a favore della libertà di espressione, e accetto il fatto che nella maggior parte delle librerie “tradizionali” vi sia una sezione dedicata all’esoterismo e alle “pseudo-scienze”… Al massimo mi dispiace che tale libertà di espressione venga usata per diffondere ignoranza e superstizione.

Ma qua si sta parlando di un uomo che dirige un programma di “divulgazione” (di fesserie, ok, ma comunque “di divulgazione”) sulla televisione pubblica che non sa cosa sono i fotoni! Bastava che facesse una ricerca su Wikipedia, o che non dormisse durante le lezioni di fisica al liceo…

Quest’uomo dirige un programma su Rai2, un programma che tutti noi paghiamo tramite il canone, un programma che viene mandato in onda sotto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali (fidandosi di quello che dice Wikipedia).

Non sarebbe il momento di indignarsi un po’?


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